Secondo il nuovo report Atradius negli ultimi due anni il settore dell’industria chimica farmaceutica, ha registrato risultati discreti, a livello globale, con indici finanziari solidi, buoni risultati a livello di pagamenti e bassi tassi di insolvenza ma vi sono anche altri fattori da considerare per il futuro: calo della domanda da parte dell’industria automobilistica, maggiore consapevolezza e tutela ambientale e maggiore instabilità nei commerci internazionali
ITALIA
L’andamento è influenzato dal rallentamento della domanda del settore
automobilistico, dall’incertezza sulla politica fiscale italiana e dal
contenzioso commerciale tra Stati Uniti e Cina.
- La crescita sta rallentando a causa della minore
domanda da parte delle principali industrie acquirenti
- I pagamenti richiedono in media 60 giorni
- Aumentano i casi di insolvenza previsti per il
2019
Nel 2018 la produzione chimica è aumentata solo
dell’1% anche a causa della contrazione della domanda dell’edilizia nazionale e
della domanda interna. L’andamento del settore è influenzato anche da altri
fattori negativi: tensioni commerciali USA-UE, elevati costi dell’energia e del
lavoro e aumento della concorrenza internazionale, soprattutto asiatica.
Atradius prevede per il prossimo semestre maggiori
ritardi dei pagamenti e aumento dei fallimenti, nonostante il numero di
insolvenze sia più basso rispetto ad altri settori industriali; il giudizio è
negativo soprattutto per il settore petrolchimico, condizionato dalla
volatilità dei prezzi, dalla debolezza della struttura finanziaria e dai bassi
margini di profitto di molti operatori. Al contrario previsioni di stabilità
per i margini di profitto dell’industria farmaceutica.
CINA
E’ uno dei grandi mercati mondiali di prodotti chimici
e nel 2018 l’utile netto del settore è aumentato del 30%. Sia l’indebitamento
totale che la dipendenza dai finanziamenti bancari sono elevati: le grandi
imprese statali contano su sovvenzioni e forti prestiti, mentre le condizioni
di prestito sono assai restrittive per le private. L’approccio di Atradius è
neutro per i settori che utilizzano tecnologie avanzate, mentre si prevede un
aumento dei fallimenti tra le PMI orientate all’export nei settori che realizzano
prodotti di bassa gamma, sia a causa della controversia commerciale con gli
USA, sia per le nuove politiche ambientali. Positive le previsioni per i
prodotti farmaceutici, sia per la solida domanda interna, sia perché la maggior
parte dei produttori sono grandi aziende statali.
STATI UNITI
Il settore ha beneficiato di energia e materie prime
abbondanti a basso costo e Atradius prevede un aumento produttivo del 4,8% nel
2019 e del 4,3% nel 2020 per i prodotti chimici di base, con aumenti più
contenuti per quelli specialistici. Il disavanzo commerciale dell’industria
chimica rischia tuttavia di aumentare, sia a causa delle ritorsioni tariffarie
legate alle attuali controversie commerciali, sia a causa del costo aumentato
delle materie prime cinesi. Il valore più forte del dollaro ostacolerebbe
oltretutto le esportazioni.
Le valutazioni Atradius sono buone per i settori
petrolchimico e farmaceutico, più caute per i prodotti chimici di base;
particolare attenzione richiede il segmento dei fertilizzanti, che risente di
condizioni di mercato più difficili per l’agricoltura.
FRANCIA
Le analisi Atradius sono positive per i prodotti
petrolchimici e farmaceutici: la domanda è ancora in crescita, l’industria è
fortemente orientata all’esportazione, con diversificazione dei mercati finali;
nel 2018-2019 il numero di insolvenze è stato contenuto e il dato dovrebbe
rimanere stabile; i margini di profitto, anche se in calo, sono ancora elevati;
la situazione del rischio di credito è buona. Atradius adotta però un approccio
cauto per il segmento delle materie plastiche che è influenzato dalla
volatilità dei prezzi petroliferi e dai piani di regolamentazione UE.
BRASILE
Si prevedono miglioramenti per il settore ma la
maggior parte delle aziende è ancora fortemente indebitata. I pagamenti sono
saldati a 90-120 giorni e nel 2019 le insolvenze dovrebbero diminuire del 5%.
Le valutazioni Atradius sono neutrali: i prodotti chimici di base hanno
risentito della riduzione della domanda da parte della Cina, il settore
petrolchimico è influenzato dalla volatilità del prezzo del petrolio, quello
agrochimico è soggetto a molte variabili. Le valutazioni per il settore
farmaceutico sono più aperte, ma si suggerisce cautela per i player legati alle
vendite alla sanità pubblica.
GERMANIA
Nonostante le industrie dispongano di solido capitale
proprio, solvibilità e liquidità, Atradius prevede un declassamento di
valutazione da eccellente a buona per i prodotti chimici speciali e
farmaceutici, a causa delle tensioni economiche mondiali, dell’aumento della
concorrenza asiatica, delle aumentate preoccupazioni ecologiche e del calo
della domanda da parte di importanti settori d’acquisto (soprattutto quello
automobilistico). La valutazione è discreta per i prodotti chimici di base.
GIAPPONE
L’approccio assicurativo è aperto: il settore è
cresciuto del 1,8% nell’ultimo triennio e i margini di profitto sono abbastanza
consistenti. Il settore farmaceutico beneficia dell’invecchiamento demografico,
che determina maggior domanda; nel settore dei prodotti chimici di base la
concorrenza di operatori esteri è forte, ma la maggior parte dei produttori
giapponesi opera su prodotti di fascia medio-alta, con margini più elevati e
minor concorrenza di mercato. I comportamenti di pagamento sono buoni (tempi di
45-90 giorni) e le insolvenze sono contenute. L’indebitamento finanziario è
generalmente inferiore al 100% e la politica governativa sostiene fortemente i
prestiti bancari.
SINGAPORE
Le grandi multinazionali, incoraggiate dalla politica
governativa, dominano il mercato; i margini di profitto sono stabili, i
pagamenti avvengono a 30-60 giorni e i casi di insolvenze sono contenuti.
L’approccio assicurativo nei settori farmaceutico e dei prodotti chimici di
base resta positivo; neutrale invece la valutazione per il settore
petrolchimico e per le materie plastiche.
SPAGNA
Le valutazioni di Atradius sono abbastanza buone per i
prodotti chimici di base, per i petrolchimici e l’industria farmaceutica: il
fatturato è aumentato del 4% nel 2018, l’accesso al credito bancario è
migliorato, i pagamenti avvengono a 60 giorni e le insolvenze sono contenute.
Più neutrale la valutazione per il settore delle materie plastiche, influenzato
da norme più severe nel prossimo futuro.
REGNO UNITO
L’approccio assicurativo è ora positivo per tutti i
principali sottosettori: la redditività delle imprese è elevata e le
prospettive sono stabili; la maggior parte delle imprese è matura ed ha una
clientela stabile; i pagamenti sono a 60-90 giorni e il livello dei ritardi è
basso. A medio termine, però, potrebbero esservi ripercussioni negative della
Brexit per la redditività e i comportamenti di pagamento. Nel caso di “Hard
Brexit”, l’aumento dei dazi doganali e le perdite di cambio potrebbero rappresentare
gravi rischi (più forti ancora per i settori legati all’agricoltura e
allevamento).
Fonte: Atradius