La misura della portata di massa by Ital Control Meters

misuratore di portata massico

La misura della portata è spesso effettuata in volume, soprattutto per liquidi noti, ma in molte altre applicazioni è necessario quantificare la portata in massa, in particolare quando la densità della sostanza varia in maniera consistente, come ad esempio nel caso dei gas che per loro natura essendo comprimibili variano la loro densità in funzione delle variazioni di pressione oltre che di temperatura

In questo articolo, ITAL CONTROL METERS ci parlerà di alcune delle tecniche più interessanti per la misura della portata massica, applicabili a sostanze di qualsiasi natura (liquidi, gas ed anche solidi).

Cos’è la misura della portata di massa

La misura della portata di massa di una sostanza, sia essa in forma liquida, aeriforme oppure solida, è importante in un’infinità di situazioni legate ad esempio alla produzione, miscelazione, trasporto, stoccaggio, consumo, utilizzo, commercio di questa sostanza. Può essere calcolata o misurata con diversi sistemi che verranno scelti a seconda della natura della sostanza e delle sue caratteristiche peculiari ma anche dello scopo per il quale la portata deve essere conosciuta.
La misura della portata di una sostanza è sempre definita come una quantità in transito riferita a un’unità di tempo; è fondamentale comprendere come la quantità sia riferibile al volume (ad esempio litri/sec oppure m³/h o qualsiasi altra combinazione di volume nell’unità di tempo) oppure alla massa (ad esempio gr/sec oppure Kg/h o anche in questo caso qualsiasi altra combinazione).

misuratore portata massica Coriolis funzionamento

Come si calcola la portata di una massa?

È possibile calcolare la portata in massa partendo dalla portata in volume e inserendo la densità della sostanza. Se la portata volumetrica di un flusso di acqua è di 10 l/min, con una densità pari a 1 Kg/dm³, la sua portata massica è di 10 Kg/min, questo solo se la densità dell’acqua rimane costante, quindi se la sua temperatura rimane quella di riferimento alla quale la densità è stata considerata. Se invece la temperatura cambia, allora anche la densità cambierà e di conseguenza cambierà la portata di massa calcolata.
La misurazione diventa ancora più complessa quando è necessario calcolare la portata di massa di un gas partendo dal volume, in questo caso la densità del gas non cambierà solo in base alla sua temperatura ma anche alla sua pressione.
Pertanto, ove possibile, in situazione di condizioni operative variabili, è opportuno utilizzare direttamente un misuratore massico.

Come funziona un misuratore di portata massico?

Il misuratore di portata massico, detto anche misuratore di portata ponderale, è lo strumento che consente la corretta quantificazione del transito di una sostanza indipendentemente dalla sua densità e quindi indipendentemente dalle eventuali variazioni di pressione e temperatura.
Il misuratore di portata massico è uno strumento molto spesso necessario sia per il controllo accurato dei processi industriali produttivi che per la corretta determinazione dei costi di acquisto e vendita.

Misuratore di portata massico: tipologie e vantaggi

Esistono diverse tipologie di misuratori di portata di massa, impiegati sia per la contabilizzazione (contatore massico) che ha lo scopo di quantificare la massa transitata, che per la misura istantanea (flussimetro massico) il cui fine è invece quello di controllare ed eventualmente regolare la portata in tempo reale. Ecco le quattro tecniche di misura di portata massica principali.

Misuratore di portata massico a effetto Coriolis

misuratori di portata massica Coriolis sono i misuratori massici per eccellenza, il principio è basato sulla modifica della fase di oscillazione del sensore generata dalla massa in transito.
I misuratori di portata massica a effetto Coriolis hanno la peculiarità di consentire la misura della portata di qualsiasi fluido, sia liquido che gas, direttamente in massa. Non si tratta di compensare le variazioni di pressione e temperatura né tantomeno di conoscere il fluido in transito: la tecnica basata sul controllo delle forze di Coriolis, applicate a una tubazione posta in vibrazione, consente di misurare direttamente la quantità in peso del fluido in transito.
Il vantaggio di questa tecnica di misura, oltre che consentire la misura ponderale del flusso, consiste anche nel garantire precisioni eccezionalmente uniche. Il Coriolis è la scelta migliore quando la misura da effettuare deve essere molto accurata, come nel caso del trasferimento di fluidi commerciali, anche per scopi fiscali.

misuratore portata massica a effetto Coriolis rheonik

Misuratore termico di portata massica

flussimetri termici sono basati sulla misura della capacità di dispersione termica del flusso e quindi pur utilizzabili sia con liquidi che con gas è proprio sui gas che trovano le principali applicazioni. I misuratori di portata termici utilizzano sensori che possono avere diverse configurazioni, sia a inserzione che per montaggio in linea. Sono basati sulla misura della capacità di raffreddamento di un sensore opportunamente riscaldato, da parte del fluido in transito; la capacità di raffreddamento dipende dalle proprietà termiche del fluido e dalla quantità che investe il sensore, pertanto conoscendo la natura del fluido, sarà possibile misurarne la portata ponderale, indipendentemente da pressione e temperatura.
I vantaggi nell’utilizzo di misuratori massici termici sono diversi: molto impiegati per la misura di ogni tipo di gas, forniscono affidabilità e prestazione per campi di misura dall’enorme dinamica, essendo in grado di misurare anche velocità di flusso prossime allo zero.

Misuratore di portata massico a microonde

misuratori di portata massica a microonde sfruttano le proprietà di assorbimento e modifica di frequenza dovute dal transito di sostanze allo stato solido; utilizzano una moderna tecnica di misura sviluppata per il controllo del moto di prodotti solidi di qualsiasi natura e granulometria come polveri, granaglie, pellets ma anche scaglie e truciolati di ogni pezzatura. Il sensore di misura, montato a filo parete del condotto, emette un segnale a microonde all’interno della tubazione dove transita il materiale da misurare che rifletterà il segnale, modificandone l’ampiezza e la frequenza in maniera proporzionale alla portata in massa che sta transitando.
Il vantaggio principale nell’utilizzo degli indicatori di portata a microonde è costituito dalla misura precisa del flusso di materiale in caduta libera o in trasporto pneumatico.

Misuratore di portata multivariabile

È una gamma di prodotti ampia, che tipicamente si basa su una tecnica di misura volumetrica, come ad esempio il misuratore vortex, ma con integrati i sensori di temperatura e pressione e il calcolo automatico della massa, tecnica questa particolarmente versata alla misura del vapore sia saturo che surriscaldato.
I misuratori di portata ad effetto Vortex si basano sul principio osservato da Theodore Von Karman già nel 1911, secondo cui il flusso, che incontra un ostacolo, genera a valle dell’ostacolo stesso una sequenza di vortici direttamente proporzionale alla velocità di transito.
I vantaggi dei misuratori di tipo Vortex sono numerosi. Innanzitutto, la possibilità di realizzare sia strumenti per montaggio in linea che a inserzione, quindi molto adatti per tubi di grande diametro, ma anche la possibilità di “integrazione multi parametrica” che in un unico sensore consente non solo la misura della portata, ma anche della pressione e temperatura del fluido, e in aggiunta la possibilità di misurare l’energia termica trasportata dal fluido vettore.

Come scegliere il flussimetro di massa giusto per la tua applicazione?

Con un flussimetro massico possiamo misurare liquidi, gas, vapore e solidi. Infatti la gamma delle tecnologie e quindi degli strumenti oggi disponibili sul mercato mondiale per effettuare la misurazione della portata di massa di una sostanza in transito è ampia e differenziata.
Non sempre è facile definire quale sia il misuratore massico migliore e più adatto alle nostre specifiche esigenze, ma una scelta competente e oculata si rivelerà nel tempo vincente, per precisione, affidabilità ed efficienza operativa. Vale quindi sempre la pena approfondire esigenze e obiettivi prima di scegliere la tecnologia.
In ogni caso oggi le tecniche disponibili consentono di misurare direttamente la portata massica di qualsiasi liquido, anche miscelato, aggressivo e in condizioni operative estreme, la stessa cosa vale per ogni tipo di gas e per il vapore, senza dimenticare la possibilità di misurare flussi di prodotti solidi di qualsiasi natura e granulometria.
Per aiutarti nella scelta del misuratore di portata massica più adatto puoi consultare la nostra guida aggiornata con una pratica tabella comparativa.

TERRANOVA INSTRUMENTS, a tu per tu con il Presidente Enio Valletti

Abbiamo rivolto alcune domande al Presidente di questo grande gruppo che è Terranova Instruments, Enio Valletti, che presenta un grande portfolio di esperienze e soluzioni per tutte le Industrie di Processo con la qualità, la creatività e l’eccellenza che la manifattura italiana ha sempre dimostrato negli anni

Di Maria Elena Monti

Terranova Instruments include brand differenti, può darci brevi cenni della sua storia e spiegare di cosa si occupano i vari marchi?

Valcom
Fondata a Milano nel 1974, Valcom® iniziò progettando e producendo strumenti pneumatici per il controllo e la misura con una specifica competenza nell’industria della cellulosa e della carta. Nel 1978 fu prodotto il primo trasmettitore elettronico con LVDT e nei primissimi anni ’80 la realizzazione di una gamma di trasmettitori di livello e pressione con sensori piezoresistivi costituì un passo decisivo nello sviluppo della strumentazione elettronica. Il continuo impegno dedicato alla ricerca, portò Valcom® ad entrare nei primi anni ’90 anche nel settore Navale, attraverso la selezione di materiali perfettamente compatibili con le applicazioni in ambito marino e offshore.

Spriano
Iniziò la propria attività nel 1923 producendo misuratori di pressione e temperatura. Nel 1936 fu la prima azienda in Italia a produrre un servomotore pneumatico e contribuì così a un significativo miglioramento tecnico nell’automazione e nel controllo industriale nei settori della Gomma, dell’Oil&Gas e Alimentari. Negli anni ’80 fu completato il passaggio dalla strumentazione pneumatica a quella elettronica.

Mec-Rela
Nel 1976 fu progettata e costruita una linea completa di valvole di controllo sotto marchio Mec-Rela®, che fornivano soluzioni efficaci ed efficienti per applicazioni industriali anche in condizioni estremamente difficili. Valvole di tipo criogenico, valvole a 3 vie con corpo monolitico e costruzione a doppia gabbia fecero di Mec-Rela® un brand riconosciuto a livello mondiale già nei suoi primi dieci anni di vita.

Qual è il posizionamento di Terranova Instruments sul mercato?

Forniamo strumenti di misura livello, pressione e temperatura ai più importanti EPC nel settore Oil&Gas, alla cantieristica commerciale e militare, migliaia di strumenti annualmente nel settore acque.

Abbiamo certificazioni ed omologazioni sempre aggiornate per i settori in cui operiamo. Esportiamo il 70-80% della produzione.

L’indirizzo è verso l’Oil&Gas ed il Marine è tuttavia modulato dalla capacità di produrre, ad esempio, livelli di barra di torsione, misuratori di densità per fanghi di trivellazione, Venturi fino a 15.000 PSI per pozzi petroliferi, water cut, varie tipologie di trasmettitori di temperatura, misuratori di nebbia di olio, trasmettitori di consistenza per pasta di carta.

La varietà dei prodotti, il volume e la flessibilità di produzione attuale non richiedono investimenti di ricerca verso altri settori oltre a quelli elencati, se non a questi affini

In che misura contribuisce il settore chimico/pharma al fatturato del Gruppo?

Il settore chimico/farmaceutico oggi costituisce circa il 15% del fatturato totale.

E quello rivolto all’ambientale?

In questo caso si tratta di circa il 7%.

Qual è il mercato europeo in cui registrate i risultati più soddisfacenti?

Per quanto riguarda il brand Spriano, attivo nel settore Oil & Gas, la bussola è puntata sul Medio Oriente. Per Valcom invece, più presente in ambito navale e industriale, i migliori risultati vengono realizzati in Scandinavia, Germania, Grecia e Turchia.

Come si presenta, invece, il mercato italiano dal punto di vista delle vendite e delle richieste dei vostri clienti?

In Italia stiamo facendo bene, c’è mercato per i nostri strumenti. Nel corso dell’anno prossimo intendiamo rafforzare la rete commerciale. Stiamo entrando nelle vendor list delle grandi società di ingegneria italiane. Dobbiamo però potenziare le visite degli agenti commerciali alle industrie più piccole. Certo, i grandi numeri oggi si fanno in altri paesi, dove si costruiscono ancora grandi impianti, ma è essenziale essere molto ramificati sul nostro territorio.

La “misura di livello in ambito industriale” è una parte importante del Vs lavoro, ci può raccontare come viene declinato da Terranova?

Terranova propone diverse soluzioni per la misura di livello. La più comune è quella basata sul battente idrostatico che possiamo soddisfare con i nostri strumenti ad immersione (27I e T72) ma anche con trasmettitori a barra di torsione, di pressione differenziale per montaggio diretto sul serbatoio o remoti tramite capillari. I Radar KRG a 26GHz sono parte integrante per quelle misure in cui il contatto con il fluido non è raccomandato e livellostati ad ultrasuoni, condotti di barra metallica e a galleggiante per evitare l’overfilling. Forniamo inoltre sistemi di misura a gorgogliamento BMS, in particolare in ambito navale anche se applicazioni nell’industria sono frequenti. A fianco dei trasmettitori abbiamo gli indicatori magnetici locali MLG (equipaggiabili anche con trasmettitore) ed indicatori SPG (Self Powered Gauges), potendo garantire così anche la visualizzazione delle misure di livello localmente.

Qual è la gamma di prodotti che proponete? Quali sono caratteristiche peculiari e vantaggi?

Al di fuori degli strumenti standard per applicazioni normali, quali ad esempio le ∆PCell, ogni tipologia di prodotto ha le proprie peculiarità pertanto è fondamentale per noi comprendere l’applicazione e le necessità del cliente in primis, così da proporre la soluzione più adatta.

Le variabili principali misurate sono livello, pressione, temperatura, portata, densità e consistenza.

Per applicazioni su serbatoi in pressione, sicuramente i trasmettitori differenziali T7D, SST57B, SST57BL, SST77B e SST77BL la fanno da padrone. Questi strumenti equipaggiabili anche con separatori e capillari rilevano sia la pressione totale interna al serbatoio sia quella esercitata dalla pressione del battente idrostatico. Deducendo dalla pressione totale rilevata la pressione di pressurizzazione, i trasmettitori sono in grado di misurare l’effettivo livello del liquido all’interno.

Quando invece parliamo di serbatoi atmosferici o pozzi, gli strumenti ad immersione 27I e T72 sono i più adatti. Facili da installare ed affidabili nel tempo, non necessitano di commissioning e possono essere installati anche in pozzi molto profondi (anche oltre i 500 m). Inoltre possono resistere ad elevate sovrapressioni e a picchi di pressione dovuti al fenomeno dello sloshing, tipico nelle casse di zavorra e di servizio in ambito navale.

I radar KRG possono essere utilizzati per misure non a contatto anche per fluidi corrosivi. I sistemi a gorgogliamento BMS permettono di misurare contemporaneamente il livello di varie casse o serbatoi.

Forniamo anche livellostati ad onde acustiche condotte in barra metallica tipo ASL, utilizzati per verificare il riempimento ed evitare l’overfilling, proteggendo così gli impianti e gli operatori. Possono essere ad una o due antenne con lunghezze customizzabili ed anche in materiali esotici.

La quasi totalità dei sensori è gestito da microprocessori con protocollo di comunicazione (HART) per ottenere risultati eccellenti in precisione. La nostra produzione è particolarmente attenta ed esperta nello sviluppo della parte meccanica/idraulica del prodotto, in quanto garanzia di affidabilità a lungo termine.

Può fare cenno a qualche applicazione significativa?

Tra le recentissime acquisizioni possiamo citare:

  • Trasmettitori elettronici di pressione relativa e differenziale con membrana dorata, per unità di produzione idrogeno e idrotrattamento distillati in una Oil Refinery;
  • Trasmettori di livello ad immersione in PVDF con membrana ceramica per falde inquinate;
  • Self Powered Gauges per indicazione locale di livello su portaerei;
  • Skid multifase di nostra completa produzione costituito da tubo venturi, strumentazione varia e water-cut modello T7W.

Come si è evoluto il vostro business?

Il business Terranova nasce nel 2013 con l’acquisizione di Spriano e Mec-Rela da parte di Valcom. Questi tre marchi italiani (Spriano 1923, Valcom 1974 e Mec-Rela 1976) costituiscono un gruppo capace di operare i n perfetta sinergia per le loro esperienze e capacità di produrre ed operare nei settori della strumentazione quali Oli&Gas, marina commerciale e militare, cartiere, centrali termiche, industria chimica, petrolchimica, farmaceutica, alimentare e delle acque.

Siamo impegnati a fare conoscere queste capacità acquisite in molti decenni di esperienza ai nostri clienti e soprattutto ai nostri potenziali clienti. Offriamo un’alternativa di altissima qualità ed in particolare, per le industrie italiane, un prodotto nazionale tecnicamente competitivo e molto spesso vantaggioso economicamente.

Contribuiamo a far crescere l’attività, con tutti i vantaggi connessi, sul territorio italiano.

Quali sono i vostri punti di forza?

Industria generica di processo, in particolare Oil&Gas, marina commerciale e militare, cartiere e food, ma con anche un occhio al settore delle energie alternative. Questi i campi dove possiamo trovare il timbro Terranova Instruments, in un continuo sforzo nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative nonostante i decenni d’esperienza, ponendoci così come partner ideale e fornitore per apparecchiature di misurazione e controllo per processi di trattamento di acque, pozzi, casse, laghi, ma anche settori che spaziano all’industria farmaceutica, del cemento e dell’acciaio

Come ha affrontato le tematiche della digitalizzazione e quelle dell’efficienza energetica il Gruppo?

Nell’ottica di una maggiore digitalizzazione ed evoluzione dell’operatività interna, siamo impegnati nel passaggio al sistema SAP, che contiamo di rendere operativo a fine 2022.

Disponiamo di impianto fotovoltaico da 47 KW e pompe di calore per il condizionamento/riscaldamento.

A quali criticità e/o problematiche rispondono le vostre soluzioni? Quali sono le esigenze del Cliente che soddisfate maggiormente?

La decennale esperienza, la produzione tutta in Italia, la stretta rete di fornitori per determinate lavorazioni, un grosso stock delle parti degli strumenti e la capacità di modulare la produzione e ridefinire le priorità ci permettono di risolvere in modo positivo una criticità piuttosto frequente: il tempo di consegna.

Altre problematiche che siamo in grado di risolvere piuttosto bene sono quelle legate alle caratteristiche tecniche dei materiali speciali, leghe, trattamenti relativi alla sicurezza meccanica ed alla resistenza chimica.

Quali servizi offrite al cliente?

I nostri clienti trovano da noi non solo un fornitore, ma un partner. Lavoriamo fin dalle fasi di ingegneria con molti loro, li seguiamo durante la scelta degli strumenti e la fornitura. Tutto però non si ferma qui, ma proseguiamo anche con l’aiuto in fase di installazione e commissioning, service e qualora si presentino delle problematiche in futuro anche con assistenza diretta da remoto o in campo.

Come siete strutturati per la produzione e per la rete commerciale in Italia?

Come produttori, realizziamo la nostra strumentazione interamente nella sede di Terranova dei Passerini (Lo), avvalendoci della collaborazione esterna di officine meccaniche, quando possibile, residenti nelle nostre vicinanze.

Per la rete commerciale Italia, abbiamo allargato la nostra forza commerciale, coinvolgendo nuovi agenti / distributori che ci seguono nelle varie regioni.

Avete lanciato recenti novità sul mercato del chimico/farmaceutico e del settore ambientale?

No, non novità assolute ma adeguamenti costanti alle particolari esigenze dei settori quali ad esempio l’estensione di attacchi al processo specifici per il settore farmaceutico ed alimentare.

Avete nuovi progetti in cantiere o in lavorazione?

In questo periodo abbiamo portato avanti un progetto importante che lanceremo sul mercato a gennaio 2022. Attualmente abbiamo terminato la fase di prototipazione e siamo impegnati in quella di pre-serie. Si tratta della rivisitazione digitale dello storico interruttore di livello a ultrasuoni ASL che sarà in grado di rispondere alle esigenze dell’Industry 4.0, in un’ottica intelligente e programmabile. Tra i vantaggi: miglioramento della flessibilità di calibrazione, gestione delle

uscite di corrente e/o relay più semplice e aumentata, diagnostica rafforzata.

Questo interruttore di livello potrà supportare nuove applicazioni con limiti estremi di pressione e temperatura (1000 bar, -200…+500°C). La serie ASL si presenterà sul mercato forte delle certificazioni CE, ATEX, IECEx, PED, SIL nonché Type Approvals per applicazioni navali e Offshore, per cominciare RINA e DNV.

Quali sono le prospettive per il futuro?

Nel corso del 2022 lanceremo sul mercato il nuovo livellostato ASL in versione digitale con possibilità di programmazione e semplicissima messa in servizio. Nel nostro settore le certificazioni sono fondamentali, pertanto il 2022 ci vedrà impegnati anche su questo fronte con il rinnovo di certificazioni/omologazioni in scadenza e con l’acquisizione di nuove.

Questi investimenti, assieme a tutto il lavoro svolto nel corso del 2020 e 2021 ci permetteranno di essere ancora più presenti sul mercato e di incrementare ulteriormente il nostro business a livello sia nazionale che internazionale.

Dal punto di vista industriale proprio in queste settimane si è conclusa un’importante operazione di acquisizione di una società storica dell’industria italiana per la produzione di elementi primari per la misura della portata e che porterà non solo ad un ampliamento della nostra offerta commerciale, ma anche a una riorganizzazione e ottimizzazione delle procedure interne.

www.terranova-instruments.com

ITAL CONTROL METERS presenta il sensore Sofraser MIVI, unico viscosimetro MIVI, certificato EHEDG

sensore viscosimetro certificato EHEDG

Nell’industria farmaceutica gli standard qualitativi richiesti da normative ed enti regolatori sono elevati. Il sensore Sofraser MIVI è l’unico viscosimetro al mondo certificato EHEDG e conforme all’industria 4.0

E’ fondamentale che ogni componente del processo di produzione non alteri il prodotto.  Il sensore Sofraser MIVI è l’unico viscosimetro al mondo certificato EHEDG e conforme all’industria 4.0. Garantisce la massima produzione e qualità del prodotto finale fornendo misurazioni istantanee 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e analisi efficienti come viscosità dinamica o cinematica, densità, concentrazione, rilevamento di fase, ecc. L’inserimento dell’asta vibrante nei processi riduce drasticamente le perdite e ottimizza la qualità. Texture, consistenza e concentrazione sono garantite con la massima precisione senza rischio di inquinamento batterico. Compatibile con gli ambienti più difficili, il viscosimetro MIVI offre le massime prestazioni sul mercato e si adatta a molteplici configurazioni di montaggio, consentendo una misurazione ottimale dei fluidi.

Con MIVI non è necessario scegliere tra efficienza e sicurezza sanitaria.

PRINCIPIO DI MISURA

Inventato e brevettato nel 1981 da Sofraser, si basa sul controllo dell’ampiezza della vibrazione (che avviene alla frequenza di risonanza) di un’asta metallica immersa nel fluido da misurare. La variazione di tale ampiezza è inversamente proporzionale alla viscosità del liquido.

LA TECNOLOGIA

Progettato per installazioni negli impianti di processo il MIVI è un viscosimetro accurato, stabile e affidabile per controlli e regolazioni di viscosità in continuo. Nessuna parte meccanica mobile, solo una asta inox in micro vibrazione, quindi nessuna deriva di misura e manutenzione nel tempo praticamente nulla.

Sensore installabile sia ad inserzione su serbatoio, vasca o reattore che direttamente in linea o ricircolo ed anche in bypass mediante una apposita cella di flusso inox. Misura diretta ed immediata della viscosità dinamica e della temperatura, con possibilità di calcolo della viscosità a temperatura di riferimento. In opzione è disponibile anche la versione che oltre alla viscosità dinamica misura anche la densità e consente quindi anche il calcolo immediato della viscosità cinematica.

LO STRUMENTO

Peso e dimensioni contenute lo rendono adattabile facilmente a qualsiasi situazione di installazione. L’asta vibrante esercita una effetto naturale di auto-pulizia del sensore, questo evita nella stragrande maggioranza delle applicazioni lo sporcamento del sensore e ren[1]de nulla la manutenzione dello stesso. La massa vibrante limitata e l’elevata frequenza di vibrazione rendono questo sensore praticamente indipendente dalla velocità di transito del fluido, consentendo misure stabili ed accurate sia in condizioni dinamiche che statiche (flusso fermo). Del tutto insensibile alle vibrazioni di impianto risulta stabile anche in applicazioni molto critiche.

LE APPLICAZIONI

Nei processi di polimerizzazione il MIVI si installa direttamente nel reattore o in un circuito di ricircolo e tiene costantemente monitorato il processo fino all’esatta determinazione del suo completamento. In campo chimico è consigliato per la misura di polimeri, plastiche, resine e gel. Misura e regolazione di oli combustibili per l’ottimizzazione della combustione e la riduzione della manutenzione. Verifica produzione e controllo qualità di oli combustibili e lubrificanti. Impianti di stampa e rivestimento per vernici, inchiostri e rivestimenti sia a base solvente che a base acqua. Raffineria per la misura dei derivati dal petrolio con molte applicazioni anche per prodotti pesanti di fondo colonna. Nell’industria farmaceutica e cosmetica per gel, sospensioni ed emulsioni. Industria alimentare per il controllo del latte, formaggi, yogurt, salse e succhi di frutta.

ANALISI DI PROCESSO ITALCONTROL

Il viscosimetro MIVI è il cuore di un sistema pensato per effettuare in modo completamente automatico l’analisi qualitativa nella produzioni di oli nel settore petrolchimico. Ci sono diverse versioni disponibili: dal Thermoset-CF skid autonomo per la misura della viscosità dinamica a temperatura di riferimento ed anche dell’indice di viscosità secondo ASTM 2270-04. Thermoset-LT è la versione più economica priva della pompa di prelievo. Più recentemente è anche stato sviluppato il Thermoset-KV che misura invece sia la viscosità dinamica che la temperatura del fluido calcolando quindi la viscosità cinematica a temperatura di riferimento.

VEGA ITALIA: il nuovo sensore di livello per i liquidi

sensore Vegapuls 64

Con il suo campo dinamico di 120 dB, il sensore di livello VEGAPULS 64 effettua una misura di livello affidabile praticamente in qualsiasi tipo di liquido

Il suo ampio spettro applicativo si estende dai prodotti acquosi fino agli idrocarburi, e ancora, fino ai gas liquefatti, indipendentemente dalla costante dielettrica.

Grazie all’ottima focalizzazione del segnale, il sensore di livello garantisce la massima precisione dei risultati di misura anche in caso di impiego in impianti complessi con agitatori o installazioni interne.

Grazie agli attacchi di processo di piccole dimensioni, si presta all’impiego in serbatoi compatti. Il sensore di livello è ideale per la misura continua di livello su liquidi nell’industria chimica, farmaceutica e alimentare, nonché nel settore energetico e del trattamento delle acque.  

I benefici di VEGAPULS 64

  • Risultati di misura precisi indipendentemente dalle condizioni di processo
  • Elevata disponibilità dell’impianto, in quanto senza usura nè manutenzione
  • Funzionamento senza manutenzione grazie al metodo di misura senza contatto

Lo strumento di misura di livello radar VEGAPULS 64 fornisce valori di misura precisi e in presenza di condizioni di processo variabili

Quando si parla di tessuti con caratteristiche particolari, è molto probabile il coinvolgimento della CHT Germany GmbH. Il produttore di specialità chimiche fornisce ad esempio addensanti per colori tessili, impiegati per la stampa di tessuti.

Nello stabilimento di Dusslingen, vicino a Tubinga, si producono 50.000 tonnellate all’anno di specialità chimiche per il mercato B2B.

Una sezione composta da diversi impianti di miscelazione è destinata alla produzione di prodotti ad alta viscosità.

Ciascuno dei serbatoi è dotato di tre motori che, con una potenza che raggiunge i 160 kW e i 1000 giri al minuto, assicurano una miscelazione ottimale.

Nel corso della lavorazione, gli organi di miscelazione multilivello devono sempre essere immersi nel liquido.

In caso contrario, considerata la potenza dei motori, potrebbero crearsi vibrazioni e oscillazioni di risonanza che a lungo andare danneggerebbero l’albero o l’intero aggregato.

Ma come è possibile avere la certezza che gli organi di miscelazione siano sempre ricoperti dal liquido?

I miscelatori vengono infatti impiegati in serbatoi alti fino a otto metri e larghi due metri, in cui, oltre alle condizioni di processo, variano quotidianamente anche le caratteristiche dei prodotti, come la densità e la viscosità.

In passato, per evitare il danneggiamento dei miscelatori e l’insorgere di oscillazioni di risonanza, si procedeva con molta cautela, controllando ripetutamente il livello manualmente.

La soluzione adottata inizialmente, ovvero l’installazione di celle di pesatura sotto ai serbatoi di miscelazione, si è rivelata problematica per varie ragioni: i prodotti hanno infatti diverse densità e il serbatoio è munito di un rivestimento refrigerante/termico.

Talvolta questo è riempito solo di vapore, per cui non pesa quasi nulla. Un altro problema era costituito dal fatto che in passato i serbatoi si trovavano su un unico livello ed erano circondati da una zona Ex.

Nel frattempo i serbatoi sono collocati in un altro edificio e occupano più piani.

In caso di impiego di celle di pesatura, il serbatoio deve essere disaccoppiato meccanicamente dalle pareti.

La zona Ex si estenderebbe su diversi piani e pertanto l’intero edificio dovrebbe essere adeguato alla normativa ATEX, cosa che comporterebbe costi immensi.

La quasi totalità dei circa 6000 prodotti di CHT è realizzata su misura.

Per garantire un rifornimento puntuale dei propri clienti e soprattutto un elevato livello qualitativo, l’azienda necessita di processi produttivi estremamente razionali ed efficienti.

Pertanto si è adottata una soluzione per il controllo di processo impiegata nell’industria manifatturiera, adattandola alle specifiche esigenze dell’industria chimica.

L’obiettivo era integrare una misura di livello i cui risultati di misura si ripercuotessero direttamente sulla potenza motrice dei motori dei miscelatori. Di per sé la misura di livello non era necessaria ai fini della misura delle scorte o per il dosaggio, poiché per questo presso CHT si impiega una pesatura negativa delle materie prime richiesta per la protezione dell’impiantistica.

Lo strumento di misura di livello radar VEGAPULS 64 misura in maniera affidabile il livello negli impianti di produzione.

Il lancio del VEGAPULS 64 fu provvidenziale per l’azienda.

Lo strumento di misura di livello radar esegue la misura senza contatto e grazie alla straordinaria focalizzazione e all’elevata dinamica fornisce valori affidabili nonostante depositi, schiuma, installazioni interne e indipendentemente da oscillazioni della densità.

Nel complesso la collaborazione con VEGA è stata ottima, anche se inizialmente il servizio di assistenza di VEGA ha dovuto effettuare numerosi aggiustamenti prima di poter disporre di una misura stabile. Nel giro di due settimane lo strumento di misura di livello radar era installato. Nel frattempo fornisce valori di misura precisi, anche con i miscelatori in funzione, e i dati sono integrati nel sistema APROL.

ENDRESS: nuova sonda multiparametrica per la misura d’interfase

sonda multiparametrica

La separazione tra due fluidi a differente densità è un processo abbastanza frequente nell’industria chimica e petrolchimica, dove in generale un idrocarburo viene separato dall’acqua (o da una soluzione acquosa) per seguire poi un processo differente, attraverso l’impiego di una sonda multiparametrica

In passato, per rilevare la posizione dell’interfaccia acqua/olio sono stati utilizzati sistemi meccanici che sfruttavano il principio di Archimede, i quali presentavano però la necessità di frequenti manutenzioni a causa del movimento di parti meccaniche e imprecisioni anche importanti, qualora ci fossero variazioni di densità dovute al cambiamento della temperatura.

Negli anni recenti in questa specifica misura hanno prevalso sensori capacitivi e radar a onda guidata.

Entrambe queste tecnologie, capacitiva e radar a onde guidate, presentano delle limitazioni.

Per superarle Endress+Hauser ha studiato e progettato un nuovo strumento in grado di integrare i benefici di una sonda radar a onda guidata e di una sonda capacitiva: Levelflex FMP55 Sensor Fusion, dove l’asta che funge da guida d’onda è allo stesso tempo una vera e propria sonda capacitiva.

La FMP55 è una sonda multiparametrica che in continuo utilizza due principi fisici differenti per rilevare la misura di interfase.

Quando non è presente emulsione, la sonda capacitiva viene utilizzata per calcolare con precisione il valore di costante di elettrica del fluido superiore; se in determinate condizioni operative si presenta uno strato di emulsione, la FMP55 in automatico rileva la posizione dell’interfase grazie alla sonda capacitiva e il livello totale con la guida.

La soluzione Levelflex FMP55 a microimpulsi guidati con SensorFusion si basa su un sistema che combina il principio di misura capacitivo ai microimpulsi guidati in un unico dispositivo. Lo strumento garantisce un rilevamento sicuro del valore misurato anche in strati di emulsione e contemporaneamente del livello di interfase.

Questo rende Levelflex FMP55 multiparametrico il nuovo standard nella misura di interfase soprattutto nel settore chimico e nell’Oil&Gas.