L’innovazione da sempre contraddistingue B&R, affermata azienda nel settore dell’automazione a livello globale. Ecco le nuove soluzioni che propone per la visione artificiale, integrabili ai sistemi di automazione per il massimo della rapidità e dell’efficienza
Le soluzioni di visione B&R comprendono non soltanto gli smart sensor, ma anche gli algoritmi di elaborazione delle immagini e una serie di illuminatori innovativi. Tutto ciò è completamente integrato nel sistema di automazione, e questo significa riuscire a sincronizzare via Powerlink sia i sensori sia gli illuminatori, raggiungendo la precisione del microsecondo a livello di controllo nella visione artificiale.
La semplicità è una delle dirette conseguenze dell’integrazione, che va intesa anche a livello software, in quanto non servono tool esterni, ma controllo, parametrizzazione e firmware update sono integrati nell’ambiente di progettazione Automation Studio.
UNA VISIONE PIÙ RAPIDA
B&R ha ora accelerato notevolmente l’esecuzione di tutti i tipi di applicazioni di visione industriale per mezzo di un nuovo processore quad-core, che aiuta lo smart sensor a completare le attività di visione fino a quattro volte più velocemente. Anche gli algoritmi di elaborazione delle immagini beneficiano del processore quad-core del nuovo smart sensor.
L’aumento della potenza di calcolo permette di dimezzare il tempo ciclo delle applicazioni corrispondenti. In sostanza, i costruttori di macchine possono aumentare l’output delle loro macchine senza dover utilizzare costosi PC esterni dedicati alla visione artificiale.
Con l’ultima versione Steady della libreria HALCON, il sistema di visione artificiale di B&R dispone ora di un compilatore just-in-time (JIT) che genera codice macchina eseguibile quando l’applicazione viene caricata, piuttosto che interpretarlo successivamente in fase di esecuzione.
PIÙ FUNZIONI IN TEMPO REALE
La smart camera, ultima new entry nella visione di B&R in arrivo sul mercato nel 2022, combinerà più funzioni di visione artificiale in real-time.
Questo semplificherà l’implementazione di sequenze di funzioni dipendenti dal processo che sarebbero dispendiose – in termini di tempo e di costo – da ottenere con camere tradizionali. Su una macchina che produce più tipologie di un prodotto simultaneamente, per esempio, la smart camera dovrà solo acquisire un’immagine per determinare quale varietà di prodotto stia osservando per il quality check e controllare l’etichetta stampata.
Una funzione fornirà il feedback e il contesto necessario per quella successiva. Poiché le variabili di processo sono perfettamente integrate nel controllore macchina per tutti questi processi, le decisioni avverranno in tempo reale, dando vita a un sistema estremamente reattivo.
SOLUZIONI PER CHI VUOLE DISTINGUERSI
Gli illuminatori intelligenti completano la gamma assieme a camere, lenti e software. Le barre luminose possono essere allineate elettronicamente in modo da orientarne l’apertura tra -40° e +90°: questa caratteristica – insieme a tutte le altre – può essere salvata in ricetta, in modo poi da averla automaticamente nei vari setting di produzione insieme alla messa a fuoco elettronica degli smart sensor.
Grazie a B&R, quindi, la visione non sarà più motivo di attese anche per i controlli di qualità più indulgenti e non serviranno hardware o software dedicati, ma questa potrà essere controllata e monitorata come ogni altro componente della macchina. Integrazione e velocità sono le caratteristiche scelte da B&R per ottenere sistemi di visione in grado di adattarsi in modo flessibile alle richieste di coloro i quali appartengono a realtà improntate all’innovazione e che vogliono differenziarsi sul mercato.
FOCUS: SOLUZIONI COMPLETE PER L’AUTOMAZIONE
Presente in Italia da oltre trent’anni, B&R è un’innovativa società di automazione – parte del Gruppo ABB – con sede in Austria e uffici in tutto il mondo. Come esperta globale in automazione industriale, B&R combina tecnologia all’avanguardia e ingegneria avanzata per fornire ai clienti, in ogni settore industriale, soluzioni complete per l’automazione di macchina e di fabbrica, per il controllo di movimento, per l’interfaccia uomo macchina e le tecnologie di sicurezza integrate.
Sfruttando gli standard di comunicazione per l’IIoT come OPC UA, TSN, POWERLINK e openSAFETY, insieme al potente ambiente di sviluppo software Automation Studio, B&R sta costantemente ridefinendo il futuro dell’ingegneria di automazione. Lo spirito innovativo che mantiene B&R all’avanguardia nell’automazione industriale è guidato dall’impegno nel semplificare i processi e superare le aspettative dei clienti.
Da utilizzare in ambienti interni
ed esterni. L’esoscheletro è resistente all’acqua, alla polvere, ai raggi UV e
ad alte temperature
L’esoscheletro indossabile presentato da Comau è MATE-XT, una nuova versione del suo esoscheletro che soddisfa perfettamente le specifiche esigenze di chi lavora in condizioni difficili in ambiente industriale, non industriale e all’aperto.
Caratterizzato da una struttura
sottile e leggera in fibra di carbonio e da un sistema di regolazione
intuitivo, con un design resistente all’acqua, alla polvere, ai raggi UV e ad
alte temperature, si può adattare in modo rapido a qualsiasi corporatura.
MATE-XT è anche altamente traspirante,
grazie all’utilizzo di un tessuto ad alte prestazioni sviluppato per condurre
attività all’aperto.
Comau, società del gruppo FCA, è leader
mondiale nello sviluppo di sistemi e prodotti avanzati per l’automazione industriale.
La sua offerta include tecnologie e
sistemi per la produzione di veicoli elettrici, ibridi e tradizionali, robot industriali, soluzioni di robotica
indossabile e collaborativa, strumenti per la logistica a guida autonoma,
centri di lavorazione meccanica dedicati, servizi digitali interconnessi e
sistemi in grado di trasmettere, elaborare e analizzare dati macchina e di
processo.
Con oltre 45 anni di esperienza sul
campo e una forte presenza nei maggiori Paesi industrializzati, Comau aiuta le
aziende costruttrici, di tutte le dimensioni e di qualunque settore, a
migliorare qualità e produttività, riducendo time-to-market e costi
complessivi. La sua offerta si estende al project management e alla consulenza,
nonché ai servizi di manutenzione e training, per una vasta gamma di segmenti
industriali.
Comau ha il suo centro direzionale
a Torino e opera attraverso una rete internazionale di 7 centri di innovazione,
5 digital hub, 8 stabilimenti di produzione, in cui lavorano oltre 9.000
persone, presenti in 14 Paesi.
Una rete globale di distributori e
partner consente di rispondere velocemente alle esigenze dei clienti, ovunque
si trovino nel mondo.
Attraverso le attività di formazione
curate dalla sua Academy, Comau si impegna inoltre a sviluppare le conoscenze
tecniche e manageriali necessarie alle aziende per affrontare le sfide e le
opportunità dell’Industria 4.0.
Perfetto per applicazioni di
carpenteria, edilizia, agricoltura, assemblaggio, logistica e diversi altri
settori industriali, MATE-XT replica i movimenti fisiologici dell’operatore,
fornendo un supporto ottimale alla parte superiore del corpo senza bisogno di
batterie, motori o altri dispositivi soggetti a guasti.
Offre 8 diversi livelli di sostegno
che l’operatore può impostare o modificare rapidamente senza interrompere la
propria attività. MATE-XT è l’unico esoscheletro disponibile in commercio con
certificazione EAWS (Ergonomic Assessment Work-Sheet), che attesta la capacità
di ridurre i carichi biomeccanici
durante l’esecuzione di attività impegnative.
Inoltre, migliora la qualità del
lavoro e il benessere del lavoratore in modo costante, efficiente ed altamente
ergonomico. Ciò consente alle aziende di calcolare il ritorno dell’investimento
(ROI) partendo da prestazioni ergonomiche misurabili. In base a studi
effettuati presso i clienti utilizzando il metodo di calcolo EAWS, secondo
valutazioni Comau, l’esoscheletro indossabile MATE-XT può contribuire ad
aumentare del 27% la precisione di lavoro durante attività con le braccia
sollevate, del 10% la velocità di esecuzione. Consente di ridurre i tempi ciclo
di almeno il 5%.
Da un punto di vista operativo,
MATE-XT favorisce precisione, qualità e prestazioni più elevate.
Riduce l’attività muscolare della
spalla del 30% e lo sforzo percepito, come riferito da oltre il 50% dei
lavoratori che ha osservato miglioramenti positivi nella qualità del lavoro.
“MATE-XT è il risultato del nostro costante
impegno per migliorare la produttività e il benessere di chi lavora in ambiente industriale, non
industriale e all’aperto, un pilastro fondamentale del nostro approccio
HUMANufacturing”, spiega Pietro
Ottavis, Chief Technology Officer di Comau.
“Riteniamo che il mercato
globale degli esoscheletri registrerà nei prossimi 5 anni un CAGR fino al 40% e
il settore industriale rappresenterà quasi la metà di questo volume. Abbiamo
ridotto il peso e l’ingombro di MATE-XT, aumentandone le prestazioni per
soddisfare al meglio le esigenze di un mercato degli esoscheletri in continua
espansione. Inoltre, siamo orgogliosi di aver sviluppato questo nuovo prodotto
in stretta collaborazione con i nostri partner, IUVO e Össur, e con i numerosi
operatori che lo utilizzano per svolgere i propri compiti con minor fatica”.
Rockwell
Automation, la più grande
azienda al mondo impegnata nel campo dell’automazione
industriale e della trasformazione digitale, e Comau, leader globale nel settore dell’automazione industriale e
della robotica, hanno annunciato
oggi di aver unito le forze per fornire alle aziende di tutto il mondo nuovi,
essenziali strumenti per massimizzare
l’efficienza produttiva, grazie a soluzioni
unificate di controllo robotico.
Questo modello di collaborazione in attività di sviluppo e vendita
offre ai clienti di entrambe le aziende una piattaforma unica per il controllo
dei robot.
“L’esperienza di Comau nell’automazione industriale e nella
robotica, così come la sua reputazione per alte prestazioni, affidabilità e
qualità, si unisce alle competenze globali e all’esperienza di Rockwell
Automation negli ambiti del material handling, food & beverage, household,
personal care, life science, per offrire ai clienti un ulteriore valore
aggiunto attraverso una soluzione robotica integrata,” ha affermato Paolo Carmassi, CEO di Comau.
“Comau è entusiasta di lavorare con un partner così importante, che ha una
posizione di leadership di mercato in tutti i settori industriali”.
Gli ingegneri possono ora configurare completamente una macchina
all’interno di un unico ambiente di programmazione, comprensivo dei bracci
robotici Comau, controllati direttamente dai dispositivi Logix di Rockwell
Automation.
Studio 5000®,
il software di progettazione del sistema di automazione di Rockwell Automation,
facilita le operazioni spesso lunghe e complesse necessarie per coordinare il
sistema di controllo del robot e quello della macchina – che tradizionalmente
sono separati e prevedono l’impiego di due diversi strumenti software.
Dai costruttori di macchine agli integratori di sistemi, sono
molte le aziende che possono aumentare la propria efficienza nello sviluppo e
nell’implementazione delle proprie soluzioni grazie all’utilizzo di strumenti
di progettazione digitale come il software Emulate 3D Digital Twin di Rockwell che, oltre
ad essere in grado di creare modelli digitali di linee di produzione e di
auto-generare codici di controllo macchina, è dotato di funzionalità integrate
compatibili con i robot Comau.
La sinergia tra le soluzioni di Rockwell e Comau offre anche
vantaggi che vanno al di là di una migliore integrazione. Ad esempio, gli
utenti finali possono usare strumenti di analisi e di digital twin per ottenere informazioni più approfondite sulle
prestazioni delle macchine e sulla potenziale ottimizzazione della produzione.
Sono inoltre disponibili soluzioni di sicurezza volte a ridurre i
rischi aziendali.
La gamma completa di robot Comau risponde alle esigenze di
un’ampia varietà di settori, dall’automotive alla logistica, dal food &
beverage al packaging – solo per citarne alcuni – e comprende oltre 40 tipi
diversi di bracci robotici industriali, con una capacità di carico che va da 3
a 650 kg.
Comau
Comau, società parte di Stellantis, è leader mondiale nello
sviluppo di sistemi e prodotti avanzati per l’automazione industriale. Con
oltre 45 anni di esperienza sul campo e una forte presenza nei maggiori Paesi
industrializzati, Comau aiuta le aziende costruttrici, di tutte le dimensioni e
di qualunque settore, a migliorare qualità e produttività, riducendo
time-to-market e costi complessivi Comau ha il suo centro direzionale a Torino
e opera attraverso una rete internazionale di 7 centri di innovazione, 5
digital hub, 8 stabilimenti di produzione, in cui lavorano oltre 9.000 persone,
presenti in 14 Paesi. Per ulteriori informazioni, visitate www.comau.com
Rockwell Automation
Rockwell Automation, Inc.
(NYSE: ROK), è leader globale nell’automazione industriale e nella
trasformazione digitale. Mettiamo in connessione l’immaginazione delle persone
e le potenzialità della tecnologia, per espandere le possibilità dell’uomo e
rendere il mondo più produttivo e sostenibile. Con sede centrale a Milwaukee,
Wisconsin, Rockwell Automation ha circa 23.500 dipendenti a disposizione di
clienti presenti in oltre 100 Paesi. Per maggiori informazioni su come stiamo
dando vita ad una Connected Enterprise nelle aziende industriali, visitate www.rockwellautomation.com.
Si è tenuto ieri l’Evento Digitale “Progetto Industria 2021 – Automazione, Processo e Digitalizzazione, settore chimica e farmaceutica”
Siamo sempre in prima linea quando si tratta del settore chimica-farmaceutico, il portale www.progettoindustria.com infatti ha organizzato e tenuto ieri l’Evento Digitale “Progetto Industria 2021 – Automazione, Processo e Digitalizzazione, settore chimica e farmaceutica”.
Hanno poi partecipato poi il Prof. Ferruccio Trifirò, Direttore della rivista La Chimica&L’Industria, che è organo ufficiale della SCI – Società Chimica Italiana – e Professore Emerito del Dipartimento Chimica Università di Bologna.
Il suo intervento specifico, dopo una breve introduzione all’inizio dei lavori, è stato relativo ad una panoramica sull’evoluzione dell’industria 4.0 nel settore chimico e petrolchimico, con particolare riferimento alle nuove parole che la digitalizzazione oggi impone, e alla loro funzione e significato nel processo industriale chimico. Per concludere, si è poi soffermato sull’esperienza diretta di BASF https://www.basf.com/it/it.html, azienda importante del comparto.
Mentre il Prof. Fabrizio Connicella, General Manager di OpenZone SpA e Zcube srl del gruppo ZAMBON FARMACEUTICA, ha raccontato la Sua interessante esperienza nella Digitalizzazione e Automazione nel Processo del settore Farmaceutico.
VEGA ITALIA ha presentato dal vivo la tecnologia di misura di livello radar per l’industria chimica grazie all’intervento della Dr. ssa Alessia Sanfilippo – Lead Generation Specialist e del Dr. Alessio Cannizzo – Technical Inside Sales, che hanno saputo spiegare con naturalezza e semplicità funzionalità e potenzialità, caratteristiche peculiari e vantaggi nell’utilizzo degli strumenti VEGA Italia, mostrando proprio dal vero il processo, e quasi facendo toccare “con mano” lo strumento.
Per TERRANOVA INSTRUMENTS invece, è stato il Dr. Maurizio Petri a raccontarci l’azienda, facendo una rapida introduzione e addentrandosi poi nella specifica spiegazione, molto accurata e minuziosa dei TRASMETTITORI DI LIVELLO A BARRA DI TORSIONE, tra i prodotti punta di diamante dell’Azienda.
Per maggiori informazioni e dettagli, potete scoprire su questo stesso portale www.progettoindustria.com, tutto quello che volete sulle due aziende, sulla loro storia, i prodotti, le tecniche.
A chiusura dell’Evento on line la Dr.ssa Ilaria Bonetti – Responsabile Unit Innovazione e Progetti di Innovhub SSI, della Camera di Commercio di Milano, Monza e Lodi, ha illustrato Il Punto Impresa Digitale con tutti i Servizi per l’Automazione e Digitalizzazione a disposizione delle Piccole e Medie Imprese.
A breve, on line ci sarà il video dell’Evento e dei singoli interventi, sia sul portale www.progettoindustria.com che su www.ambientesostenibile.com e sul canale YouTube industriavideochannel.
Seguiteci sempre anche su Linkedin e sugli altri nostri profili social!
Il prossimo 28 Aprile 2021, alle 14.30, su piattaforma Zoom, si terrà l’Evento Digitale Progetto Industria 2021 – Industria di Processo – Automazione e Digitalizzazione
Sarà molto interessante ascoltare Aziende ed Esperti del settore che raccontano il loro approccio nell‘industria di processo in ambito chimico e petrolchimico.
Le soluzioni tecnologiche per rendere i processi industriali sostenibili e migliorarne le performance energetiche e di produzione e controllo.
In linea con il Green Deal Europeo, la produzione industriale sarà sempre più circolare, sostenibile e efficiente. Quali sono le opportunità di business e quali in futuro. Questi tra i temi principali, oltre alla digitalizzazione e automatizzazione del settore chimico, farmaceutico e oil&gas.
I CONCEPT
– processing
– engineering
–
digitalizzazione del processo
– business
intelligence
–
adaptative manufaturing
– l’importanza digitale e
tecnologica in questo settore e in questo periodo
– i
nuovi modelli di business
–
le nuove competenze per l’Industria 4.0
–
il problem solving
–
l’adeguamento alle nuove misure cautelative e nuovi parametri di lavoro (smart
working)
–
novità e strumenti
Sarà molto interessante ascoltare direttamente dalle
aziende, Industrie, PMI e le loro esperienze,
ma soprattutto qual è stato e qual è anche
adesso il loro approccio alla situazione attuale lavorativa, con nuove
soluzioni, strategie, proposte, prodotti e servizi, attraverso una
presentazione mirata e la condivisione in share screening.
MODALITA’: Registrazione su Piattaforma
ZOOM e condivisione sul
portale www.progettoindustria.com, sul canaleYouTube industriavideochannel,
su Linkedin (community di oltre 3.100 contatti qualificati nei settori
coinvolti), e sugli altri profili social.
SPECIFICHE
NEL DETTAGLIO
Automazione
– Analisi e Controllo – Impianti e ingegneria di Processo – Digitalizzazione (servizi e trasformazione
nell’industria) – Bussiness Intelligence eIntelligenza Artificiale
– Industry 4.0 – Ingegneria –
Industria di Processo – Oil& Gas e Movimentazione
Fluidi (pompe e valvole) – Smart Manufacturing – Smart Working
– Software Industriale – Tecnologia & Strumenti.
COMUNICAZIONE
DIGITALE
Comunicazione dell’Evento sul portale attraverso un grande banner in home page, dal quale l’utente potrà accedere direttamente per avere maggiori dettagli sull’evento digitale e sui banner delle aziende, cliccando su ciascuna azienda potrà inoltre trovare (ed eventualmente scaricare) schede di prodotto, video, post, o altro ancora che l’azienda vorrà appunto mettere on line, programmandoci in tempo utile. Verranno inoltre inviate periodicamente delle newsletter al database di oltre 14.000 nominativi qualificati di Progettoindustria.com.
Iscrizione gratuita per partecipare all’Evento online e avere maggiori informazioni scrivendo una mail a promozione@progettoindustria.com
La condivisione del proprio know-how all’interno di
una community globale dove le skill di vari professionisti s’incontrano, si
fondono ed evolvono rappresenta il futuro dell’automazione industriale, verso
ecosistemi sempre più aperti e accessibili
E’ questa la filosofia che sta alla base della
piattaforma ctrlX Automation di Bosch Rexroth,
un ecosistema aperto per la condivisione del know-how e l’accessibilità
del dato.
Il sistema aperto ctrlX Automation
ctrlX Automation si contraddistingue per essere “two steps ahead”, perché in grado di
offrire soluzioni di automazione complete con un alto grado
di scalabilità. Si tratta di un sistema aperto che consente
l’integrazione di App, hardware e software di terze parti. Inoltre, abbiamo di
fronte un sistema in grado di garantire alte performance in termini di connettività e
compatibilità con tutte le interfacce di automazione. Tutto
questo avviene in massima libertà per quanto concerne l’ambiente di sviluppo e
del linguaggio di programmazione. La scelta in controtendenza di
utilizzare Linux come sistema operativo si è rivelata vincente
grazie alla sua stabilità e affidabilità.
Al centro dell’architettura troviamo il ctrlX
Data Layer, il quale permette un accesso real-time semplice a tutte le
variabili del sistema, garantendo fino a 8 milioni di potenziali accessi al
secondo. La piattaforma è accessibile alla community globale di developers che
sviluppano nuove funzioni usando linguaggi di programmazione scelti
direttamente da loro.
Questo è un aspetto strategico che accelera in maniera
esponenziale sia lo sviluppo di innovazioni che i miglioramenti di processi.
Grazie al concetto di App sarà possibile affrontare nuove frontiere, come per esempio quella del 5G per la quale sarà sufficiente scaricare e integrare l’applicativo 5G.
Si tratta dunque di un ecosistema aperto senza
limiti, e chiunque può scaricarlo e integrare nuovi applicativi. I clienti
diventano figure attive e possono creare le loro App personalizzate basate sul
sistema ctrlX Automation, dove il mezzo non è più un ostacolo da
superare e la piattaforma diventa sia strumento che soluzione per affrontare in
modo flessibile, veloce e innovativo le nuove sfide nel campo
dell’automazione delle macchine industriali.
Alcune partnership di successo
I
partner di Bosch Rexroth che hanno scelto di implementare
applicativi di funzioni sulla ctrlX Automation sono tanti e uno di questi
è Schunk, leader
nel settore dei sistemi di presa e della tecnologia di serraggio, nonché un
fornitore di tecnologie all’avanguardia per robot e macchinari di produzione.
ctrlX Automation ha permesso a Schunk di implementare rapidamente nuovi
concetti di presa e quindi fornire nuovi concetti di pianificazione
della presa ai propri clienti. La dimostrazione che anche i sistemi di presa
complessi possono essere facilmente integrati.
Wittenstein è un altro player che ha deciso di
farsi supportare da Bosch Rexroth. Il gruppo è simbolo di ingegno quando si
tratta della tecnologia più innovativa per le trasmissioni meccatroniche.
Sviluppa, produce e distribuisce riduttori epicicloidali ad alta precisione,
sistemi di trasmissione meccatronici completi, attuatori rotativi e lineari,
servomotori, componenti elettrici e software e molti altri prodotti.
L’App cynapse Monitor è
la dimostrazione della collaborazione vincente tra le due aziende. Wittenstein
alpha è ora infatti il primo produttore di componenti a offrire cambi
intelligenti di serie – cambi con cynapse. I riduttori con sinapsi sono dotati
di un sensore integrato per consentire la cosiddetta connettività Industry 4.0
e rappresentano il futuro del cambio intelligente. I sistemi di azionamento
meccatronici in grado di raccogliere e comunicare informazioni in modo
indipendente sono fondamentali per l’IIoT. Dunque, è il sensore integrato nel
riduttore smart che fa la vera differenza.
Turck Banner Italia, tra i principali fornitori di sensoristica, illuminatori e segnalatori industriali, sistemi bus e sicurezza, ha presentato la nuova famiglia di nuovi sensori radar compatibili con IO-Link della serie LRS
La nuova famiglia di nuovi sensori radar va a completare il portafoglio delle soluzioni per la misura dei livelli nella gamma da 0,35 a 10 m.
I nuovi dispositivi, con
protezione IP67/69K, sono particolarmente indicati per applicazioni impegnative: ad esempio, nell’automazione industriale dove i sensori ottici o a ultrasuoni non sono particolarmente idonei a
causa di vari fattori d’interferenza quali polvere, vento o luce.
I nuovi sensori radar della famiglia
LRS a radiazione libera offrono anche funzioni di analisi dettagliate che, in
passato, erano possibili solo grazie a sensori radar di alta gamma, utilizzati
spesso nell’industria di processo.
La novità targata Turck Banner
trova ideale applicazione anche in altri campi industriali quali l’ingegneria
meccanica, l’impiantistica, l’industria automobilistica e le industrie
alimentare e farmaceutica.
L’assenza di un’asta metallica di
guida favorisce l’utilizzo in aree a particolari
esigenze igieniche e semplifica la messa in servizio.
Il
touchpad della serie LRS, con pulsanti capacitivi e un cappuccio frontale
traslucido,è basato sullo stesso concetto della piattaforma del sensore Fluid
2.0 di Turck Banner e consente l’emissione di valori di distanza, livello e
volume.
I sensori LRS sono disponibili con
due uscite di commutazione o con un’uscita di commutazione e un’uscita
analogica.
Grazie alla loro interfaccia
IO-Link aggiuntiva e alla preelaborazione intelligente decentralizzata del
segnale, tutte le varianti forniscono una grande quantità di informazioni
aggiuntive per l’elaborazione nelle applicazioni di monitoraggio delle
condizioni in ambiente IIoT.
Ciò significa oltre all’intensità
del segnale, l’inclusione di valori di temperatura, ore di funzionamento o
cicli di commutazione.
Grazie al master IO-Link di Turck
Banner si può monitorare e programmare il radar attraverso il configuratore
IODD senza alcun software aggiuntivo. Lo strumento di configurazione è basato
su browser e visualizza graficamente la curva di misurazione del sensore, oltre
a offrire l’accesso in semplice testo a tutti i parametri rilevanti. Ciò
consente ad esempio di mascherare il segnale di interferenza di un agitatore o
di una griglia o di allinearsi perfettamente con il feedback in tempo reale del
sensore per massimizzare l’affidabilità della misura di livello in applicazioni
impegnative.
I nuovi Turck Banner Radar Monitor
offrono, con i master IO-Link Turck Banner e senza software aggiuntivo, un’efficace
e approfondita funzione di analisi in tempo reale. La logica operativa è
uniforme in tutta la famiglia Fluid 2.0, il campo di misura da 0,35 a 10 m, con
un angolo di apertura stretto, e l’emissione dei valori di livello o volume è
diretta.
La soluzione è particolarmente
conveniente per le applicazioni impegnative grazie alle sue funzioni di analisi
equiparabili a quelle di fascia alta. La nuova soluzione LRS510 rappresenta la
risoluzione dei problemi, quando altre tecnologie di sensori raggiungono i
propri limiti.
La messa in servizio tramite il
Turck Banner Radar Monitor è particolarmente veloce.
Lo storico interruttore di livello a ultrasuoni ASL, è stato presentato in una nuova veste interamente digitale
L’ultra-collaudato principio tecnico di misura a ultrasuoni, sul mercato ormai da oltre 20 anni con decine di migliaia di installazioni nei vari settori industriali, viene integrato a un’elettronica completamente digitale.
I vantaggi che ne derivano sono un miglioramento della flessibilità di calibrazione, una più semplice e aumentata gestione delle uscite di corrente e/o relay e una diagnostica estremamente rafforzata.
Questo nuovo sviluppo permetterà all’interruttore di livello di affacciarsi verso nuove possibili applicazioni con limiti estremi di pressione e temperatura, che vanno al di là delle consolidate applicazioni industriali.
La serie ASL si presenterà sul mercato forte delle certificazioni CE, ATEX, IEC-Ex, PED, SIL nonché Type Approvals per applicazioni navali e Offshore oltre a RINA e DNV.
Il continuo impegno nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative accompagnati da quasi 100 anni di esperienza (dei brand proprietari Spriano, Valcom & Mec-Rela fanno di Terranova il partner ideale nella fornitura di strumentazione per la misura e il controllo di livello, pressione, temperatura, portata, peso specifico e presenza di liquidi nei processi industriali.
L’azienda
TERRANOVA, gruppo che riunisce i più antichi e storici marchi italiani di strumentazione di processo: Spriano (1923), Valcom (1974) e Mec-Rela (1976), vanta un vasto portafoglio di esperienze e soluzioni per tutte le Industrie di Processo e si impegna a portare avanti la grande tradizione manifatturiera italiana attraverso un’ampia offerta di soluzioni.
Spriano® inizia la sua attività nel 1923 producendo manometri e termometri.
Nel 1936 è la prima azienda in Italia a produrre un controllore pneumatico modulante, contribuendo a un consistente miglioramento tecnico nell’Automazione e Controllo Industriale nei settori della gomma, Oil&Gas e Alimentare.
Fondata a Milano nel 1974, Valcom ha iniziato con la progettazione e produzione di strumenti di misura e controllo con competenze specifiche nel settore della cellulosa e della carta. Nei primi anni ’90 entra in modo significativo nel settore Marine con una selezione dei materiali adatti per applicazioni marine e offshore.
Infine, nel 1976, fu progettata e prodotta una linea completa di Valvole di Controllo con il nome di Mec-Rela, fornendo soluzioni efficaci ed efficienti per applicazioni industriali anche in condizioni estremamente difficili.
Oggi Terranova si presenta al mercato con una
rinnovata grafica del brand e dei marchi con l’esigenza di raccontarsi al mercato, riscoprendo valori,
storia e specificità che la contraddistinguono dal 1974.
Cloud, Intelligenza Artificiale, piattaforme Low-Code e nuove forme di comunicazione e customer care: la filiera del settore farmaceutico ricorre a tutte le tecnologie abilitanti per supportare un cambiamento irreversibile, che la pandemia ha solo accelerato
Se è vero che il settore farmaceutico in un periodo di crisi sanitaria non può temere arresti, è anche vero che proprio la crisi sanitaria sta trasformando le abitudini di milioni di persone, incidendo anche sulla salute generale e modificando le esigenze e i trend in ambito healthcare. Inseguire questi mutamenti richiede alle aziende del settore flessibilità, ma anche creatività. La dote forse più necessaria, però, è il coraggio, perché per stare al passo, bisogna adottare nuovi modelli di business, basati su tecnologie digitali altamente pervasive.
Una prima, composita, panoramica ci viene da Teresa Minero, Founder & Ceo di LifeBee-Digitalizing Life Science- e International Board of Directors, European Leadership Team, Steering Committee Pharma 4.0 di Ispe, associazione globale no-profit che riunisce i professionisti del Life Science.
Nel corso di un suo recente intervento mirato a individuare la rilevanza di tutto ciò che è Industria 4.0 nella crescita delle aziende di ogni settore e in particolare di quello farmaceutico, la Minero faceva riferimento a un’inchiesta del Politecnico di Milano, che ha messo a confronto imprese attive in ambito Industria 4.0 e imprese meno attente ai processi di trasformazione digitale. Le imprese attive per Industria 4.0 mostrano parametri di crescita, redditività e produttività del lavoro decisamente superiori, a testimonianza del fatto che l’adozione del pensiero e delle sfide Industria 4.0 costituisce un oggettivo vantaggio competitivo.
«Non che non ci siano
difficoltà nel seguire questo processo di trasformazione, come emerge da una
ricerca di Couchbase, pubblicata negli Stati Uniti a settembre 2019 che prende
in esame 450 responsabili di Trasformazione Digitale tra Stati Uniti, Regno
Unito, Francia e Germania», ha detto Teresa Minero.
«Secondo questo
studio, gli interventi non risultano sempre di successo. Le imprese riscontrano
soprattutto la complessità di implementazione delle nuove tecnologie,
la mancanza di risorse e competenze per portare a termine gli
aggiornamenti, i ritardi e a volte il fallimento degli obiettivi perché non
sempre i progetti riescono a essere veramente trasformativi o rivoluzionari.
Segnali da non sottovalutare e di cui far tesoro nella definizione del giusto
approccio da tenere rispetto al cambiamento, anche a fronte della contestuale
grande maggioranza di testimonianze di conseguimento di risultati di
miglioramenti “almeno” significativi per gli utenti finali, che comprendono un
gran numero di trasformazioni effettive o addirittura rivoluzionarie».
Venendo più specificamente al Pharma, anche l’ultima survey di Ispe sul tema 4.0 nel settore, condotta con la collaborazione della Liuc Business School, conferma che gli imprenditori del settore farmaceutico sono ormai pienamente consapevoli del fatto che le nuove tecnologie, quali ad esempio Cloud, Analytics, robotica avanzata, siano dei volani per lo sviluppo delle loro aziende.
Il punto debole, ciò
su cui bisogna ancora lavorare, è la percezione ancora solo parziale di
cosa significhi trasformazione digitale radicale e di come si possano
realmente assimilare i nuovi modelli di business.
Quale può dunque essere la strategia più appropriata per affrontare questi ostacoli? Teresa Minero non ha dubbi: è necessaria una roadmap. «LifeBee propone ai suoi clienti un percorso condiviso per lo sviluppo di una roadmap che tiene conto di tutti i fattori in gioco, un percorso che parte dall’individuazione di un obiettivo 4.0 reale, il più adatto all’impresa stessa, e passa per l’individuazione di uno scenario 4.0, basato sulla situazione, i tempi, le risorse e gli obiettivi intermedi. I punti guida sono la sostenibilità in termini di investimenti e risorse, la strategia a lungo termine, l’esecuzione per passi con quick-win, il miglioramento dei processi e, soprattutto, una compliance proattiva e non “reattiva”, ovvero non mero adempimento di norme, ma compliance by design su processi e soluzioni».
Secondo Teresa Minero, uno dei temi centrali di questa evoluzione del comparto farmaceutico, perché già a vario titolo sperimentato da molte aziende, è la serializzazione, che proprio nelle prossime settimane sarà oggetto di approfondimento all’interno di una serie di incontri promossi sempre da LifeBee.
Data Integrity, una
priorità per il farmaceutico
Un altro tema centrale
in ambito farmaceutico è quello dell’Integrità dei Dati, sia per una questione
normativa, sia perché in un clima di emergenza sanitaria aumenta nel cliente
finale il bisogno di rassicurazioni sulla sicurezza del prodotto e sulla
reputazione del marchio.
Ne abbiamo parlato
con Sébastien Girard, Global Business Development Manager Consumer
Packaged Goods di Eurotherm, parte del gruppo
Schneider Electric, che fornisce soluzioni per mantenere
l’integrità dei dati durante il loro intero ciclo di vita.
«In questo difficile
periodo per le aziende farmaceutiche è fondamentale rimanere agili e ridefinire
il flusso di convalida e controllo della qualità dei dati. Per le aziende
farmaceutiche l’aspetto più importante rimane, anche in questa nuova normalità,
mantenere la fiducia del paziente e riaffermare il concetto che “La sicurezza
del paziente viene prima di tutto».
È quindi il momento
giusto per ripensare alla governance dell’Integrità dei Dati, per reimpostare i
processi standard e il sistema di gestione della qualità, vivendo questo
passaggio come un’opportunità di mettere nero su bianco i dettagli del ciclo di
vita dei dati, evidenziando i rischi potenziali e le necessarie azioni
migliorative per risparmiare tempo e ridurre i costi legati al rilascio di
batch e per proteggere i dati da errori legati a guasti, falsificazioni e
attacchi informatici.
L’emergenza sanitaria
ha inoltre reso urgente l’abbandono di registratori a carta e di record
cartacei in generale: è semplicemente impensabile, in periodo di
Lockdown, immaginare un tecnico costretto a recarsi in un impianto per apporre
la propria firma in fondo a un foglio in modo da poter rilasciare sul mercato
un prodotto.
Da molti anni in
Europa la registrazione digitale è fortemente consigliata e
tutto induce a pensare che diventerà obbligatoria: da questo punto di vista la
crisi attuale sta accelerando i tempi. Per evitare rischi nell’implementazione
della registrazione digitale è necessario considerare l’integrità dei dati così
come affrontata dai principi Alcoa (+). Scegliere un fornitore che applica
concretamente questi concetti facilita il raggiungimento della conformità e
riduce i rischi legati ai processi di qualifica e convalida del percorso di
digitalizzazione verso lo Smart Manufacturing».
Per queste ragioni le
soluzioni Eurotherm sono in linea con le più recenti best practice a livello
globale come cGMP, Fda 21 CFR Parte 11, Ema Annex 11 e Data Integrity Alcoa
(+). Eurotherm ha recentemente presentato anche il software Data Reviewer che
ora include anche un’opzione Auditor progettata per contribuire all’Integrità
dei Dati e aiutare a semplificare il rispetto delle norme. I registratori
Eurotherm della Serie 6000, il registratore/regolatore nanodac, il Pac T2750 e
i registratori modulari Versadac insieme a Data Reviewer prevedono l’accesso
utente con password e firme elettroniche. Ciò fornisce la tracciabilità degli
eventi all’interno di audit-trail digitali a prova di manomissione,
semplificando la conformità regolatoria.
Packaging nel
farmaceutico, sempre sotto i riflettori
Il packaging
all’interno della filiera del farmaceutico occupa un ruolo fondamentale: la
confezione di un farmaco non solo deve rispettare precise norme igienico-sanitarie,
ma il suo design finisce per costituire un fattore integrante del prodotto. Ci
siamo confrontati con Valentina Marchesini di Marchesini Group, una delle aziende
italiane più note nel settore del packaging per il farmaceutico. Marchesini ha
lanciato un programma di comunicazione del tutto innovativo per il 2020, dando
prova del fatto che anche quando tutto cambia c’è sempre una strada per
costruire qualcosa di nuovo e per crescere.
«Quello farmaceutico
è un mercato anticiclico», ci ha spiegato Valentina Marchesini,
«che paradossalmente nei momenti difficili va meglio. Il Lockdown di primavera
non lo ha fermato, ma la crisi sanitaria lo sta modificando molto, e molto
velocemente. Da un lato tutta l’attenzione è stata focalizzata sulla ricerca
del vaccino, dall’altro c’è stato, ad esempio, un calo delle vendite dei
farmaci da banco, perché l’uso massiccio delle mascherine ha ridotto
drasticamente la diffusione dei malanni di stagione».
Per un’azienda che
sviluppa e fornisce tecnologia il problema principale è mantenere viva e
funzionale la relazione con il cliente sia per la parte di promozione, sia poi
per l’installazione, la formazione e gli interventi di manutenzione.
«Si è parlato tanto
di resilienza. Marchesini ha sfruttato questi mesi per crescere
in chiave di connessione con il cliente. Di solito la linea viene
consegnata a domicilio da un team specializzato che si occupa
dell’installazione, del collaudo e della formazione del personale», ha aggiunto
la manager.
«Nel momento in cui
mettere in atto questo tipo di procedure non è stato più possibile, abbiamo
riorganizzato il nostro lavoro. Siamo ricorsi a occhiali 3D, virtual room e
applicazioni per garantire al cliente assistenza da remoto, fino all’extrema
ratio dell’installazione pilotata. Dallo scorso marzo abbiamo realizzato 70
collaudi in streaming e ne prevediamo altri 40 entro la fine dell’anno».
Altra grande novità
per Marchesini sono gli XDays, ovvero “Extraordinary times need extraordinary
events”. «Per colmare il vuoto creato dalle limitazioni alla mobilità e quindi
la cancellazione di fiere, openday, workshop che erano uno dei nostri punti di
forza, perché l’accoglienza è un plus dell’imprenditoria italiana, ci siamo inventati
questi show digitali, in cui le nostre macchine sono protagoniste. Il tentativo
è quello di soddisfare il bisogno del cliente di fare un’esperienza ravvicinata
del prodotto. Per ottenere i migliori risultati possibili ci siamo avvalsi di
professionisti dell’intrattenimento per quanto riguarda le riprese, la
strumentazione e gli effetti speciali, mentre regia e scrittura sono stati
curati da risorse interne. Davanti alle telecamere ci sono i nostri tecnici che
oltre alla loro competenza portano sul palco la passione per i prodotti che
hanno visto nascere. I risultati raggiunti finora sono davvero incoraggianti».
I servizi di
assistenza in remoto X-Care di Marchesini saranno protagonisti di uno
degli XDays del prossimo anno. La seconda stagione di XDays di Marchesini è
infatti iniziata a ottobre con un focus sulla tecnologia Valida (in foto
sotto), che è una contatrice elettronica dotata di un doppio sistema di
conteggio e visione in grado di verificare forma, colore, altezza e principio
attivo della compressa, per un controllo totale del processo di counting.
Il sistema è composto
da quattro telecamere che controllano dall’alto le compresse che scorrono sui
canali, verificandone la corretta forma e colore; una telecamera che controlla
l’altezza delle compresse mediante triangolazione laser permettendo lo scarto
degli eventuali prodotti non conformi; fotocellule per il controllo
dell’avvenuto scarto della singola compressa e non del flacone.
La tecnologia Valida
può essere usata non solo come counter ma anche come pre-caricatore montato
sulla linea blister Integra 320. Prossimamente, uno degli XDays sarà dedicato
alla nuova soluzione per il riempimento e la chiusura di stickpack, nata dal
connubio tra la tecnologia Schmucker e il know-how hardware e software di
Marchesini Group. «Mentre l’acquisizione di Schmucker risale a tre anni fa e
rientra nel programma di ampliamento delle nostre competenze in un ambito come
quello degli stickpack che è sempre più di moda perché risponde alle esigenze
di vita dei nostri giorni, il sodalizio con Neri è di lunga data. Dopo anni di
proficua collaborazione Neri è stata acquisita da Marchesini come Divisione
Specializzata in soluzioni per l’etichettatura ed è pronta a
lanciare sul mercato il modello RE 402 per il labeling di prodotti in vetro,
plastica o metalli di qualunque forma e dimensione».
Infine, un altro XDays,
un’altra partnership e un’altra soluzione all’avanguardia. «Il 18 febbraio
presenteremo la linea blister integrata robotizzata, Integra 320, che è una
linea già collaudata, ma che è stata aggiornata con un sistema per il controllo
del principio attivo del prodotto sviluppato in collaborazione con Sea Vision.
Grazie alla tecnologia laser, le compresse che vengono movimentate
sulla linea a velocità considerevoli, un attimo prima di scivolare nel blister,
subiscono una scansione che permette di rilevare non solo la presenza, la
forma, la dimensione e l’integrità dell’unità, ma anche il colore e il
principio attivo». Un metodo di controllo non invasivo e affidabile che
consente di raccogliere dati fondamentali anche per la serializzazione.
Cloud computing e AI
per la supply chain del comparto farmaceutico
Nell’intraprendere un
percorso di digitalizzazione, le aziende del settore farmaceutico
puntano tra l’altro sulla supply chain. Per la previsione della
domanda, sono numerose le realtà che si affidano a ComplEtE, una soluzione
end-to-end di nuova generazione nata dall’esperienza congiunta di Porini-DGS,
un’azienda specializzata nella fornitura di servizi e soluzioni di valore
nell’ambito delle Cybersecurity Solutions, delle Digital Solutions e del
Management Consulting.
ComplEtE è un’unica
piattaforma che può gestire l’intero flusso della supply chain, dal demand
management alla pianificazione fino alla gestione del magazzino. In
particolare, la soluzione di Supply Chain Management permette di gestire gli
aspetti strategici (con i moduli Strategic Network Simulator e Demand
Management), tattici (con DRP Solution ed Enterprise Planning) e operativi,
anche grazie al supporto di algoritmi di intelligenza artificiale.
Trattandosi di una
soluzione SaaS (Software-as-a-Service) e realizzata in ambiente Cloud
Microsoft, ComplEtE non richiede un’installazione ed è immediatamente fruibile
tramite web browser. Inoltre, il fatto che ComplEtE sia integrata con tutti i
servizi offerti dalla piattaforma Microsoft Azure permette alle imprese di
utilizzare i tool per la gestione degli eventi (Power Automate), per la
condivisione delle informazioni (Teams) e per il lavoro quotidiano (Office
365).
Per quanto riguarda
l’implementazione, i progetti di norma partono da una sessione di analisi dei
processi aziendali di forecast della domanda, seguiti da una fase di
integrazione della piattaforma ComplEtE con l’Erp e con tutte le sorgenti dati
interessate ai processi in scope (Plm, Wms, Crm…). Seguono le fasi di
configurazione del prodotto e di UAT.
La soluzione però è
costruita per essere un insieme di mattoncini (brick) di soluzioni integrati e
integrabili tra di loro, permettendo quindi di sfruttare le componenti
necessarie e migliori all’ottenimento del risultato di una visione e gestione
completa del flusso informativo chiave della supply chain.
La soluzione ComplEtE
mette le aziende del comparto farmaceutico, e non solo, nella condizione
di costruire precise previsioni di vendita attraverso i più avanzati
algoritmi di intelligenza artificiale e con il contributo attivo e
collaborativo di tutta la forza commerciale coinvolta nel processo
previsionale, calcolando, ad esempio, i livelli di scorta, su ogni nodo della
rete, necessari a garantire il desiderato livello di servizio.
Ha scelto la strada
del Cloud anche una realtà come InSilicoTrials, startup
italiana che ha messo a punto una piattaforma innovativa che consente di ridurre
notevolmente, del 40-60%, i costi e i tempi di sviluppo di nuovi farmaci.
Obiettivo di
InSilicoTrials è facilitare l’accesso alle tecnologie di simulazione
già diffuse in ambito aerospaziale e automotive anche alle piccole e medie case
farmaceutiche, cosicché possano utilizzare la simulazione per
sperimentare, registrare e produrre nuovi farmaci in modo più efficiente,
sicuro e veloce.
Attraverso la
piattaforma proprietaria Cloud-based, InSilicoTrials fornisce alle aziende del
comparto farmaceutico i migliori modelli computazionali disponibili a livello
mondiale, che il suo team seleziona continuamente nelle università di tutto il
mondo e che sono già in grado di supportare la certificazione da parte degli
enti regolatori. Successivamente, un gruppo di ingegneri e sviluppatori lavora
su questi modelli per semplificarne l’interfaccia e l’utilizzo, di modo che,
una volta caricati sulla piattaforma, possano essere usati anche da ricercatori
che non hanno conoscenze in materia di simulazione digitale.
L’azienda
farmaceutica in un’ottica pay-per-use paga solo nel momento in
cui utilizza il modello, tagliando così considerevolmente i costi e consentendo
ai propri collaboratori di accedere alla tecnologia anche a distanza e ovunque
si trovino, dal momento che tutti i modelli sono utilizzabili in-Cloud nella
massima sicurezza.
Ai prodotti e alle
soluzioni pensati da InSilicoTrials per il mondo farmaceutico si aggiunge oggi
sulla piattaforma anche la Drug Safety Suite, una nuova serie di modelli che
aiutano a ridurre il rischio di cardiotossicità dei farmaci.
Ogni nuova molecola
può rivelarsi pericolosa per il cuore, provocando aritmie anche irreversibili:
affiancando ai testi in vitro i test di simulazione è possibile individuare la
pericolosità per il cuore di una molecola già nelle primissime fasi di studio
in laboratorio e, quindi, si può procedere a eliminarla subito, riducendo i
tempi e i costi della sperimentazione, e allo stesso tempo anche i test sugli
animali.
L’automazione Low-Code
per il pharma
Le criticità del
processo di trasformazione digitale sono probabilmente tra le ragioni per
cui l’automazione è attualmente utilizzata solo dal 40% delle
organizzazioni che hanno preso parte a un’altra interessante ricerca,
quella, promossa da Appian e condotta da Pharma
Intelligence.
In base a questa
ricerca, i due maggiori ostacoli alla trasformazione digitale sono la
complessità del sistema (47% degli intervistati) e la mancanza di comprensione
con il business o nei reparti IT (38%). Alla domanda sulle soluzioni
specifiche, la maggioranza (82%) di coloro che conoscono il Low-Code vedono i
vantaggi del suo utilizzo per semplificare il DevOps per la loro
organizzazione, mostrando quindi una certa consapevolezza della potenza che
l’automazione Low-Code può avere nello snellire i processi e nel rispondere
rapidamente ai cambiamenti normativi.
Appian, l’azienda
promotrice dell’indagine, fornisce una piattaforma di sviluppo Low-Code che
unisce in modo nativo tutte le funzionalità necessarie per fornire processi
end-to-end di grande impatto all’interno dell’organizzazione. L’obiettivo è
consentire alle piccole e medie aziende farmaceutiche di: automatizzare le
attività di routine in un flusso di lavoro e integrare i sistemi senza Api;
progettare e gestire i processi complessi con iBPM leader di settore;
automatizzare le attività collaborative e la gestione delle eccezioni con le
migliori funzionalità sul mercato e rendere le App più efficaci e intelligenti
con l’AI integrata di Google, AWS e Azure.
Un caso di successo:
Bormioli Pharma investe nel 4.0
In questo frangente di
crisi sanitaria globale, Bormioli Pharma, attiva nel mercato
farmaceutico e biofarmaceutico con soluzioni complete, che includono flaconi in
vetro e plastica, chiusure in plastica e alluminio e accessori, ha scelto la
via dell’innovazione e ha avviato un progetto di revamping dello
storico stabilimento di Rivanazzano (Pavia), con un
investimento complessivo di 6,5 milioni di euro.
Il progetto prevede
tra l’altro la costruzione di una nuova Clean Room (camera sterile) di livello
ISO7, l’installazione di nuove macchine per stampaggio a iniezione ad alto
tonnellaggio, l’introduzione di una nuova tecnologia produttiva e un forte
incremento del livello di automazione dei processi di movimentazione prodotti
che garantirà standard di sicurezza sempre più elevati.
Grazie a questo
progetto, avviato a poche settimane dal completamento degli interventi di
manutenzione straordinaria e potenziamento dei forni degli stabilimenti di
Bergantino (Rovigo) e San Vito al Tagliamento (Pordenone), e dall’acquisizione
di GCL Pharma, Bormioli prevede di incrementare la capacità produttiva del 35%
e di affermarsi come polo di eccellenza delle tecnologie di stampaggio
plastica per iniezione e compressione a livello internazionale.
“L’intelligenza artificiale non è solo una
tecnologia, ma fa sempre più parte della nostra vita quotidiana. La manifattura
è un motore positivo per il benessere della società, perciò nell’edizione 2020
del WM Report ci siamo chiesti come l’intelligenza artificiale possa migliorare
quel ruolo”, commenta Marco Taisch
Il
rapporto ha evidenziato l‘impatto dell’Intelligenza Artificiale
sul settore manifatturiero: il settore, si stima, investirà in questa
tecnologia 9,5 miliardi di dollari nel 2021 (sarà quindi il settore che investirà di più in IA,
secondo solo al settore bancario e dei servizi finanziari ed assicurativi) e
13,2 miliardi di dollari entro il 2025.
Le compagnie del settore, sottolinea il
rapporto, investono nell’Intelligenza
Artificiale sia perchè ne comprendono il potenziale, sia perchè vedono i
propri concorrenti investire e vogliono assicurarsi, quindi, di ritenere la
loro competitività nel mercato.
Le
tecnologie dell’Intelligenza Artificiale verranno
maggiormente adottate in un primo momento nell’automazione dei processi
produttivi, per poi venire applicate ai prodotti e ai servizi
offerti dalle imprese (ad esempio per velocizzare la fase di
design e produzione e per migliorare il marketing e la customer experience) e
nella gestione del business e delle operazioni.
Le maggiori difficoltà con cui le imprese si
scontrano nell’utilizzo di queste tecnologie riguardano la disponibilità dei dati (dati non affidabili o
difficoltà di adeguardi alle normative sui dati e sulla privacy), la mancanza delle giuste competenze nella forza
lavoro (mancanza di competenze digitali per sviluppare e/o implementare
soluzioni di IA) o l’incapacità delle aziende stesse di individuare le skill necessarie per adottare
queste nuove tecnologie.
Le raccomandazioni per adottare l’Intelligenza Artificiale in modo etico ed
affidabile
Come per le precedenti edizioni, il
report ha individuato 10 raccomandazioni relative al focus dello studio, che
hanno come obiettivo un’adozione di successo, etica e affidabile dell’IA nella
produzione industriale e sono:
Alimentare dibattito pubblico per
aumentare la comprensione e costruire la fiducia nei sistemi di IA, con azioni mirate a promuovere la conoscenza dell’Intelligenza
Artificiale e delle sue potenzialità, correggere le visioni erronee su di essa
e avviare una discussione degli impatti socio-economici dell’Intelligenza
Artificiale;
Gestire le aspettative dei produttori
sulla capacità dell’IA, attraverso la comprensione delle
potenzialità e dei limiti dell’Intelligenza Artificiale, la condivisione delle
pratiche migliori sull’utilizzo e la scelta delle soluzioni di IA adeguate alle
risorse, alle capacità e alle necessità di ciascuna azienda;
Implementare riflessioni etiche
nell’intero ciclo di vita dell’IA, con
azioni volte ad assicurare che i dati su cui si basano gli algoritmi siano
veramente rappresentativi della società e non basati su bias, ad esempio
attraverso la crazione di team interdisciplinari che lavorino a progetti di IA;
Garantire la qualità (accuratezza e
completezza), privacy e disponibilità dei dati, promuovendo metodi più responsabili per la raccolta, l’utilizzo e la
condivisione degli stessi;
Mettere gli esseri umani al centro degli
ambienti di lavoro IA, formando
i lavoratori per migliorare la loro comprensione dell’Intelligenza Artificiale,
di come questa tecnologia può esaltare le capacità dell’uomo e viceversa e
preparli all’impatto psicologico che l’utilizzo sempre maggiore
dell’Intelligenza Artificiale nella manifattura avrà sulla forza lavoro nei
prossimi anni;
Assicurare l’allineamento strategico
dell’IA in tutta l’organizzazione, per
evitare che ci sia una rottura tra il management dell’azienda e il resto
dell’organizzazione. Per fare questo, dopo che sono stati individuati dal team
manageriale gli investimenti e la strategia necessari per l’azienda, si
consiglia la discussione con il resto degli operatori dell’organizzazione;
Sostenere le PMI manifatturiere nel loro
percorso verso l’IA, aiutandole nella comprensione
dell’Intelligenza Artificiale e di come può essere applicata al loro business,
nella riconversione delle competenze necessarie per potere usufruire di questa
tecnologia e con incentivi agli investimenti;
Promuovere l’IA per supportare reti di
fornitura resilienti, sfruttando la capacità dell’Intelligenza
Artificiale di individuare e risolvere i problemi della catena di distribuzione
e di facilitare le operazioni quotidiane;
Educare e formare la forza lavoro attuale
e futura per lavorare con l’IA, focalizzandosi
sull’insegnamento (già ai primi livelli di istruzione) delle skill necessarie
per lavorare con l’Intelligenza Artificiale e sfruttando la tecnologia per
rendere l’apprendimento più efficace ed inclusivo;
Implementare standard, politiche e
regolamenti per guidare un’adozione sostenibile dell’IA, creando standard e linee guida che possano guidare una giusta
applicazione dell’Intelligenza Artificiale e promuovendo l’adozione di linee
guida e policy comuni a livello globale, anche per evitare pratiche di
concorrenza sleale.
Benanti: “C’è bisogno di un’algoretica”
Il
rapporto pone una grande attenzione alle implicazioni etiche del
coinvolgimento sempre maggiore dell’Intelligenza Artificiale nella vita
dell’uomo e della sua applicazione alla manifattura. La discussione etica (ma
non solo) che il rapporto invita tutti i skateholder coinvolti ad aprire è
necessatia soprattutto in vista delle possibili ripercussioni che
l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale avrà nel breve periodo su alcune
occupazioni.
A questo
proposito Paolo Benanti, Francescano del
Terzo Ordine Regolare (ed esperto di etica, bioetica ed etica delle
tecnologie), ha sottolineato la necessità di scongiurare una “guerra
evolutiva” tra uomini e queste tecnologie, attraverso
l’utilizzo di regolamentazioni adeguate, che impediscano all’Intelligenza
Artificiale di andare oltre agli scopi progettati dall’uomo.
“Dobbiamo mantenere le persone al centro
di questo processo evolutivo. Dobbiamo dare risposte alla società che riducano
i rischi socio-economici che possono derivare dall’applicazione di queste
tecnologie. Possiamo farlo anche creando un’etica che sia comprensibile a
queste macchine, un’algoretica”, commenta.