I due nuovi modelli
sono disponibili a partire dal 16 aprile (in Italia il distributore è Atti srl)
Yamaha Motor Europe lancia due nuovi
modelli che si aggiungono alla famiglia di robot Scara YK-XE. Si tratta del modello YK610XE-10,
con un braccio di lunghezza 610 mm, e YK710XE-10 con una
lunghezza del braccio di 710 mm, che vanno a estendere la disponibilità
di soluzioni ad alta velocità ed alta efficienza.
I due nuovi modelli sono disponibili
a partire dal 16 aprile (in Italia il distributore è Atti srl).
Contando anche il modello robot YX400XE-4, disponibile lo scorso
anno, che presenta una lunghezza del braccio di 400 mm, la famiglia YK-XE ora
include tre modelli. Grazie a questa disponibilità è possibile coprire un
maggior numero di casi d’uso: non solo assemblaggio,
trasporto e smistamento di piccoli componenti
(come quelli presenti in smartphone e PC) ma anche quello di componenti più
grandi come quelli presenti in elettrodomestici e automobili.
I due nuovi modelli di robot offrono prestazioni
elevate, con un carico utile massimo di 10 kg ed un tempo
di ciclo standard di soli 0,39 secondi per il modello
YX610XE-10 e di soli 0,42 secondi per il modello YK710XE-10,
permettendo così di migliorare la produttività.
Agli
utenti, grazie al prezzo contenuto, viene permesso di migliorare le prestazioni
di produzione e i margini operativi.
Il programma Web Training di SDProget
offre un ciclo di corsi di formazione online e webinar gratuiti, dedicati
all’approfondimento dei temi più importanti della progettazione elettrica
Fondata nella metà degli anni ‘80 come attività di
progettazione di impianti automatici e macchine speciali nel settore
industriale, nel 1988 SDProget IndustrialSoftware srl si
specializza nello sviluppo di Software di Progettazione per l’Automazione CAD.
Attualmente, SDProget Industrial Software è leader
nello sviluppo di software CAD per la progettazione nei settori dell’automazione
industriale, dell’impiantistica civile, industriale e terziario e per il
settore del cablaggio elettrico, con oltre 12.000 clienti con oltre 35.000
installazioni in Italia.
L’azienda impiega oggi uno staff di 30 persone nella
sede aziendale di Almese e gestisce una rete commerciale di rivenditori
qualificati sul territorio nazionale, oltre ad una proficua collaborazione con
gli operatori della grande distribuzione elettrica.
SDProget
mette a disposizione una nuova opportunità di crescita professionale grazie a Web Training, un ciclo di corsi di formazione e webinar gratuiti dedicati
all’approfondimento di diversi argomenti inerenti la progettazione elettrica.
Il programma Web Training
è estremamente utile e comodo, perché i corsi sono proposti in forma di webinar live e possono essere seguiti
comodamente da qualsiasi luogo, senza impegni e costi di spostamento.
I corsi di formazione proposti riguardano approfondimenti tecnici su diversi aspetti della progettazione elettrica, mentre i webinar offrono brevi presentazioni di alcuni argomenti specifici, ad esempio come effettuare la posa dei cavi sullo schema e relativi output grafici con il CAD elettrico SPAC Automazione, o come realizzare una configurazione PLC con SPAC Automazione. E’ possibile visualizzare il programma dei corsi, in continuo aggiornamento, e iscriversi a quelli di proprio interesse sul sito di SDProget al seguente link:
Le 5 priorità per adattarsi ai cambiamenti di mercato
Per molti
produttori, la flessibilità rappresenta un obiettivo fondamentale e
lo è a ragion veduta. In tutti i segmenti industriali, le aziende che hanno
dimostrato di essere in grado di attuare modelli operativi flessibili oggi
occupano posizioni di leadership nei loro settori
Basta pensare
all’impegno di Amazon e Alibaba nel fornire ai propri clienti una customer
experience senza precedenti, oppure, a come le aziende produttrici di
automobili si stiano adeguando alle normative per la riduzione delle emissioni
di carbonio. Di fronte a nuovi scenari e condizioni di mercato, la flessibilità ha sempre la meglio sulla rigidità.
Cosa vuol dire essere un
produttore flessibile
Cosa implica,
però, essere un produttore flessibile? Flessibilità significa rapidità di
adattamento. Significa creare un flusso ininterrotto cha va dal
bisogno alla consegna, dalla decisione all’implementazione e dalla sfida alla
soluzione.
La vera flessibilità consente ai produttori di essere costantemente
in sintonia con il proprio mercato attraverso l’introduzione di livelli di controllo e di reattività che vanno a prendere il posto di modelli operativi rigidi e statici.
La
flessibilità è un concetto che va oltre la semplice tecnologia, benchè sia proprio questa a
rappresentare il cuore della trasformazione e a continuare a guidare e
rendere possibili nuovi modi di innovare. Tuttavia, la tecnologia da sola non può ingenerare un cambiamento di velocità e
deve essere associata a un quadro organizzativo flessibile. Per questo
motivo, è necessario guardare al di là dei soliti aspetti ed individuare le
aree che consentiranno di operare in modo
flessibile all’interno della propria organizzazione.
Focalizzare l’attenzione su 5
priorità
Per
incrementare la flessibilità è bene, come prima cosa,
individuare possibili ostacoli e colli di bottiglia. Per fare ciò è necessario
avviare una completa valutazione di ogni area che possa contribuire a
soddisfare le esigenze del mercato.
Questa supervisione, oltre che risolvere eventuali attriti, consente anche di
migliorare l’allocazione delle risorse per continuare a migliorare gli aspetti
organizzativi.
La nostra
esperienza con i clienti ci ha portato a dare la priorità alle seguenti aree:
Tecnologia: a livello tecnico, una maggiore flessibilità può essere raggiunta grazie all’adozione di
sistemi intelligenti. Per molti decenni, la produzione è stata basata su linee
di produzione statiche e scollegate, controllate da sistemi di operation technology (OT) spesso
scarsamente duttili. Ora, nell’era di digitalizzazione,
i produttori possono convergere i sistemi
OT con quelli IT e dischiudere nuove opportunità di raccolta e analisi dei dati, con livelli di
dettaglio sempre più granulari. Tale analisi può essere poi utilizzata per
adattare e perfezionare le attività operative secondo un ciclo di feedback auto-potenziante, man mano che
i sistemi vengono utilizzati.
Competenze: uno degli errori più gravi che
può commettere un produttore è quello di concentrarsi esclusivamente sulla
tecnologia, trascurando il fattore umano. Operatori qualificati, tecnici
specializzati e analisti sono solo alcune delle figure professionali necessarie
per una produzione flessibile. L’uso
di funzionalità avanzate è strettamente correlato alla capacità, da parte del
personale, di sfruttarle. La specializzazione e l’impegno nell’aggiornare le
competenze supportano l’approccio flessibile, e fanno sì che il
cambiamento tecnologico vada di pari passo con le capacità delle risorse.
Supporto
esecutivo: la flessibilità coinvolge anche i livelli decisionali. Scegliere di
produrre un nuovo prodotto a fronte di emergenti richieste da parte dei
clienti, o di sospendere una linea di prodotti che, fino a poco tempo prima,
era redditizia per rispondere a palesi cambiamenti del mercato, richiedono un
processo decisionale rapido e collaborativo. Avere dalla propria parte degli
sponsor a livello executive, che preferibilmente includano una vasta
rappresentanza delle business unit e
che siano sostenuti da chiari modelli di governance,
può incrementare le probabilità di successo di un progetto di innovazione.
Modelli di
consumo: uno dei
maggiori trend commerciali dell’ultimo decennio è stato il passaggio a modelli
di consumo basati sugli abbonamenti. Lo abbiamo visto nelle app e nei servizi online che utilizziamo e ora vediamo lo stesso approccio
applicato ad aree storicamente ad alta intensità di capitale. Possedere macchinari fisici è un impegno
considerevole e lega il produttore all’asset durante tutto il suo ciclo di
vita. I produttori hanno constatato che, al fine di disporre di maggiore flessibilità, un approccio Machine-as-a-Service può
contribuire ad aumentare l’efficienza degli OpEx, offrendo una maggiore
capacità di aggiornamento o di cambiamento in linea con le nuove funzionalità che si affacciano sul
mercato.
Comprensione
del mercato: l’ultima area è relativa alla comprensione del cliente. Tradizionalmente,
in molte aziende , il marketing viene
visto come una funzione a compartimento stagno, responsabile dell’incremento
delle vendite, ma senza alcun input diretto sul prodotto. Un approccio che non
è più perseguibile.
Oggi, per
essere un passo avanti rispetto al mercato, le vendite e il marketing devono
essere direttamente connessi alla produzione. La comprensione del profilo
del cliente, della sua esigenza (immediata) e delle modalità secondo le quali
desidera gli sia consegnato il bene, permette alla produzione di
adattarsi di conseguenza e di soddisfare i suoi desideri. Questo vale per le
caratteristiche e la qualità del prodotto, così come per le questioni relative
alle pratiche etiche e sostenibili, che sono sempre più al centro
dell’attenzione dei clienti.
Essere operativi, evolvere
velocemente
Superare
l’inflessibilità in ciascuna di queste aree chiave può contribuire a creare una
solida base su cui costruire e operare. Noi supportiamo i clienti nella
valutazione di ciascuna di queste aree nell’ambito della loro operatività e
proponiamo soluzioni per il miglioramento.
Attraverso
un’estesa rete di partner, siamo in grado di offrire supporto in
fase di progettazione e di realizzare un proof
of concept che permette ai nostri clienti di testare l’idea in un ambiente
live. Questo normalmente comporta degli investimenti iniziali e l’allocazione
di risorse finalizzati al mantenimento delle nuove attività per alcuni mesi e
al monitoraggio delle prestazioni.
Una volta
dimostrata l’efficacia del concetto e definiti i processi complementari
riguardo alle linee, aiutiamo i nostri clienti a evolvere fino alla piena
produzione.
Flessibilità di progettazione
Trovandosi a
plasmare gli ambienti di produzione di un’era più intelligente e più incentrata
sul cliente, va considerato che la flessibilità rappresenta una mentalità
tanto quanto un mezzo tangibile per coordinare la produzione.
Adattarsi
alle mutevoli condizioni di mercato, sia in termini di cambiamenti radicali a
breve termine sia di trend a lungo termine, richiede una mentalità che non si
aggrappa più agli investimenti e ai
modi di lavorare del passato, ma che sia disposta ad abbracciare il nuovo per
raccoglierne i frutti. Ciò significa muoversi
più velocemente – non solo come singola linea di produzione, ma come
un’intera organizzazione–
e che la velocità può venire solo da basi flessibili.
A causa degli sviluppi legati alla diffusione del Covid-19,
per il rispetto e il senso di responsabilità verso il Paese, i visitatori, gli
espositori e i collaboratori della fiera, Messe Frankfurt Italia ha deciso di
posticipare SPS Italia, che si svolgerà a Parma dal 28 al 30 settembre 2020
La fiera di riferimento in Italia per l’automazione e il digitale
per l’industria dà appuntamento a tutto il mondo manifatturiero a settembre, mettendosi al servizio della ripartenza delle attività produttive,
commerciali e sociali con il massimo impegno e con il supporto di tutti i
partner.
In questo particolare momento ancora più forte è il legame e
la collaborazione con SPS Norimberga.
La sinergia tra le due piattaforme, nei due principali
mercati europei dell’automazione, può rappresentare una spinta importante per
l’intera filiera.
Frankfurt Messe Frankfurt è il più grande operatore al mondo
specializzato nell’organizzazione di fiere, congressi ed eventi dotato di un
proprio polo fieristico. Con più di 2.600 collaboratori dislocati in circa 30
sedi consegue un fatturato annuo di circa 733 milioni di euro (dato 2019).
Lavora in stretta collaborazione con i vari settori
fieristici e supportiamo in maniera efficiente gli interessi dei nostri clienti
con le nostre aree di business “Fairs & Events”, “Locations” e “Services”.
Uno dei principali punti di forza del nostro Gruppo aziendale è la sua rete di
distribuzione globale che copre in maniera capillare tutte le regioni del
mondo.
L’ampia gamma di servizi, onsite e online, garantisce ai
clienti in tutto il mondo un livello di qualità costantemente elevato e
flessibilità nella pianificazione, organizzazione e realizzazione della loro
manifestazione.
Il ventaglio di servizi offerti spazia dall’affitto del polo
fieristico all’allestimento degli stand, dai servizi di marketing al personale
e alla ristorazione.
La sede principale della Società è a Francoforte sul Meno.
Gli azionisti sono la Città di Francoforte, che detiene il 60
percento, e il Land Assia con il 40%.
I lubrificanti sono molto importanti in
molti campi, dal settore minerario e
ferroviario a quello aerospaziale.
Consentono il
movimento degli ingranaggi e riducono la frizione per migliorare prestazioni e
longevità. Per la NASA, contribuiscono al trasferimento delle navette spaziali
fino alla rampa di lancio.
Whitmore Manufacturing Company si occupa della produzione di
questi lubrificanti industriali, nonché di sigillanti, rivestimenti e
oli. L’azienda produce oltre 7.250 tonnellate di lubrificanti l’anno,
da quelli biodegradabili a quelli a
velo asciutto, dai fluidi idraulici
ai sigillanti per pneumatici.
Whitmore
gestisce tutti i passaggi della produzione di lubrificanti, dalla ricerca e
sviluppo e formulazione dei prodotti ai servizi di applicazione per clienti di
tutto il mondo.
L’azienda ha
recentemente avviato investito 20 milioni di dollari e per ampliare di
11.150 metri quadrati la sua sede principale e lo stabilimento di
produzione di Rockwall, Texas.
La creazione
di un lubrificante Whitmore ha inizio in un miscelatore. La soluzione
viene quindi riscaldata nel rispetto di specifici parametri di temperatura.
Il settore
dei lubrificanti industriali si basa
da sempre su processi batch che
richiedono molta manodopera. Gli operatori Whitmore dovevano selezionare
manualmente il numero di litri di materie prime da lavorare presso una stazione
di carico e miscelazione.
I lavoratori
dovevano spostare manualmente tubi flessibili e collettori dalla stazione di
carico alle varie aree dell’impianto.
Una volta
pompato il numero di litri richiesto, la valvola si chiudeva e gli operatori
dovevano soffiare aria nei tubi flessibili per rimuovere gli eventuali residui.
La mancata esecuzione dell’operazione di pulizia poteva provocare la
contaminazione dei batch successivi che avrebbero usato lo stesso tubo
flessibile con una materia prima diversa.
Gli operatori
azionavano manualmente i motori per girare e riscaldare i contenuti. Man mano
che il lubrificante si scaldava, dovevano tenere sotto controllo l’indicatore
della temperatura e spegnere il miscelatore alla temperatura prescritta per
quello specifico batch di lubrificante.
Gli operatori
dovevano quindi aggiungere gli altri ingredienti e ripetere il processo di
miscelazione e riscaldamento, tenendo sempre sotto controllo vari miscelatori e
indicatori di temperatura contemporaneamente. Gli errori compiuti in questa
fase erano la causa della maggior parte delle perdite e rilavorazioni dei
batch.
L’intero processo risultava lungo e soggetto a errori, con i dipendenti Whitmore che portavano i tubi flessibili da un miscelatore all’altro o si spostavano nell’impianto per monitorare le temperature dei vari batch.
“C’era
sempre il rischio di una contaminazione all’interno dei tubi flessibili”,
afferma Tim Meyer, Quality Manager di Whitmore. “Gli operatori
potevano scegliere un tubo che non era stato pulito correttamente o il tubo
sbagliato e questo determinava problemi di qualità nei nostri prodotti”.
Per ridurre i batch non conformi, migliorare la qualità e
rispondere alle aspettative dei clienti in tutto il mondo, Whitmore ha deciso
di automatizzare il processo di produzione dei lubrificanti e accedere a informazioni in tempo reale
dall’impianto.
Soluzione
I tecnici di Whitmore hanno iniziato a collaborare con Innovative Control Inc., integratore di sistemi riconosciuto di Rockwell Automation, per realizzare un sistema informativo e di controllo integrato basato sul sistema Integrated Architecture® di Rockwell Automation.
Il progetto pluriennale è iniziato con l’installazione di un controllore a logica programmabileAllen-Bradley® ControlLogix®, che è stato integrato nel software di controllo motori Allen-Bradley IntelliCENTER®per i sistemi di carico e controllo della temperatura dello stabilimento.
Il software FactoryTalk® View Site Edition di Rockwell Automation offre una visuale completa e precisa sui sistemi di carico e miscelazione dei lubrificanti appena automatizzati grazie alla solida integrazione con la piattaforma ControlLogix e altre applicazioni FactoryTalk.
Il softwareFactoryTalk® Historiantiene traccia delle variabili chiave, come la temperatura, il peso e il tempo di miscelazione dei lubrificanti, per gli oltre 20 miscelatori dello stabilimento. Ora gli operatori possono individuare facilmente l’origine dei batch modificati esaminando i dati storici e quelli in tempo reale.
I dati di Historian vengono inseriti nel software FactoryTalk VantagePoint® EMI di Rockwell Automation, che permette di accedere più facilmente a dati nel contesto e report sull’andamento. Questa soluzione di elaborazione delle informazioni di produzione consente agli operatori di analizzare in modo più efficiente i dati di più batch.
I tecnici di Whitmore sono ora in grado di mappare la durata media dei cicli e i tassi di produzione. I dashboard della soluzione consentono agli operatori di monitorare il sistema e risolverne i problemi da remoto o da un dispositivo mobile.
Whitmore è riuscita ad aumentare
la capacità produttiva del 28%, aggiungendo 150 batch l’anno e riducendo
di nove ore la durata media del ciclo.
La piattaforma integrata dei
controllori e il singolo ambiente di programmazione hanno permesso di ridurre
al minimo l’interazione dell’operatore con le materie prime dei lubrificanti.
Whitmore ha anche implementato un
processo di etichettatura elettronica dei batch che utilizza il software
FactoryTalk Batch per gestire il flusso di lavoro. La ricetta e la formula
vengono programmate dai tecnici nell’applicazione FactoryTalk Batch, che
richiede autorizzazioni per l’avvio delle ricette alla produzione.
Risultati
Whitmore è riuscita ad
automatizzare tutti gli oltre 20 miscelatori senza tempi di fermo ed è
quindi passata ad automatizzare i sistemi di carico e controllo motori. Da
quando ha implementato il nuovo sistema informativo e di controllo integrato
completamente automatizzato, Whitmore ha ridotto notevolmente la variabilità
dei prodotti, grazie al nuovo processo che ha sostituito le procedure manuali e
ha eliminato quasi completamente l’errore umano.
Per i soli grassi a base di
litio, Whitmore è riuscita ad aumentare la capacità produttiva del 28%,
aggiungendo 150 batch l’anno e riducendo di nove ore la durata
media del ciclo.
Il nuovo sistema ha ridotto al
minimo le variazioni negli ordini di lavoro, inclusi i costi e l’utilizzo dei
materiali, e il rendimento viene monitorato e controllato attentamente.
“Questo sistema pone
Whitmore alla guida delle tecnologie di produzione nel settore dei lubrificanti”,
afferma Meyer. “Ma soprattutto, abbiamo perfezionato i nostri metodi di
produzione e soddisfatto un gran numero di clienti”.
I tecnici e il team IT di
Whitmore stanno lavorando all’integrazione dei nuovi sistemi di automazione e
di pianificazione delle risorse aziendali (ERP, Enterprise Resource Planning).
Una volta ottenuta la completa integrazione tra il sistema di automazione e il
sistema ERP, Whitmore prevede di ottenere ulteriori vantaggi, quali controllo
del magazzino in tempo reale e aumento della reportistica.
I risultati sopra descritti sono
specifici per l’utilizzo da parte di Whitmore Manufacturing Company di prodotti
e servizi di Rockwell Automation insieme ad altri prodotti. I risultati
specifici possono variare per altri clienti.Allen-Bradley, ControlLogix, FactoryTalk, Integrated
Architecture, IntelliCENTER, PartnerNetwork e VantagePoint sono marchi
commerciali di Rockwell Automation Inc.
E’ una delle aziende più etiche al mondo per il 2020
Rockwell Automation, leader globale nell’automazione
industriale e nella trasformazione digitale, è stata riconosciuta come una
delle aziende più etiche al mondo per il 2020 da Ethisphere, voce autorevole
nella definizione e promozione degli standard di eticità nelle pratiche
aziendali
Con questo riconoscimento
vengono premiate le aziende che applicano un modello purpose strategy e che
sono profondamente impegnate nel guidare il cambiamento positivo in tutte le
loro comunità internazionali
E’ la dodicesima volta che Rockwell Automation riceve
questo riconoscimento ed è l’unica azienda premiata a far parte della categoria macchinari industriali
diversificati.
Nel 2020, sono state assegnate 132 onorificenze in 21
paesi e 51 settori industriali.
“Questo riconoscimento da parte di Ethisphere ci
riempie di orgoglio poiché sottolinea ancora una volta l’impegno da noi profuso
verso temi come etica e integrità”, dichiara Blake Moret, Presidente e CEO di Rockwell Automation.
“Attribuiamo un grande peso all’integrità in ogni nostra decisione
aziendale e ciò contribuisce a mantenere un ambiente nel quale tutti i
dipendenti possono e desiderano fare il proprio lavoro al meglio”. La
nostra cultura dell’integrità è alla base del nostro successo e ci aiuta a
fornire valore a lungo termine ai nostri clienti, azionisti e dipendenti”.
“Mi congratulo con Rockwell Automation per aver ottenuto questo riconoscimento”, afferma, Timothy Erblich, amministratore delegato di Ethisphere. “Questa onorificenza premia l’impegno di tutti coloro che in Rockwell Automation operano in funzione del progresso di culture aziendali integre e che sono alla base delle aziende che contribuiscono ai più ampi imperativi sociali e a un benessere maggiore”.
Metodologia e punteggio
Il processo di valutazione delle aziende più etiche del
mondo è basato sull’Ethisphere’s proprietary Ethics Quotient®, che prevede
oltre 200 domande su cultura, pratiche
ambientali e sociali, etica e conformità, governance, diversità e iniziative a
sostegno di una forte catena del valore.
Tale processo funge da quadro di riferimento per valutare
e codificare le principali pratiche di organizzazioni che operano in tutti i
settori e in tutto il mondo.
Le best practice
e gli approfondimenti relativi ai vincitori del 2020 vengono pubblicati in un
report e in un webcast che saranno disponibili nei prossimi mesi di marzo e
aprile.
Tutte le aziende che partecipano al processo di valutazione ricevono una Analytical Scorecard che fornisce loro una valutazione olistica dello stato dei loro programmi in rapporto ai rigorosi standard delle aziende leader.
Ulteriori informazioni su Ethisphere sono disponibili all’indirizzo: https://ethisphere.com.
Sistema di trasporto autonomo completamente automatizzato.
Un sistema di trasporto autonomocompletamente automatizzato, in grado di sostenere un peso massimo di 260 kg e di essere integrato nell’intralogistica aziendale senza alcun adattamento dell’infrastruttura della fabbrica.
Si chiama ActiveShuttle, ed è l’ultimo prodotto di Bosch Rexroth per la movimentazione di materiali e merci nel settore della logistica e della produzione flessibile. Proprio la semplicità dell’introduzione in diversi contesti logistici di questo AGV (Automated Guided Vehicle) ne fanno un prodotto innovativo per la Logistica 4.0 in grado di rendere ancora più efficiente il trasporto di merci e materiali industriali.
Fino a 260 kg di peso trasportabile.
ActiveShuttle, già testato in otto stabilimenti produttivi del gruppo Bosch, è un vero e proprio robot in grado di caricare e scaricare in modo completamente automatizzato basi carrellate (dollies) con contenitori per carichi leggeri (i cosiddetti “KLT”), tramite una piattaforma di sollevamento integrata che tiene conto dei requisiti logistici della fabbrica. Ultimo prodotto sviluppato dall’azienda fornitrice di tecnologie integrate per l’azionamento e il controllo di macchine operatrici mobili, macchinari e impianti industriali, può trasportare materiali di dimensioni massime pari a 600 x 400 mm, impilati fino a un’altezza di 1,2 metri, per un peso totale di 260 kg. ActiveShuttle ha una velocità massima di 1 m/s e può essere impiegato sia in trasporti ciclici che in approvvigionamenti di materiale basati sulla chiamata a consumo.
Laser e comunicazione wireless per muoversi nel traffico.
Il
robot può essere da subito integrato nella produzione
industriale, senza alcun processo di adattamento infrastrutturale, tramite
il sistema “Plug & Go”.
Scanner laser di sicurezza gli permettono inoltre di
navigare nell’ambiente di lavoro anche in presenza di persone e altri veicoli di trasporto.
Proprio per evitare di intasare l’infrastruttura produttiva, gli ActiveShuttle (in grado di funzionare 24 ore su 24, 7 giorni su 7) sono dotati di un sistema di mappe che si aggiorna
automaticamente e comunicano tra loro tramite una connessione wireless.
Asem SpA, azienda italiana con sede ad Artegna, in provincia di Udine, che da oltre quarant’anni progetta, sviluppa e realizza soluzioni hardware e software, tra cui PC industriali, pannelli operatore, controllori, sistemi HMI, gateway e software per la teleassistenza sarà acquisita da Rockwell Auromation.
Asem entrerà a far parte della divisione aziendale Architecture e
Software di Rockwell Automation. Asem, che è stata fondata da Renzo Guerra nel
1979 (l’acronimo significa Automazione Sistemi Elettronici Microcomputer) ed è
tutt’ora di proprietà di una società che fa capo alla sua famiglia, si avvale
della collaborazione di oltre 200 dipendenti con un giro d’affari di oltre 40
milioni di euro.
Dal 2012 la Brinkmann Holding (azienda tedesca già proprietaria
del marchio Keb) ha stretto una partnership industriale con Asem, entrando nel
capitale dell’azienda con una quota pari al 25% del suo pacchetto azionario.
Rockwell Automation è una delle più importanti aziende di
automazione a livello globale e vanta un’offerta di prodotti e soluzioni di
assoluto rilievo.
Dopo esser stata a sua volta nel mirino di grosse multinazionali
(l’ultima in ordine di tempo è Emerson), negli ultimi anni la Casa di
Milwaukee ha portato a termine una serie di operazioni sul mercato.
A metà 2018 l’investimento di un miliardo di
dollari nel capitale di PTC, la multinazionale dell’IT specializzata in soluzioni per la
progettazione, il PLM e la realtà aumentata. Poi Rockwell Automation ha
proseguito con una serie di acquisizioni mirate ad ampliare il proprio bagaglio
di competenze: Emulate3D (gennaio 2019), Mestech Services (ottobre 2019) e, recentemente, Avnet Data
Security (gennaio
2020).
Rockwell ora punta su Asem per acquisire dalla Casa italiana
ulteriori competenze nello sviluppo di soluzioni
PC-based specifiche per il mondo industriale.
“La leadership nel mercato
IPC e la competenza in ambito HMI di Asem ci consentiranno di ampliare
ulteriormente il nostro portafoglio di tecnologie hardware e software nonché di
incrementare la possibilità di fornire soluzione di automazione integrate ad
alte prestazioni”, ha commentato Fran
Wlodarczyk, senior vicepresident per la divisione Architecture e Software di
Rockwell Automation.
“I prodotti di Asem metteranno a disposizione dei nostri clienti
un alto grado di configurabilità per quanto concerne le proprie esigenze di informatizzazione industriale
attraverso hardware e software
innovativi che consentiranno loro di abbreviare i tempi di
commercializzazione, ridurre i costi di gestione, migliorare l’utilizzo delle
risorse e gestire meglio il rischio d’impresa”.
Stando a quello che siamo riusciti a ricostruire, i primi contatti
tra Rockwell Automation e Asem risalirebbero a diverso tempo fa, ma solo
recentemente l’interesse della multinazionale americana si sarebbe fatto più
concreto, con una serie di offerte che avrebbero, alla fine, convinto gli
azionisti di Asem.
“Siamo entusiasti di avere l’opportunità di applicare la nostra
pionieristica esperienza nel campo della progettazione e produzione di PC e
software industriali per consentire l’ampliamento dell’offerta del segmento
Controllo e Visualizzazione di Rockwell Automation e accelerare la
trasformazione digitale della nostra clientela”, ha dichiarato Renzo Guerra,
fondatore, presidente e amministratore delegato di Asem che, assieme al figlio
Elia, rimarrà in azienda anche dopo l’acquisizione.
Rockwell Automation acquisirà la totalità delle quote
societarie di Asem, compreso il 25% oggi in mano alla Brinkmann Holding. La
chiusura della transazione è prevista per la primavera 2020. “Dopo la chiusura
– si legge in una nota ufficiale rilasciata dalle parti – Rockwell Automation
manterrà i rapporti di Asem con Keb in qualità di fornitore strategico e partner tecnologico”.