Quest’anno l’appuntamento con la notte Europea dei
Ricercatori, spostato dal tradizionale ultimo venerdì di settembre al 27
novembre per l’emergenza Covid-19, sarà dedicato al tema della sostenibilità
L’iniziativa, che negli ultimi anni ha coinvolto
milioni di visitatori in centinaia di città, si prepara ad affrontare le sfide
comuni a tutti gli eventi dal vivo: pensare nuovi modi di coinvolgimento del
pubblico, conservando lo spirito di curiosità e partecipazione che lo ha
caratterizzato e fatto crescere in questi anni.
Il ruolo che la ricerca sta svolgendo
nella crisi globale in corso è cruciale così come è e sarà nei molti settori
messi in evidenza nei 17 obiettivi per la sostenibilità
lanciati dall’Onu nel 2015 e inseriti nell’agenda 2030.
“Crediamo che la Notte Europea dei Ricercatori 2020 debba svolgersi poiché
sarà importante mostrare al grande pubblico l’impatto positivo della ricerca scientifica su tutta la
società. La Notte porta la scienza e i ricercatori vicini ai ragazzi e alle
famiglie, può aiutare il dialogo con i cittadini e la condivisione di
speranza”, commentano gli organizzatori.
Tra i progetti italiani approvati dalla
Commissione il progetto SHARPER, coordinato dalla società di comunicazione
della scienza Psiquadro e classificato tra le eccellenze con il massimo del
punteggio tra i 100 progetti sottomessi da tutta Europa.
“La Notte europea dei ricercatori è un
tradizionale momento di condivisione di conoscenza che quest’anno assume un
rilievo particolare: questa pandemia – dichiara la vice ministra dell’Istruzione Anna Ascani –
ha dimostrato che la collaborazione tra studiosi
e ricercatori, a livello nazionale e internazionale, è fondamentale per
vincere le sfide che ci aspettano.
E che il mondo della ricerca può e deve entrare sempre più in contatto con i cittadini per aiutarli a comprendere ciò che succede e dare loro strumenti per orientarsi e riconoscere false credenze da informazioni scientificamente fondate.
I nostri enti di ricerca
sono in prima linea in questi giorni e hanno saputo essere un punto di
riferimento per le comunità scolastiche in questo periodo di sospensione delle
attività didattiche, mettendo le proprie professionalità e competenze a
servizio dei più giovani”.
“Apriamo le finestre sulla ricerca,
eccellenza del nostro Paese, – conclude la vice ministra – e lasciamo che
tutti, uomini e donne, possano guardare attraverso e trovare risposte utili per
affrontare un futuro di sviluppo sostenibile».
Gli organizzatori della Notte Europea dei Ricercatori si dicono fiduciosi: “Siamo
entusiasti del risultato raggiunto, che premia l’altissimo livello di
collaborazione tra mondo della ricerca e mondo della comunicazione in un
momento in cui questo connubio è strategico per tutti i cittadini”,
aggiunge Leonardo Alfonsi, coordinatore
nazionale del progetto. SHARPER affronterà
il tema del rapporto tra ricercatori e le sfide dei Sustainable Development Goals, tra le quali il diritto alla salute
e a una educazione di qualità per tutti, temi ancor più attuali nell’emergenza
della pandemia.
SHARPER si svolgerà in 12 città italiane:
Ancona, Cagliari, Catania, L’Aquila, Macerata, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia,
Terni, Torino e Trieste, con il coordinamento dall’impresa sociale Psiquadro, già al lavoro per immaginare nuove attività insieme al consorzio che comprende l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – INFN, il centro della scienza Immaginario Scientifico, l’associazione Observa Science in Society e sei Università: La Politecnica della Marche, l’Università di Cagliari, l’Università di Catania, l’Università di Palermo, l’Università di Perugia e l’Università di Torino. Oltre 120 le istituzioni, i partner culturali gli enti di ricerca coinvolti.
Tra questi, CNR, INAF e INGV, pronti a reinventare le oltre 200 iniziative previste in modo da consentire la partecipazione in sicurezza a cittadini di tutte le età.
Per conoscere il programma nel dettaglio bisognerà aspettare l’evolvere della situazione a livello nazionale e le indicazioni sullo svolgimento degli eventi dal vivo, ma l’edizione 2020 della Notte Europea dei Ricercatori intende segnare il passaggio a nuove forme di dialogo tra il mondo della ricerca e i cittadini. Dialogo che sia dal vivo e in presenza che in formati a distanza e virtuali, conserverà il carattere di immediatezza, informalità e approfondimento rigoroso che in questi anni ha caratterizzato SHARPER.