SCHUNK: Andrea Lolli è il nuovo Sales Manager Gripping Systems della filiale italiana
La filiale italiana di SCHUNK, leader di competenza per i sistemi di presa e per la tecnica di serraggio, è in continua crescita non solo economica, ma anche nello sviluppo dell’organico e delle proprie risorse
Con il motto “One team one family” SCHUNK vuole da sempre esprimere attenzione e apprezzamento ai propri collaboratori: ogni individuo è una risorsa, e il termine famiglia non si riferisce solo ai membri della proprietà, bensì al team internazionale di colleghi e colleghe, che insieme contribuiscono a rendere il brand leader mondiale nell’industria meccanica e nell’automazione industriale.
SCHUNK Intec Italia conta oggi 40 dipendenti e, grazie a un grande lavoro di squadra, l’azienda non solo è uscita dalla crisi, ma ha chiuso il 2021 con un risultato record, superando i 24 milioni fatturato, in particolare trainato dalla divisione sistemi di presa.
Questa divisione è nata ed è stata guidata con dedizione fin dagli inizi da Riccardo Borghi, che, grazie alla sua passione per il mondo della robotica, ha posto le basi e strutturato con successo lo sviluppo del mercato italiano per i moduli di presa SCHUNK, diventando un riferimento di affidabilità e competenza per il settore e per le sue associazioni più rappresentative.
Oggi Riccardo Borghi, che ha festeggiato lo scorso anno con commozione 20 anni nel team, continua a gestire l’ufficio tecnico della divisione. Il crescente sviluppo del comparto ha però richiesto l’inserimento di nuova una figura strategica, quella dal Sales Manager, ruolo che è ricoperto dal 1° gennaio 2022 dall’Ing. Andrea Lolli.
Il nuovo ruolo prevede da un lato lo sviluppo delle politiche commerciali e di vendita guidando e coordinando un team di otto funzionari di zona, e dall’altro, l’implementazione di attività di business development in nuovi settori di punta per l’automazione industriale, il Life Science e l’e-mobility, su cui SCHUNK intende sviluppare competenze applicative specifiche ed eccellere come partner tecnologico.
“Dopo il risultato straordinario del 2021, proseguire il percorso con successo rappresenta una sfida e implica grande responsabilità”, afferma Andrea Lolli.
“È possibile affrontare questo traguardo guardando al futuro, investendo sulle persone e sul lavoro di squadra. Ringrazio per l’opportunità e la fiducia di tutto il team e dell’azienda, che mi ha sempre offerto sostegno e opportunità di crescita”.
Abbiamo rivolto alcune domande al Presidente di questo grande gruppo che è Terranova Instruments, Enio Valletti, che presenta un grande portfolio di esperienze e soluzioni per tutte le Industrie di Processo con la qualità, la creatività e l’eccellenza che la manifattura italiana ha sempre dimostrato negli anni
Di Maria Elena Monti
Terranova Instruments include brand differenti, può darci brevi cenni della sua storia e spiegare di cosa si occupano i vari marchi?
Valcom Fondata a Milano nel 1974, Valcom® iniziò progettando e producendo strumenti pneumatici per il controllo e la misura con una specifica competenza nell’industria della cellulosa e della carta. Nel 1978 fu prodotto il primo trasmettitore elettronico con LVDT e nei primissimi anni ’80 la realizzazione di una gamma di trasmettitori di livello e pressione con sensori piezoresistivi costituì un passo decisivo nello sviluppo della strumentazione elettronica. Il continuo impegno dedicato alla ricerca, portò Valcom® ad entrare nei primi anni ’90 anche nel settore Navale, attraverso la selezione di materiali perfettamente compatibili con le applicazioni in ambito marino e offshore.
Spriano Iniziò la propria attività nel 1923 producendo misuratori di pressione e temperatura. Nel 1936 fu la prima azienda in Italia a produrre un servomotore pneumatico e contribuì così a un significativo miglioramento tecnico nell’automazione e nel controllo industriale nei settori della Gomma, dell’Oil&Gas e Alimentari. Negli anni ’80 fu completato il passaggio dalla strumentazione pneumatica a quella elettronica.
Mec-Rela Nel 1976 fu progettata e costruita una linea completa di valvole di controllo sotto marchio Mec-Rela®, che fornivano soluzioni efficaci ed efficienti per applicazioni industriali anche in condizioni estremamente difficili. Valvole di tipo criogenico, valvole a 3 vie con corpo monolitico e costruzione a doppia gabbia fecero di Mec-Rela® un brand riconosciuto a livello mondiale già nei suoi primi dieci anni di vita.
Qual è il posizionamento di Terranova Instruments sul mercato?
Forniamo strumenti di misura livello, pressione e temperatura ai più importanti EPC nel settore Oil&Gas, alla cantieristica commerciale e militare, migliaia di strumenti annualmente nel settore acque.
Abbiamo certificazioni ed omologazioni sempre aggiornate per i settori in cui operiamo. Esportiamo il 70-80% della produzione.
L’indirizzo è verso l’Oil&Gas ed il Marine è tuttavia modulato dalla capacità di produrre, ad esempio, livelli di barra di torsione, misuratori di densità per fanghi di trivellazione, Venturi fino a 15.000 PSI per pozzi petroliferi, water cut, varie tipologie di trasmettitori di temperatura, misuratori di nebbia di olio, trasmettitori di consistenza per pasta di carta.
La varietà dei prodotti, il volume e la flessibilità di produzione attuale non richiedono investimenti di ricerca verso altri settori oltre a quelli elencati, se non a questi affini
In che misura contribuisce il settore chimico/pharma al fatturato del Gruppo?
Il settore chimico/farmaceutico oggi costituisce circa il 15% del fatturato totale.
E quello rivolto all’ambientale?
In questo caso si tratta di circa il 7%.
Qual è il mercato europeo in cui registrate i risultati più soddisfacenti?
Per quanto riguarda il brand Spriano, attivo nel settore Oil & Gas, la bussola è puntata sul Medio Oriente. Per Valcom invece, più presente in ambito navale e industriale, i migliori risultati vengono realizzati in Scandinavia, Germania, Grecia e Turchia.
Come si presenta, invece, il mercato italiano dal punto di vista delle vendite e delle richieste dei vostri clienti?
In Italia stiamo facendo bene, c’è mercato per i nostri strumenti. Nel corso dell’anno prossimo intendiamo rafforzare la rete commerciale. Stiamo entrando nelle vendor list delle grandi società di ingegneria italiane. Dobbiamo però potenziare le visite degli agenti commerciali alle industrie più piccole. Certo, i grandi numeri oggi si fanno in altri paesi, dove si costruiscono ancora grandi impianti, ma è essenziale essere molto ramificati sul nostro territorio.
La “misura di livello in ambito industriale” è una parte importante del Vs lavoro, ci può raccontare come viene declinato da Terranova?
Terranova propone diverse soluzioni per la misura di livello. La più comune è quella basata sul battente idrostatico che possiamo soddisfare con i nostri strumenti ad immersione (27I e T72) ma anche con trasmettitori a barra di torsione, di pressione differenziale per montaggio diretto sul serbatoio o remoti tramite capillari. I Radar KRG a 26GHz sono parte integrante per quelle misure in cui il contatto con il fluido non è raccomandato e livellostati ad ultrasuoni, condotti di barra metallica e a galleggiante per evitare l’overfilling. Forniamo inoltre sistemi di misura a gorgogliamento BMS, in particolare in ambito navale anche se applicazioni nell’industria sono frequenti. A fianco dei trasmettitori abbiamo gli indicatori magnetici locali MLG (equipaggiabili anche con trasmettitore) ed indicatori SPG (Self Powered Gauges), potendo garantire così anche la visualizzazione delle misure di livello localmente.
Qual è la gamma di prodotti che proponete? Quali sono caratteristiche peculiari e vantaggi?
Al di fuori degli strumenti standard per applicazioni normali, quali ad esempio le ∆PCell, ogni tipologia di prodotto ha le proprie peculiarità pertanto è fondamentale per noi comprendere l’applicazione e le necessità del cliente in primis, così da proporre la soluzione più adatta.
Le variabili principali misurate sono livello, pressione, temperatura, portata, densità e consistenza.
Per applicazioni su serbatoi in pressione, sicuramente i trasmettitori differenziali T7D, SST57B, SST57BL, SST77B e SST77BL la fanno da padrone. Questi strumenti equipaggiabili anche con separatori e capillari rilevano sia la pressione totale interna al serbatoio sia quella esercitata dalla pressione del battente idrostatico. Deducendo dalla pressione totale rilevata la pressione di pressurizzazione, i trasmettitori sono in grado di misurare l’effettivo livello del liquido all’interno.
Quando invece parliamo di serbatoi atmosferici o pozzi, gli strumenti ad immersione 27I e T72 sono i più adatti. Facili da installare ed affidabili nel tempo, non necessitano di commissioning e possono essere installati anche in pozzi molto profondi (anche oltre i 500 m). Inoltre possono resistere ad elevate sovrapressioni e a picchi di pressione dovuti al fenomeno dello sloshing, tipico nelle casse di zavorra e di servizio in ambito navale.
I radar KRG possono essere utilizzati per misure non a contatto anche per fluidi corrosivi. I sistemi a gorgogliamento BMS permettono di misurare contemporaneamente il livello di varie casse o serbatoi.
Forniamo anche livellostati ad onde acustiche condotte in barra metallica tipo ASL, utilizzati per verificare il riempimento ed evitare l’overfilling, proteggendo così gli impianti e gli operatori. Possono essere ad una o due antenne con lunghezze customizzabili ed anche in materiali esotici.
La quasi totalità dei sensori è gestito da microprocessori con protocollo di comunicazione (HART) per ottenere risultati eccellenti in precisione. La nostra produzione è particolarmente attenta ed esperta nello sviluppo della parte meccanica/idraulica del prodotto, in quanto garanzia di affidabilità a lungo termine.
Può fare cenno a qualche applicazione significativa?
Tra le recentissime acquisizioni possiamo citare:
Trasmettitori elettronici di pressione relativa e differenziale con membrana dorata, per unità di produzione idrogeno e idrotrattamento distillati in una Oil Refinery;
Trasmettori di livello ad immersione in PVDF con membrana ceramica per falde inquinate;
Self Powered Gauges per indicazione locale di livello su portaerei;
Skid multifase di nostra completa produzione costituito da tubo venturi, strumentazione varia e water-cut modello T7W.
Come si è evoluto il vostro business?
Il business Terranova nasce nel 2013 con l’acquisizione di Spriano e Mec-Rela da parte di Valcom. Questi tre marchi italiani (Spriano 1923, Valcom 1974 e Mec-Rela 1976) costituiscono un gruppo capace di operare i n perfetta sinergia per le loro esperienze e capacità di produrre ed operare nei settori della strumentazione quali Oli&Gas, marina commerciale e militare, cartiere, centrali termiche, industria chimica, petrolchimica, farmaceutica, alimentare e delle acque.
Siamo impegnati a fare conoscere queste capacità acquisite in molti decenni di esperienza ai nostri clienti e soprattutto ai nostri potenziali clienti. Offriamo un’alternativa di altissima qualità ed in particolare, per le industrie italiane, un prodotto nazionale tecnicamente competitivo e molto spesso vantaggioso economicamente.
Contribuiamo a far crescere l’attività, con tutti i vantaggi connessi, sul territorio italiano.
Quali sono i vostri punti di forza?
Industria generica di processo, in particolare Oil&Gas, marina commerciale e militare, cartiere e food, ma con anche un occhio al settore delle energie alternative. Questi i campi dove possiamo trovare il timbro Terranova Instruments, in un continuo sforzo nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative nonostante i decenni d’esperienza, ponendoci così come partner ideale e fornitore per apparecchiature di misurazione e controllo per processi di trattamento di acque, pozzi, casse, laghi, ma anche settori che spaziano all’industria farmaceutica, del cemento e dell’acciaio
Come ha affrontato le tematiche della digitalizzazione e quelle dell’efficienza energetica il Gruppo?
Nell’ottica di una maggiore digitalizzazione ed evoluzione dell’operatività interna, siamo impegnati nel passaggio al sistema SAP, che contiamo di rendere operativo a fine 2022.
Disponiamo di impianto fotovoltaico da 47 KW e pompe di calore per il condizionamento/riscaldamento.
A quali criticità e/o problematiche rispondono le vostre soluzioni? Quali sono le esigenze del Cliente che soddisfate maggiormente?
La decennale esperienza, la produzione tutta in Italia, la stretta rete di fornitori per determinate lavorazioni, un grosso stock delle parti degli strumenti e la capacità di modulare la produzione e ridefinire le priorità ci permettono di risolvere in modo positivo una criticità piuttosto frequente: il tempo di consegna.
Altre problematiche che siamo in grado di risolvere piuttosto bene sono quelle legate alle caratteristiche tecniche dei materiali speciali, leghe, trattamenti relativi alla sicurezza meccanica ed alla resistenza chimica.
Quali servizi offrite al cliente?
I nostri clienti trovano da noi non solo un fornitore, ma un partner. Lavoriamo fin dalle fasi di ingegneria con molti loro, li seguiamo durante la scelta degli strumenti e la fornitura. Tutto però non si ferma qui, ma proseguiamo anche con l’aiuto in fase di installazione e commissioning, service e qualora si presentino delle problematiche in futuro anche con assistenza diretta da remoto o in campo.
Come siete strutturati per la produzione e per la rete commerciale in Italia?
Come produttori, realizziamo la nostra strumentazione interamente nella sede di Terranova dei Passerini (Lo), avvalendoci della collaborazione esterna di officine meccaniche, quando possibile, residenti nelle nostre vicinanze.
Per la rete commerciale Italia, abbiamo allargato la nostra forza commerciale, coinvolgendo nuovi agenti / distributori che ci seguono nelle varie regioni.
Avete lanciato recenti novità sul mercato del chimico/farmaceutico e del settore ambientale?
No, non novità assolute ma adeguamenti costanti alle particolari esigenze dei settori quali ad esempio l’estensione di attacchi al processo specifici per il settore farmaceutico ed alimentare.
Avete nuovi progetti in cantiere o in lavorazione?
In questo periodo abbiamo portato avanti un progetto importante che lanceremo sul mercato a gennaio 2022. Attualmente abbiamo terminato la fase di prototipazione e siamo impegnati in quella di pre-serie. Si tratta della rivisitazione digitale dello storico interruttore di livello a ultrasuoni ASL che sarà in grado di rispondere alle esigenze dell’Industry 4.0, in un’ottica intelligente e programmabile. Tra i vantaggi: miglioramento della flessibilità di calibrazione, gestione delle
uscite di corrente e/o relay più semplice e aumentata, diagnostica rafforzata.
Questo interruttore di livello potrà supportare nuove applicazioni con limiti estremi di pressione e temperatura (1000 bar, -200…+500°C). La serie ASL si presenterà sul mercato forte delle certificazioni CE, ATEX, IECEx, PED, SIL nonché Type Approvals per applicazioni navali e Offshore, per cominciare RINA e DNV.
Quali sono le prospettive per il futuro?
Nel corso del 2022 lanceremo sul mercato il nuovo livellostato ASL in versione digitale con possibilità di programmazione e semplicissima messa in servizio. Nel nostro settore le certificazioni sono fondamentali, pertanto il 2022 ci vedrà impegnati anche su questo fronte con il rinnovo di certificazioni/omologazioni in scadenza e con l’acquisizione di nuove.
Questi investimenti, assieme a tutto il lavoro svolto nel corso del 2020 e 2021 ci permetteranno di essere ancora più presenti sul mercato e di incrementare ulteriormente il nostro business a livello sia nazionale che internazionale.
Dal punto di vista industriale proprio in queste settimane si è conclusa un’importante operazione di acquisizione di una società storica dell’industria italiana per la produzione di elementi primari per la misura della portata e che porterà non solo ad un ampliamento della nostra offerta commerciale, ma anche a una riorganizzazione e ottimizzazione delle procedure interne.
Qualche mese fa gli esperti prevedevano, per il 2021, un incremento del 12% del volume mondiale di vendite di dispositivi a semiconduttore– chip
Oggi anche i meno ottimisti danno per certa una crescita almeno del 19%.
Con possibilità di ulteriori ritocchi al rialzo. E non
c’è un particolare segmento che trascini questa corsa. Tutte le famiglie di dispositivi superano ogni
giorno nuovi record.
I grandi produttori si stanno ancora leccando le
ferite: le fermate causate dalla pandemia, i massicci blackout elettrici che
hanno condizionato il funzionamento della produzione in Texas, o l’incendio che
ha creato problemi a un colosso nipponico. Con conseguenze sui tempi di consegna che si
stanno allungando sempre più.
Per
reazione i consumatori di chip sono entrati in panico inondando il mercato di
ordini doppi o tripli e innescando una spirale complessa da gestire.
Intanto il ruolo dei semiconduttori come tecnologia
abilitante sta diventando sempre più evidente per lo sviluppo di una qualunque
economia industriale avanzata.
Proprio per questo la Cina sta puntando
sull’autosufficienza pressocché totale, mentre in America Biden ha messo sul
tavolo 50 miliardi di dollari, tanto per iniziare, destinati alla ricerca e
produzione domestica di microelettronica integrata. Anche i colossi del settore
stanno impegnando fior di miliardi per tenere il passo: TSMC e Samsung, per
esempio, sono ciascuna poco sotto l’asticella dei 30 miliardi.
I
CHIP SONO ALLA BASE DELLO SVILUPPO DI OGNI SOCIETÀ INDUSTRIALE AVANZATA
Un mercato che cresce così velocemente, società che
investono a ritmo serrato e governi che puntano con decisione le loro carte sulla
tecnologia più avanzata.
Ormai i
chip sono alla base della creazione di nuovi posti di lavoro, della sicurezza
nazionale, del sistema educativo di una nazione, della crescita e
dell’innovazione di settori industriali come l’aerospaziale, l’auto, la
medicina, le comunicazioni.
L’industria chimica deve
affrontare un passaggio generazionale della forza lavoro. Operatori e ingegneri
esperti stanno per andare in pensione, e la necessità di trasferire la propria
esperienza alle nuove generazioni è sempre più urgente
Gli Universal Studios in Giappone hanno aperto di recente il primo
parco a tema Super Nintendo World: ora è possibile entrare nel Regno dei Funghi
e vivere il mondo di Mario in prima persona. Ma questa non è di certo la prima
esperienza di Mario in tre dimensioni. Il primo Mario in 3D risale al lontano
1996. Mario in 3D è ormai cresciuto abbastanza per smettere di giocare, e
trovare forse un lavoro in uno stabilimento chimico.
Ma cosa avrebbe trovato il
nostro eroe nel suo primo giorno di formazione? La sequenza di qualificazione
dell’operatore lo avrebbe stimolato? Nella vita reale, gli operatori odierni
sono cresciuti in ambienti 3D in
cui possono interagire, esplorare, commettere errori e poi riprovare. E si
aspettano un’esperienza simile in un corso di formazione industriale.
L’industria chimica deve affrontare un passaggio
generazionale della forza lavoro. Operatori ed ingegneri esperti stanno per
andare in pensione, e la necessità di trasferire la propria esperienza alle
nuove generazioni è sempre più urgente. Tuttavia, molte aziende chimiche si
affidano a metodi di formazione che non coinvolgono per niente la nuova
generazione.
AVEVA sviluppa software industriali che ispirano le persone a creare un futuro sostenibile. Nel mondo della formazione degli operatori, ciò
significa incoraggiare le aziende del settore industria chimica a utilizzare
una modalità di apprendimento coinvolgente ed esperienziale.
AVEVA™ XR for Training sfrutta l’investimento del Digital Twin di
un’azienda, per immergere i tirocinanti in un ambiente 3D coinvolgente, che
riflette lo stabilimento reale in tutto e per tutto. Con una connessione
diretta a un Operator Training Simulator AVEVA ™, l’ambiente di formazione può
persino imitare il comportamento dinamico del processo di un impianto chimico.
E poiché operare in sicurezza non è un gioco, AVEVA™
Unified Learning fornisce un servizio unico ed integrato per
accompagnare gli operatori attraverso l’intero ciclo di apprendimento – Learn, Practice, Assess, and Reinforce –
monitorando l’impatto sull’efficienza
operativa.
Proprio come il mondo 3D di
Mario, molte di queste tecnologie esistono da un po’ di tempo. L’elemento
innovativo è AVEVA ™ Connect, ossia la piattaforma cloud. Il software AVEVA nel
cloud favorisce la resilienza aziendale per i nostri clienti; consentendo loro
di ridurre i costi e scalare processi facilmente, rispondendo a condizioni
economiche dinamiche e garantendo una crescita sostenibile.
James si è laureato alla Carnegie Mellon University
in Mechanical Engineering and Engineering and Public Policy, e ha
successivamente conseguito un MBA presso la New York University. Dopo aver ricoperto diversi ruoli in aziende tecniche, lavora ora ad
AVEVA come Portfolio Marketing Manager per Operator Training Simulator.
La migliore soluzione nelle misure
di livello e pressione di gas, liquidi e vapori in molteplici applicazioni dei
settori industriali
La Serie 27A si
caratterizza per la grande versatilità di adattamento a tutti gli impianti in
generale. Caratterizzati da uscita standard in corrente 4÷20mA o in tensione
0÷5V, i modelli della serie 27A hanno un’accuratezza totale di misura di ±0,25%
nel campo di temperatura -40÷85°C e sono interamente costruiti in acciaio inox.
Alla custodia è possibile abbinare differenti tipologie di
collegamenti elettrici, tra i quali: connettori DIN43650, M12 a via diritta o a
squadra, connettori MIL, uscita cavo diretta, pressacavi o raccordi inox su
custodia dotata di morsettiera.
Vengono forniti, sia nella versione con elettronica integrata che
in quella remota, con svariate tipologie di attacchi al processo e separatori:
filettati, flangiati, sanitari, tronchetti a saldare e wafer, per campi di
misura tra 100mbar e 1000bar.
Tutti i modelli sono caratterizzati da ingombri contenuti e grazie
alla certificazione a sicurezza intrinseca ATEX e alle approvazioni dei
principali registri navali offrono la migliore soluzione nelle misure di
livello e pressione di gas, liquidi e vapori in molteplici applicazioni dei
settori industriali. Con questa serie è possibile una calibrazione analogica
locale di zero e di campo e il velocissimo tempo di risposta (5msec) la rende
particolarmente adatta a funzioni di controllo.
FIGURA
1 (Serie 27A)
La serie T72 rappresenta
invece la perfetta sintesi tra tecnologia e compattezza di esecuzione. Questi
trasmettitori presentano un’uscita standard in corrente 4÷20mA + protocollo di
comunicazione HART® e hanno un’accuratezza di misura standard di ±0,15% nel
campo di temperatura -40÷85°C. La calibrazione di zero e di campo è possibile
via server HART® o a mezzo Hand-Held, e come la serie 27, possono essere forniti,
sia nella versione con elettronica integrata che in quella remota, con svariate
tipologie di attacchi al processo e separatori per campi di misura compresi tra
100mbar e 1000bar. Grazie alla certificazione a sicurezza intrinseca ATEX, i
trasmettitori della serie T72 offrono la migliore soluzione per sistemi
integrati e controllati da un server macchine da cui è possibile impostare
molte variabili quali offset, smorzamento, peso specifico del fluido ed
elevazione di zero.
FIGURA
2 (Serie T72)
La necessità di sviluppare un maggiore controllo e una maggiore
flessibilità di utilizzo della strumentazione da campo necessaria per le Vostre
applicazioni, trovano in Valcom® il partner di confronto ideale. Per maggiori
informazioni www.terranova-instruments.com
Si terrà il 31 maggio 2021, dalle 10.30 alle 11.30, on line, l’Evento Webinar “COACHING FOR MANAGER – PROGETTO INDUSTRIA 2021”
Si tratta di un percorso di un ora dedicato alla figura professionale del Manager, sia esso deputato alle vendite, all’organizzazione, alla direzione generale, oppure AD, CEO, CDO, sia nella grande che piccola o media impresa.
Un ora intensa e intrisa di preziosi consigli e di supporto per manifestare, ottimizzare e sviluppare al meglio le proprie capacità, risorse competenze.
Per consigliarvi su come creare valore aggiunto alla Vostra figura professionale, al vostro lavoro quotidiano, senza dimenticare l’aspetto umano, perchè il Vostro lavoro è fatto soprattutto di rapporti con superiori e/o collaboratori.
Inoltre, pillole di resilienza e problem solving, e suggerimenti sulla gestione del lavoro agile
L’iscrizione è a pagamento.
Per iscriverti e per conoscere il costo e il programma dettagliato, invia la tua richiesta di iscrizione con tutti i tuoi dati a: info@progettoindustria.com.
Si è tenuto ieri l’Evento Digitale “Progetto Industria 2021 – Automazione, Processo e Digitalizzazione, settore chimica e farmaceutica”
Siamo sempre in prima linea quando si tratta del settore chimica-farmaceutico, il portale www.progettoindustria.com infatti ha organizzato e tenuto ieri l’Evento Digitale “Progetto Industria 2021 – Automazione, Processo e Digitalizzazione, settore chimica e farmaceutica”.
Hanno poi partecipato poi il Prof. Ferruccio Trifirò, Direttore della rivista La Chimica&L’Industria, che è organo ufficiale della SCI – Società Chimica Italiana – e Professore Emerito del Dipartimento Chimica Università di Bologna.
Il suo intervento specifico, dopo una breve introduzione all’inizio dei lavori, è stato relativo ad una panoramica sull’evoluzione dell’industria 4.0 nel settore chimico e petrolchimico, con particolare riferimento alle nuove parole che la digitalizzazione oggi impone, e alla loro funzione e significato nel processo industriale chimico. Per concludere, si è poi soffermato sull’esperienza diretta di BASF https://www.basf.com/it/it.html, azienda importante del comparto.
Mentre il Prof. Fabrizio Connicella, General Manager di OpenZone SpA e Zcube srl del gruppo ZAMBON FARMACEUTICA, ha raccontato la Sua interessante esperienza nella Digitalizzazione e Automazione nel Processo del settore Farmaceutico.
VEGA ITALIA ha presentato dal vivo la tecnologia di misura di livello radar per l’industria chimica grazie all’intervento della Dr. ssa Alessia Sanfilippo – Lead Generation Specialist e del Dr. Alessio Cannizzo – Technical Inside Sales, che hanno saputo spiegare con naturalezza e semplicità funzionalità e potenzialità, caratteristiche peculiari e vantaggi nell’utilizzo degli strumenti VEGA Italia, mostrando proprio dal vero il processo, e quasi facendo toccare “con mano” lo strumento.
Per TERRANOVA INSTRUMENTS invece, è stato il Dr. Maurizio Petri a raccontarci l’azienda, facendo una rapida introduzione e addentrandosi poi nella specifica spiegazione, molto accurata e minuziosa dei TRASMETTITORI DI LIVELLO A BARRA DI TORSIONE, tra i prodotti punta di diamante dell’Azienda.
Per maggiori informazioni e dettagli, potete scoprire su questo stesso portale www.progettoindustria.com, tutto quello che volete sulle due aziende, sulla loro storia, i prodotti, le tecniche.
A chiusura dell’Evento on line la Dr.ssa Ilaria Bonetti – Responsabile Unit Innovazione e Progetti di Innovhub SSI, della Camera di Commercio di Milano, Monza e Lodi, ha illustrato Il Punto Impresa Digitale con tutti i Servizi per l’Automazione e Digitalizzazione a disposizione delle Piccole e Medie Imprese.
A breve, on line ci sarà il video dell’Evento e dei singoli interventi, sia sul portale www.progettoindustria.com che su www.ambientesostenibile.com e sul canale YouTube industriavideochannel.
Seguiteci sempre anche su Linkedin e sugli altri nostri profili social!
Il Gruppo Solvay sta testando la tecnologia blockchain nell’ambito del progetto ChemChain, finanziato dall’Unione Europea, per tracciare i suoi prodotti lungo tutta la catena del valore, con l’intento di facilitare il riciclo dei materiali e l’avvio di progetti di economia circolare
Si pensi che oggi l’industria chimica globale
spende una cifra stimata di 9,5 miliardi all’anno per gestire le informazioni
sulle 150.000 sostanze chimiche distribuite nel mondo. Tuttavia, i sistemi
esistenti sono comunque complessi, non completi e affetti da limiti di
confidenzialità sulle informazioni.
Per
contro, le
aziende oggi sono chiamate a incrementare la condivisione delle informazioni
sulle composizioni chimiche e sul livello di sostenibilità
dei prodotti lungo tutta la supply chain, e le industrie devono trovare un
meccanismo comune e scalabile per scambiarsi le informazioni relative al
prodotto.
Date
anche le crescenti sfide in termini di circolarità e sostenibilità, che
orientano anche lo sviluppo di nuovi requisiti normativi e di attività di
corporate responsibility, gran parte delle aziende dichiarano di aver ricevuto
richieste crescenti per l’inserimento dei dati sulla composizione chimica sui
prodotti.
Questi dati sono necessari ma non sono disponibili lungo la
value chain. Inoltre, un numero sempre
maggiore di clienti compie le sue scelte di acquisto in base al livello di
sostenibilità, dando precedenza ai prodotti con politiche sostenibili
chiaramente definite.
Ecco il contesto al quale intende
rispondere ChemChain, con un’infrastruttura blockchain open source, pensata
per registrare, condividere e tracciare le informazioni legate alla
composizione chimica lungo tutta la supply chain, dal produttore delle materie prime fino al
consumatore finale.
Con ChemChain, le società
produttrici possono conoscere l’origine esatta delle loro materie prime, e i
consumatori analogamente conoscere il materiale con cui il prodotto acquistato
è fatto e qual è il suo livello di riciclabilità o biodegradabilità.
Le
società che si occupano di riciclo possono avere ulteriori informazioni sui
materiali trattati; nel caso questi tornino come materia prima a Solvay, anch’essa sarà in grado di verificare la
loro origine.
«ChemChain
sarà un elemento importante del nostro percorso verso l’economia circolare, e
questa è uno dei maggiori contributi che l’industria chimica può fornire ad un
futuro sostenibile» commenta Sophie Maillet, Digital Hub
Coordinator di Solvay.
Per
il 2030, Solvay intende triplicare le vendite di prodotti basati su risorse rinnovabilio riciclate, portandole al 15% del
fatturato del gruppo.
Il prossimo 28 Aprile 2021, alle 14.30, su piattaforma Zoom, si terrà l’Evento Digitale Progetto Industria 2021 – Industria di Processo – Automazione e Digitalizzazione
Sarà molto interessante ascoltare Aziende ed Esperti del settore che raccontano il loro approccio nell‘industria di processo in ambito chimico e petrolchimico.
Le soluzioni tecnologiche per rendere i processi industriali sostenibili e migliorarne le performance energetiche e di produzione e controllo.
In linea con il Green Deal Europeo, la produzione industriale sarà sempre più circolare, sostenibile e efficiente. Quali sono le opportunità di business e quali in futuro. Questi tra i temi principali, oltre alla digitalizzazione e automatizzazione del settore chimico, farmaceutico e oil&gas.
I CONCEPT
– processing
– engineering
–
digitalizzazione del processo
– business
intelligence
–
adaptative manufaturing
– l’importanza digitale e
tecnologica in questo settore e in questo periodo
– i
nuovi modelli di business
–
le nuove competenze per l’Industria 4.0
–
il problem solving
–
l’adeguamento alle nuove misure cautelative e nuovi parametri di lavoro (smart
working)
–
novità e strumenti
Sarà molto interessante ascoltare direttamente dalle
aziende, Industrie, PMI e le loro esperienze,
ma soprattutto qual è stato e qual è anche
adesso il loro approccio alla situazione attuale lavorativa, con nuove
soluzioni, strategie, proposte, prodotti e servizi, attraverso una
presentazione mirata e la condivisione in share screening.
MODALITA’: Registrazione su Piattaforma
ZOOM e condivisione sul
portale www.progettoindustria.com, sul canaleYouTube industriavideochannel,
su Linkedin (community di oltre 3.100 contatti qualificati nei settori
coinvolti), e sugli altri profili social.
SPECIFICHE
NEL DETTAGLIO
Automazione
– Analisi e Controllo – Impianti e ingegneria di Processo – Digitalizzazione (servizi e trasformazione
nell’industria) – Bussiness Intelligence eIntelligenza Artificiale
– Industry 4.0 – Ingegneria –
Industria di Processo – Oil& Gas e Movimentazione
Fluidi (pompe e valvole) – Smart Manufacturing – Smart Working
– Software Industriale – Tecnologia & Strumenti.
COMUNICAZIONE
DIGITALE
Comunicazione dell’Evento sul portale attraverso un grande banner in home page, dal quale l’utente potrà accedere direttamente per avere maggiori dettagli sull’evento digitale e sui banner delle aziende, cliccando su ciascuna azienda potrà inoltre trovare (ed eventualmente scaricare) schede di prodotto, video, post, o altro ancora che l’azienda vorrà appunto mettere on line, programmandoci in tempo utile. Verranno inoltre inviate periodicamente delle newsletter al database di oltre 14.000 nominativi qualificati di Progettoindustria.com.
Iscrizione gratuita per partecipare all’Evento online e avere maggiori informazioni scrivendo una mail a promozione@progettoindustria.com
La condivisione del proprio know-how all’interno di
una community globale dove le skill di vari professionisti s’incontrano, si
fondono ed evolvono rappresenta il futuro dell’automazione industriale, verso
ecosistemi sempre più aperti e accessibili
E’ questa la filosofia che sta alla base della
piattaforma ctrlX Automation di Bosch Rexroth,
un ecosistema aperto per la condivisione del know-how e l’accessibilità
del dato.
Il sistema aperto ctrlX Automation
ctrlX Automation si contraddistingue per essere “two steps ahead”, perché in grado di
offrire soluzioni di automazione complete con un alto grado
di scalabilità. Si tratta di un sistema aperto che consente
l’integrazione di App, hardware e software di terze parti. Inoltre, abbiamo di
fronte un sistema in grado di garantire alte performance in termini di connettività e
compatibilità con tutte le interfacce di automazione. Tutto
questo avviene in massima libertà per quanto concerne l’ambiente di sviluppo e
del linguaggio di programmazione. La scelta in controtendenza di
utilizzare Linux come sistema operativo si è rivelata vincente
grazie alla sua stabilità e affidabilità.
Al centro dell’architettura troviamo il ctrlX
Data Layer, il quale permette un accesso real-time semplice a tutte le
variabili del sistema, garantendo fino a 8 milioni di potenziali accessi al
secondo. La piattaforma è accessibile alla community globale di developers che
sviluppano nuove funzioni usando linguaggi di programmazione scelti
direttamente da loro.
Questo è un aspetto strategico che accelera in maniera
esponenziale sia lo sviluppo di innovazioni che i miglioramenti di processi.
Grazie al concetto di App sarà possibile affrontare nuove frontiere, come per esempio quella del 5G per la quale sarà sufficiente scaricare e integrare l’applicativo 5G.
Si tratta dunque di un ecosistema aperto senza
limiti, e chiunque può scaricarlo e integrare nuovi applicativi. I clienti
diventano figure attive e possono creare le loro App personalizzate basate sul
sistema ctrlX Automation, dove il mezzo non è più un ostacolo da
superare e la piattaforma diventa sia strumento che soluzione per affrontare in
modo flessibile, veloce e innovativo le nuove sfide nel campo
dell’automazione delle macchine industriali.
Alcune partnership di successo
I
partner di Bosch Rexroth che hanno scelto di implementare
applicativi di funzioni sulla ctrlX Automation sono tanti e uno di questi
è Schunk, leader
nel settore dei sistemi di presa e della tecnologia di serraggio, nonché un
fornitore di tecnologie all’avanguardia per robot e macchinari di produzione.
ctrlX Automation ha permesso a Schunk di implementare rapidamente nuovi
concetti di presa e quindi fornire nuovi concetti di pianificazione
della presa ai propri clienti. La dimostrazione che anche i sistemi di presa
complessi possono essere facilmente integrati.
Wittenstein è un altro player che ha deciso di
farsi supportare da Bosch Rexroth. Il gruppo è simbolo di ingegno quando si
tratta della tecnologia più innovativa per le trasmissioni meccatroniche.
Sviluppa, produce e distribuisce riduttori epicicloidali ad alta precisione,
sistemi di trasmissione meccatronici completi, attuatori rotativi e lineari,
servomotori, componenti elettrici e software e molti altri prodotti.
L’App cynapse Monitor è
la dimostrazione della collaborazione vincente tra le due aziende. Wittenstein
alpha è ora infatti il primo produttore di componenti a offrire cambi
intelligenti di serie – cambi con cynapse. I riduttori con sinapsi sono dotati
di un sensore integrato per consentire la cosiddetta connettività Industry 4.0
e rappresentano il futuro del cambio intelligente. I sistemi di azionamento
meccatronici in grado di raccogliere e comunicare informazioni in modo
indipendente sono fondamentali per l’IIoT. Dunque, è il sensore integrato nel
riduttore smart che fa la vera differenza.