Rockwell Automation utilizza la tecnologia di controllo Analog Devices

Per abilitare questa innovazione che aumenta la flessibilità, Rockwell Automation ha collaborato con Analog Devices e ha utilizzato la sua tecnologia di controllo

Rockwell Automation: mette in moto la trasformazione digitale.

In risposta all’aumento dei costi dell’energia, alle tensioni geopolitiche e alle persistenti interruzioni della supply chain, gli operatori industriali stanno ora dando priorità agli investimenti che garantiscano resilienza, flessibilità e sostenibilità alle proprie attività.

Il sistema di trasporto intelligente MagneMover® LITE è la risposta smart di Rockwell Automation a questo ambiente sfidante in cui i produttori si vedono costretti a operare.

MagneMover LITE è un sistema di trasporto intelligente che offre un concetto modulare flessibile, in cui ciascun modulo è costituito da una sezione di motore lineare che si adatta a formare una varietà quasi infinita di configurazioni per affrontare qualsiasi esigenza industriale.

Supera i trasportatori a nastro e a catena tradizionali per le applicazioni OEM/in-machine e per i requisiti di movimentazione più impegnativi, offrendo nuovi livelli di ottimizzazione dei processi e di produttività. Infatti, rispetto a un sistema di trasporto tradizionale, Rockwell afferma che il MagneMover LITE possa aiutare i produttori ad aumentare i tempi di operatività di 10 volte, a risparmiare fino al 25% sul costo dell’energia e a risparmiare fino al 25%-30% sul tracciato dell’impianto, a seconda dell’applicazione.

Per abilitare questa innovazione che aumenta la flessibilità, Rockwell Automation ha collaborato con Analog Devices e ha utilizzato la sua tecnologia di controllo del movimento Trinamic®, che include la soluzione TMC2130A, per implementare appieno la funzionalità di motion control di MagneMover LITE.

La precisione e le capacità diagnostiche di questa soluzione hanno permesso a Rockwell Automation di fornire tutta l’architettura e le funzionalità necessarie in MagneMover LITE. Il risultato è un sistema che sta aprendo nuove porte alla necessità, da parte dei produttori, di avere un’operatività più flessibile ed efficiente dal punto di vista energetico.

In sintesi

Azienda

Rockwell Automation è leader mondiale nell’automazione industriale e nella trasformazione digitale, che unisce l’immaginazione delle persone al potenziale della tecnologia, per espandere ciò che è umanamente possibile e rendere il mondo più produttivo e sostenibile. Con sede centrale a Milwaukee, nel Wisconsin, Rockwell Automation ha una forza operativa di circa 28.000 persone che risolvono problemi e si dedicano ai propri clienti in oltre 100 Paesi del mondo.

Obiettivo

Consentire ai clienti di raggiungere i propri obiettivi operativi e di produttività, permettendo loro di spostare carichi leggeri in modo rapido ed efficiente.

Sfida

Implementare completamente le funzionalità di controllo del movimento di MagneMover LITE e fornire la prossima generazione di operazioni di automazione industriale efficienti. Per ADI ciò ha significato fornire un circuito integrato con la precisione e le capacità diagnostiche necessarie affinché MagneMover LITE funzionasse come da specifiche.

Soluzione ADI

Soluzione integrata TMC2130A – con capacità diagnostiche per adattare in modo intelligente le prestazioni in uso e la flessibilità di controllare due motori con un unico circuito integrato – che si integra perfettamente nella funzionalità di controllo del movimento di MagneMover LITE.

Rockwell Automation magnemover lite

magnemover lite factory

Movimento intelligente

Posizionamento accurato (non sono necessari fermi meccanici), movimento bidirezionale, movimento fluido, tracciamento continuo del carrello e reportistica.

Ottimizzazione del processo

Gli strumenti di simulazione e configurazione semplificano la progettazione e l’ottimizzazione del sistema.

Tracciabilità completa

Identificazione univoca di ciascun carrello e della sua posizione in ogni momento, con una reportistica completa per la tracciabilità dei dati e la possibilità di assegnare priorità all’instradamento dei singoli trasportatori.

Layout flessibili

I layout del sistema possono essere orientati in diversi modi, per adattarsi allo spazio.

Adatto a molteplici applicazioni

Applicabile alla produzione farmaceutica, al riempimento sterile e asettico, al confezionamento di alimenti e bevande, all’automazione di laboratorio, all’immagazzinamento, al settore automobilistico, ai dispositivi medici e alla produzione di prodotti di consumo.

Facile da pulire e manutenere

Lavabile con un grado di protezione IP65. Poche parti mobili significano meno manutenzione.

on track image

“Rockwell sapeva di dover collaborare con un’azienda dotata di una tecnologia di controllo del movimento all’avanguardia e ADI era la scelta perfetta. Grazie all’utilizzo della tecnologia di Motion Control Trinamic di ADI, il sistema MagneMover Lite di Rockwell è in grado di funzionare con precisione e flessibilità, esattamente come previsto”.

Anuj Mahendru, Global Industry Director, Semiconductor and High Tech, Rockwell Automation

Il controllo di movimento Trinamic di ADI porta Rockwell Automation a un livello di efficienza piú elevato

La realizzazione di questa soluzione richiede un controllo del movimento di precisione per lo spostamento bidirezionale, l’arresto e l’avvio intelligente dei carrelli dei materiali, la sincronizzazione del movimento con gli altri macchinari presenti nello stabilimento e una risposta dei motori di trazione che si adatti in modo efficiente alle dimensioni del carico. Rockwell Automation ha collaborato con Analog Devices e la sua tecnologia di controllo del movimento Trinamic per creare un altro livello di efficienza nell’automazione industriale. Il TMC2130A è un driver ad alte prestazioni per motori stepper bifase e include due funzionalità molto interessanti:

StealthChop™ Voltage Chopper

Il sofisticato StealthChop Voltage Chopper di Trinamic garantisce un funzionamento praticamente silenzioso, combinato ad una maggiore efficienza e ad una coppia del motore migliorata.

Tecnologia CoolStep™

CoolStep di Trinamic è un controllo di corrente sensorless, dipendente dal carico, che aziona i motori alla potenza minima necessaria per le condizioni di carico effettive, riducendo il consumo energetico dei motori stessi e la generazione di calore – parametri critici per migliorare l’efficienza e adattare le prestazioni a esigenze mutevoli.

Implementando queste funzionalità nel sistema MagneMover LITE, Rockwell Automation sapeva che avrebbe avuto a disposizione la tecnologia per fornire un sistema AHMS ad alta efficienza energetica, in grado di effettuare un Motion Control di precisione, richiesto dai produttori alla ricerca di una flessibilità sempre maggiore.

ADI ha apprezzato così tanto il magnemover lite che lo sta utilizzando anche internamente

ADI è rimasta talmente colpita dalla funzionalità di MagneMover LITE che lo sta implementando nei propri stabilimenti di Beaverton, Oregon e Limerick, Irlanda.

Rockwell Automation distribuirà negli stabilimenti ADI oltre 2 km di binari MagneMover LITE, utilizzabili per il trasporto e l’immagazzinamento, che consentiranno a ADI di ridurre lo spazio utilizzato, una caratteristica preziosa per le operazioni di fabbrica.

Nel complesso, questo sistema modulare di nuova generazione di Rockwell Automation può offrire vantaggi fondamentali a ADI, che lo ha scelto perché può contribuire a:

  • Ridurre il trasporto interno
  • Creare efficienza nella movimentazione dei materiali
  • Consentire l’implementazione del sistema in aree precedentemente impossibili
  • Scalare l’implementazione di pari passo con la crescita della fabbrica.

Inoltre, prima ancora di installare un solo pezzo di binario, Rockwell Automation e ADI hanno creato insieme un modello digitale di come l’AHMS si integrerebbe nella fabbrica.

Questo ha permesso a ADI di avere una prospettiva unica su come l’AMHS di Rockwell Automation si collegherebbe a tutti i sistemi di programmazione, spedizione e MES di ADI, il tutto prima che iniziasse l’installazione, dando a ADI delle informazioni uniche su come le prestazioni di precisione dell’AMHS migliorerebbero la produttività e gli utili futuri.

“Prevediamo che l’implementazione della tecnologia dei carrelli indipendenti nei nostri stabilimenti migliorerà la produttività degli operatori di quasi il 20%. La tecnologia MagneMover consentirà agli operatori di concentrarsi su altre attività invece di consegnare manualmente i lotti attraverso la fabbrica. Si tratta di un enorme guadagno di produttività!”.

José J. García, Managing Director, Wafer Fab Sustainability and Autonomous Enterprise, Analog Devices

Con Rockwell Automation magnemover lite si è “sul binario giusto” verso una produzione efficiente

In generale, Rockwell Automation e ADI hanno obiettivi di trasformazione manifatturiera/digitale, molto simili: migliorare la qualità della vita rendendo il mondo più produttivo e sostenibile con la prossima generazione di produzione intelligente. Questa relazione reciprocamente vantaggiosa con queste soluzioni tecnologiche all’avanguardia – il MagneMover LITE di Rockwell Automation e il Trinamic Motion Control di ADI – è la dimostrazione che due grandi aziende possono collaborare e offrire processi di produzione più efficienti, che migliorano la produttività e riducono al minimo l’impatto ambientale.

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PNRR, nuove misure: Investimenti sostenibili 4.0

Si tratta di aiuti legati a investimenti sostenibili in tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico nell’ambito del DL appena approvato in ordine al PNRR

La misura, chiamata Investimenti sostenibili 4.0, ha l’obiettivo di favorire la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, e superare la contrazione causata dal Covid, anche riorientando la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.

La dotazione finanziaria complessiva è pari a euro 677.875.519,57, di cui:

  • 250.207.123,57 euro per le Regioni del Centro-Nord a valere sulle risorse dell’iniziativa “REACT – EU” destinate all’Asse prioritario VI del Programma Operativo Nazionale (PON) “Imprese e competitività” 2014-2020
  • 427.668.396,00 euro per le Regioni del Mezzogiorno.

Una quota pari al 25% della dotazione finanziaria complessiva è destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.

A chi si rivolge

Ecco i requisiti richiesti alle micro, piccole e medie imprese per poter beneficiare degli investimenti sostenibili.

Queste devono:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel registro delle imprese
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le micro e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi
    essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero
  • non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 10 febbraio 2022.

Attività economiche ammesse agli investimenti sostenibili

Gli incentivi vengono riconosciuti per tutte le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori che subiscono limitazioni derivanti dalla normativa Ue:

  • siderurgia
  • estrazione del carbone
  • costruzione navale
  • fabbricazione delle fibre sintetiche
  • trasporti e relative infrastrutture
  • produzione e distribuzione di energia
  • infrastrutture

Esclusi dagli aiuti anche i programmi d’investimento che non garantiscono il rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm), cioè che “arrecano un danno significativo”.

Sono inoltre ammesse attività di servizi alle imprese.

Cosa finanzia

La misura prevede la concessione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da micro, piccole e medie imprese conformi ai principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli volti, in particolare, a favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare e a migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

programmi di investimento devono:

  • prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0 e l’ammontare delle spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma
  • essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente o alla realizzazione di una nuova unità produttiva
  • essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale
  • rispettare queste soglie di importo delle spese ammissibili:
    – nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, spese ammissibili non inferiori complessivamente a 500mila euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato
    – nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, spese ammissibili non inferiori complessivamente a 1 milione di euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda
  • prevedere un termine di ultimazione non successivo a 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni.

Spese ammesse

Sono ammesse alle agevolazioni le spese che riguardino:

  • macchinari, impianti e attrezzature
  • opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali
  • acquisizione di certificazioni ambientali
  • servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica, nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento (solo per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa).

Le agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in funzione del territorio di realizzazione dell’investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie.

In particolare:

  • per i programmi di investimento da realizzare nei territori delle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, il contributo massimo è pari al 60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 50% per le imprese di media dimensione
  • per i programmi di investimento da realizzare nei territori delle regioni Basilicata, Molise e Sardegna, il contributo massimo è pari al 50% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 40% per le imprese di media dimensione
  • per i programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, il contributo massimo è pari al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione.

(a cura della Redazione)

ABB: gestione efficiente del vapore

impianto ABB oil & gas gestione vapore

Negli impianti di estrazione di combustibili fossili, la produzione del calore necessario al processo produttivo costituisce una criticità rilevante, sia in termini dei costi generali e impatto ambientale che della stabilità della produzione, ma anche una risorsa con potenziali spazi di miglioramento in termini di efficienza di produzione e gestione efficiente del vapore

Aspetti di interesse sono l’incremento dell’efficienza di produzione, attraverso una migliore gestione della generazione termica e tramite un migliore recupero energetico da opportune sorgenti di calore e/o combustibile di recupero in ambito di processo.

Gli impianti Oil & Gas Upstream, le raffinerie, gli impianti chimici e petrolchimici sono fra le realtà più coinvolte in questo tipo di problematiche.

ABB suggerisce un approccio globale, tramite il controllo coordinato di caldaie, turbine a vapore e a gas, considerando esplicitamente l’efficienza delle apparecchiature, la disponibilità di recuperi energetici e tenendo in considerazione, in tempo reale, i prezzi dell’energia.

L’approccio proposto prevede l’utilizzazione della soluzione Steam & Power Optimization, che garantisce l’ottimizzazione di vapore e potenza in tempo reale, utilizzando la tecnologia Abb Ability Optimax.

Per la corretta gestione di una rete a vapore complessa, con molteplici apparecchiature quali caldaie, turbine a gas e turbine vapore, che interagiscono tra loro e che hanno diverse dinamiche, l’uso di un software di Advanced Process Control (Apc) risulta determinante al fine di controllare in modo sistematico e appropriate tutte le apparecchiature facenti parte della rete vapore.

Il vantaggio più immediato è la stabilità di processo, sia a livello di rete vapore stessa, sia a livello di apporto termico verso le unità di processo.

La soluzione Steam & Power Optimization implementa un algoritmo di controllo che agisce in modo dolce, modulando opportunamente gli asset a disposizione ai fini di ottimizzare l’efficienza energetica ed economica, utilizzando in modo appropriato la tecnologia Apc.

Questa soluzione è alternativa alle complesse logiche Dcs, normalmente implementate per gestire una rete vapore articolata, logiche che peraltro difficilmente riescono a gestire in modo ottimale la pluralità delle condizioni operative possibili.

La soluzione di Steam & Power Optimization ha, inoltre, un ottimizzatore integrato in grado di gestire modelli non lineari e complessi, utilizzando costi e prezzi espliciti e un funzionale di ottimizzazione economica.

La soluzione Abb Ability Optimax interviene su caldaie e turbine, considerando le curve di efficienza proprie delle apparecchiature e i relativi vincoli quali, ad esempio, carico minimo e massimo, al fine di ottimizzare il rendimento complessivo della produzione di calore ed energia.

Agisce, inoltre, in modo attivo per ridurre le perdite energiche, ad esempio, nel caso in cui si aprano le valvole di bypass verso livelli di pressione più ridotti, oppure nel caso in cui si aprano le valvole di sfiato in atmosfera.

Al verificarsi di grandi variazioni nella rete vapore, dovute, ad esempio, a trip/fuori servizio delle apparecchiature, la soluzione Steam & Power Optimization utilizza tutti i componenti della rete a vapore per migliorare il controllo e mitigare gli effetti dell’evento anomalo, riducendo le deviazioni di pressione e temperature dai loro obiettivi ottimali.

Come ulteriore beneficio, poiché la soluzione di Steam & Power Optimization è basata su tecnologia Apc, intrinsecamente multivariabile, tutte le modalità di funzionamento richieste, ad esempio in termini di caldaie e turbine in marcia o in condizioni di arresto, vengono gestite con una singola configurazione software Apc, a fronte di complesse configurazioni Dcs atte a gestire molti sotto casi e, peraltro, con performance non ottimali.

La configurazione delle strategie di controllo della rete vapore, nell’insieme, risulta notevolmente semplificata in quanto non sono necessarie configurazioni Dcs alternative o complessi schemi di over-ride al livello di controllo di base per le modalità “caldaia-segue”, “turbina-segue”, e gestione valvole di bypass/laminazione con setpoint sfasati e altre modalità analoghe che tentano di gestire, cercando di semplificarla, una realtà complessa, senza peraltro riuscire a conseguire le performance necessarie.

Rockwell Automation, con LifecycleIQ™ Services un nuovo valore industriale

nuovo brand LifecycleIQ Services

Il portafoglio esteso di servizi professionali associa conoscenza e tecnologia finalizzate a costruire partnership a lungo termine e rispondere alle esigenze dell’intera catena del valore industriale

Rockwell Automation, per aiutare le aziende a innovare più velocemente e in modo più sostenibile, in particolare in contesti difficili come quelli attuali, evolve le proprie capacità di servizio e soluzioni e lancia un nuovo marchio: LifecycleIQ Services.

Il nuovo marchio, tramite l’estensione delle modalità di interazione dei clienti con la tecnologia Rockwell Automation e con professionisti altamente qualificati, aiuta le aziende a incrementare le proprie prestazioni e a individuare nuovi spunti di miglioramento lungo l’intera catena del valore industriale.

LifecycleIQ Services rappresenta per i clienti la partnership trasformativa per rispondere ai loro attuali bisogni e alle loro aspettative.

I servizi, combinando le tecnologie digitali con un esteso patrimonio conoscitivo, aiutano le aziende a lavorare più velocemente, in modo più intelligente e con maggiore agilità, in ogni fase del loro ciclo di business.  

I LifecycleIQ Services aiutano le aziende ad esprimere la potenza di una Connected Enterprise nella progettazione, nelle operation e nella manutenzione, sia in contesti greenfield che brownfield.

I LifecycleIQ Services sono stati illustrati nel corso dell’evento Automation Fair At Home. Una registrazione della loro presentazione è disponibile qui.

“LifecycleIQ Services crea un modello di engagement più stretto con i clienti che, non solo può aiutare le aziende a risolvere i problemi, ma anche a vedere opportunità inesplorate nell’ambito della produzione e a trasformarle in realtà”, afferma Frank Kulaszewicz, senior vice president, Lifecycle Services di Rockwell Automation. “Stiamo investendo per poter offrire un’ampia gamma di servizi olistici finalizzata ad aiutare le aziende ad essere più produttive, sicure e protette in qualsiasi fase del ciclo di vita di un prodotto, di un processo o di un impianto”.

Le aziende industriali possono utilizzare LifecycleIQ Servces per raggiungere obiettivi diversi.

Estrapolare maggior valore dalle iniziative di trasformazione digitale

Talvolta, le iniziative digitali fanno fatica a decollare perché le aziende non sanno quali passi intraprendere o da dove iniziare. Utilizzando la conoscenza e l’esperienza messe a disposizione dai LifecycleIQ Services, le aziende possono pianificare, implementare e far evolvere strategicamente le proprie iniziative digitali.

Il supporto può iniziare dalla definizione degli obiettivi strategici, dall’identificazione di casi d’uso e dalla quantificazione del valore aziendale.

Rockwell Automation può quindi continuare a supportare i clienti attraverso l’implementazione, la manutenzione continua e l’innovazione senza limiti.

Riduzione del rischio grazie al supporto globale per la sicurezza informatica

Oggi la cybersecurity è una priorità assoluta, ma sono poche le aziende che dispongono di specialisti con conoscenze in materia di sicurezza sia nell’ambito informatico che operativo (IT/OT).

Rockwell Automation si distingue nettamente per la propria capacità di far fronte a complesse sfide di sicurezza negli ambienti IT/OT.

L’azienda oltre a conoscere a fondo l’ambiente OT e le modalità del suo interfacciamento con l’IT, è in linea con gli standard di sicurezza del settore.

I LifecycleIQ Services supportano le aziende nell’adozione di un approccio proattivo alla sicurezza informatica e nell’affrontare gli attacchi nel loro continuum – prima, durante e dopo un evento.

Inoltre, in considerazione del fatto che un numero sempre crescente di aziende connette i propri impianti a operatori remoti e a partner come i costruttori di macchine (OEM), Rockwell Automation si è strutturata al fine di aiutare queste realtà nel proteggere tali connessioni tramite servizi di accesso remoto sicuro e valutazione della vulnerabilità della sicurezza.

Migliorare il supporto della forza lavoro

Le aziende necessitano di nuove modalità per offrire un supporto alla propria forza lavoro poichè devono far fronte a sfide globali in materia di salute e alla carenza di competenze causata dal pensionamento di lavoratori qualificati e dall’introduzione di nuove tecnologie. Oltre a ciò le aziende hanno bisogno di supportare il proprio personale per poter sfruttare al meglio le tecnologie IIoT.

I LifecycleIQ Services possono aiutare le aziende a far fronte a tali sfide e nel colmare le carenze della propria forza lavoro, identificando le priorità e creando programmi ad hoc di sviluppo del personale.

Rockwell Automation sfrutta anche le capacità di supporto da remoto e le tecnologie di realtà aumentata per aiutare le aziende ad interagire virtualmente con i tecnici, per rafforzare le competenze attraverso la formazione virtuale e per fornire servizi di sicurezza e protezione senza dover inviare personale presso gli impianti.

Per migliorare la customer experience, i LifecycleIQ Services stanno anche introducendo nuove modalità contrattuali che inglobano più servizi in un unico accordo.

Un Integrated Service Agreement consente infatti alle aziende di selezionare un pacchetto di offerte per semplificare le loro esigenze di supporto ed avere un solo numero da chiamare per accedere agli esperti e per ricevere un servizio prioritario.

Le aziende possono ottenere assistenza tecnica 24×7, servizi di riparazione, report e analisi, servizi in loco e altro ancora.

Il tutto previsto da un unico contratto integrato.

Automazione e resilienza tecnologica nel settore farmaceutico

automazione digitale farmaceutica

Cloud, Intelligenza Artificiale, piattaforme Low-Code e nuove forme di comunicazione e customer care: la filiera del settore farmaceutico ricorre a tutte le tecnologie abilitanti per supportare un cambiamento irreversibile, che la pandemia ha solo accelerato

Se è vero che il settore farmaceutico in un periodo di crisi sanitaria non può temere arresti, è anche vero che proprio la crisi sanitaria sta trasformando le abitudini di milioni di persone, incidendo anche sulla salute generale e modificando le esigenze e i trend in ambito healthcare. Inseguire questi mutamenti richiede alle aziende del settore flessibilità, ma anche creatività. La dote forse più necessaria, però, è il coraggio, perché per stare al passo, bisogna adottare nuovi modelli di business, basati su tecnologie digitali altamente pervasive.

Una prima, composita, panoramica ci viene da Teresa Minero, Founder & Ceo di LifeBee-Digitalizing Life Science- e International Board of Directors, European Leadership Team, Steering Committee Pharma 4.0 di Ispe, associazione globale no-profit che riunisce i professionisti del Life Science.

Nel corso di un suo recente intervento mirato a individuare la rilevanza di tutto ciò che è Industria 4.0 nella crescita delle aziende di ogni settore e in particolare di quello farmaceutico, la Minero faceva riferimento a un’inchiesta del Politecnico di Milano, che ha messo a confronto imprese attive in ambito Industria 4.0 e imprese meno attente ai processi di trasformazione digitale. Le imprese attive per Industria 4.0 mostrano parametri di crescita, redditività e produttività del lavoro decisamente superiori, a testimonianza del fatto che l’adozione del pensiero e delle sfide Industria 4.0 costituisce un oggettivo vantaggio competitivo.

«Non che non ci siano difficoltà nel seguire questo processo di trasformazione, come emerge da una ricerca di Couchbase, pubblicata negli Stati Uniti a settembre 2019 che prende in esame 450 responsabili di Trasformazione Digitale tra Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania», ha detto Teresa Minero.

«Secondo questo studio, gli interventi non risultano sempre di successo. Le imprese riscontrano soprattutto la complessità di implementazione delle nuove tecnologie, la mancanza di risorse e competenze per portare a termine gli aggiornamenti, i ritardi e a volte il fallimento degli obiettivi perché non sempre i progetti riescono a essere veramente trasformativi o rivoluzionari. Segnali da non sottovalutare e di cui far tesoro nella definizione del giusto approccio da tenere rispetto al cambiamento, anche a fronte della contestuale grande maggioranza di testimonianze di conseguimento di risultati di miglioramenti “almeno” significativi per gli utenti finali, che comprendono un gran numero di trasformazioni effettive o addirittura rivoluzionarie».

Venendo più specificamente al Pharma, anche l’ultima survey di Ispe sul tema 4.0 nel settore, condotta con la collaborazione della Liuc Business School, conferma che gli imprenditori del settore farmaceutico sono ormai pienamente consapevoli del fatto che le nuove tecnologie, quali ad esempio Cloud, Analytics, robotica avanzata, siano dei volani per lo sviluppo delle loro aziende.

Il punto debole, ciò su cui bisogna ancora lavorare, è la percezione ancora solo parziale di cosa significhi trasformazione digitale radicale e di come si possano realmente assimilare i nuovi modelli di business.

Quale può dunque essere la strategia più appropriata per affrontare questi ostacoli? Teresa Minero non ha dubbi: è necessaria una roadmap. «LifeBee propone ai suoi clienti un percorso condiviso per lo sviluppo di una roadmap che tiene conto di tutti i fattori in gioco, un percorso che parte dall’individuazione di un obiettivo 4.0 reale, il più adatto all’impresa stessa, e passa per l’individuazione di uno scenario 4.0, basato sulla situazione, i tempi, le risorse e gli obiettivi intermedi. I punti guida sono la sostenibilità in termini di investimenti e risorse, la strategia a lungo termine, l’esecuzione per passi con quick-win, il miglioramento dei processi e, soprattutto, una compliance proattiva e non “reattiva”, ovvero non mero adempimento di norme, ma compliance by design su processi e soluzioni».

Secondo Teresa Minero, uno dei temi centrali di questa evoluzione del comparto farmaceutico, perché già a vario titolo sperimentato da molte aziende, è la serializzazione, che proprio nelle prossime settimane sarà oggetto di approfondimento all’interno di una serie di incontri promossi sempre da LifeBee.

Data Integrity, una priorità per il farmaceutico

Un altro tema centrale in ambito farmaceutico è quello dell’Integrità dei Dati, sia per una questione normativa, sia perché in un clima di emergenza sanitaria aumenta nel cliente finale il bisogno di rassicurazioni sulla sicurezza del prodotto e sulla reputazione del marchio.

Ne abbiamo parlato con Sébastien Girard, Global Business Development Manager Consumer Packaged Goods di Eurotherm, parte del gruppo Schneider Electric, che fornisce soluzioni per mantenere l’integrità dei dati durante il loro intero ciclo di vita.

«In questo difficile periodo per le aziende farmaceutiche è fondamentale rimanere agili e ridefinire il flusso di convalida e controllo della qualità dei dati. Per le aziende farmaceutiche l’aspetto più importante rimane, anche in questa nuova normalità, mantenere la fiducia del paziente e riaffermare il concetto che “La sicurezza del paziente viene prima di tutto».

È quindi il momento giusto per ripensare alla governance dell’Integrità dei Dati, per reimpostare i processi standard e il sistema di gestione della qualità, vivendo questo passaggio come un’opportunità di mettere nero su bianco i dettagli del ciclo di vita dei dati, evidenziando i rischi potenziali e le necessarie azioni migliorative per risparmiare tempo e ridurre i costi legati al rilascio di batch e per proteggere i dati da errori legati a guasti, falsificazioni e attacchi informatici.

L’emergenza sanitaria ha inoltre reso urgente l’abbandono di registratori a carta e di record cartacei in generale: è semplicemente impensabile, in periodo di Lockdown, immaginare un tecnico costretto a recarsi in un impianto per apporre la propria firma in fondo a un foglio in modo da poter rilasciare sul mercato un prodotto.

Da molti anni in Europa la registrazione digitale è fortemente consigliata e tutto induce a pensare che diventerà obbligatoria: da questo punto di vista la crisi attuale sta accelerando i tempi. Per evitare rischi nell’implementazione della registrazione digitale è necessario considerare l’integrità dei dati così come affrontata dai principi Alcoa (+). Scegliere un fornitore che applica concretamente questi concetti facilita il raggiungimento della conformità e riduce i rischi legati ai processi di qualifica e convalida del percorso di digitalizzazione verso lo Smart Manufacturing».

Per queste ragioni le soluzioni Eurotherm sono in linea con le più recenti best practice a livello globale come cGMP, Fda 21 CFR Parte 11, Ema Annex 11 e Data Integrity Alcoa (+). Eurotherm ha recentemente presentato anche il software Data Reviewer che ora include anche un’opzione Auditor progettata per contribuire all’Integrità dei Dati e aiutare a semplificare il rispetto delle norme. I registratori Eurotherm della Serie 6000, il registratore/regolatore nanodac, il Pac T2750 e i registratori modulari Versadac insieme a Data Reviewer prevedono l’accesso utente con password e firme elettroniche. Ciò fornisce la tracciabilità degli eventi all’interno di audit-trail digitali a prova di manomissione, semplificando la conformità regolatoria.

Packaging nel farmaceutico, sempre sotto i riflettori

Il packaging all’interno della filiera del farmaceutico occupa un ruolo fondamentale: la confezione di un farmaco non solo deve rispettare precise norme igienico-sanitarie, ma il suo design finisce per costituire un fattore integrante del prodotto. Ci siamo confrontati con Valentina Marchesini di Marchesini Group, una delle aziende italiane più note nel settore del packaging per il farmaceutico. Marchesini ha lanciato un programma di comunicazione del tutto innovativo per il 2020, dando prova del fatto che anche quando tutto cambia c’è sempre una strada per costruire qualcosa di nuovo e per crescere.

«Quello farmaceutico è un mercato anticiclico», ci ha spiegato Valentina Marchesini, «che paradossalmente nei momenti difficili va meglio. Il Lockdown di primavera non lo ha fermato, ma la crisi sanitaria lo sta modificando molto, e molto velocemente. Da un lato tutta l’attenzione è stata focalizzata sulla ricerca del vaccino, dall’altro c’è stato, ad esempio, un calo delle vendite dei farmaci da banco, perché l’uso massiccio delle mascherine ha ridotto drasticamente la diffusione dei malanni di stagione».

Per un’azienda che sviluppa e fornisce tecnologia il problema principale è mantenere viva e funzionale la relazione con il cliente sia per la parte di promozione, sia poi per l’installazione, la formazione e gli interventi di manutenzione.

«Si è parlato tanto di resilienza. Marchesini ha sfruttato questi mesi per crescere in chiave di connessione con il cliente. Di solito la linea viene consegnata a domicilio da un team specializzato che si occupa dell’installazione, del collaudo e della formazione del personale», ha aggiunto la manager.

«Nel momento in cui mettere in atto questo tipo di procedure non è stato più possibile, abbiamo riorganizzato il nostro lavoro. Siamo ricorsi a occhiali 3D, virtual room e applicazioni per garantire al cliente assistenza da remoto, fino all’extrema ratio dell’installazione pilotata. Dallo scorso marzo abbiamo realizzato 70 collaudi in streaming e ne prevediamo altri 40 entro la fine dell’anno».

Altra grande novità per Marchesini sono gli XDays, ovvero “Extraordinary times need extraordinary events”. «Per colmare il vuoto creato dalle limitazioni alla mobilità e quindi la cancellazione di fiere, openday, workshop che erano uno dei nostri punti di forza, perché l’accoglienza è un plus dell’imprenditoria italiana, ci siamo inventati questi show digitali, in cui le nostre macchine sono protagoniste. Il tentativo è quello di soddisfare il bisogno del cliente di fare un’esperienza ravvicinata del prodotto. Per ottenere i migliori risultati possibili ci siamo avvalsi di professionisti dell’intrattenimento per quanto riguarda le riprese, la strumentazione e gli effetti speciali, mentre regia e scrittura sono stati curati da risorse interne. Davanti alle telecamere ci sono i nostri tecnici che oltre alla loro competenza portano sul palco la passione per i prodotti che hanno visto nascere. I risultati raggiunti finora sono davvero incoraggianti».

I servizi di assistenza in remoto X-Care di Marchesini saranno protagonisti di uno degli XDays del prossimo anno. La seconda stagione di XDays di Marchesini è infatti iniziata a ottobre con un focus sulla tecnologia Valida (in foto sotto), che è una contatrice elettronica dotata di un doppio sistema di conteggio e visione in grado di verificare forma, colore, altezza e principio attivo della compressa, per un controllo totale del processo di counting.

Il sistema è composto da quattro telecamere che controllano dall’alto le compresse che scorrono sui canali, verificandone la corretta forma e colore; una telecamera che controlla l’altezza delle compresse mediante triangolazione laser permettendo lo scarto degli eventuali prodotti non conformi; fotocellule per il controllo dell’avvenuto scarto della singola compressa e non del flacone.

La tecnologia Valida può essere usata non solo come counter ma anche come pre-caricatore montato sulla linea blister Integra 320. Prossimamente, uno degli XDays sarà dedicato alla nuova soluzione per il riempimento e la chiusura di stickpack, nata dal connubio tra la tecnologia Schmucker e il know-how hardware e software di Marchesini Group. «Mentre l’acquisizione di Schmucker risale a tre anni fa e rientra nel programma di ampliamento delle nostre competenze in un ambito come quello degli stickpack che è sempre più di moda perché risponde alle esigenze di vita dei nostri giorni, il sodalizio con Neri è di lunga data. Dopo anni di proficua collaborazione Neri è stata acquisita da Marchesini come Divisione Specializzata in soluzioni per l’etichettatura ed è pronta a lanciare sul mercato il modello RE 402 per il labeling di prodotti in vetro, plastica o metalli di qualunque forma e dimensione».

Infine, un altro XDays, un’altra partnership e un’altra soluzione all’avanguardia. «Il 18 febbraio presenteremo la linea blister integrata robotizzata, Integra 320, che è una linea già collaudata, ma che è stata aggiornata con un sistema per il controllo del principio attivo del prodotto sviluppato in collaborazione con Sea Vision. Grazie alla tecnologia laser, le compresse che vengono movimentate sulla linea a velocità considerevoli, un attimo prima di scivolare nel blister, subiscono una scansione che permette di rilevare non solo la presenza, la forma, la dimensione e l’integrità dell’unità, ma anche il colore e il principio attivo». Un metodo di controllo non invasivo e affidabile che consente di raccogliere dati fondamentali anche per la serializzazione.

Cloud computing e AI per la supply chain del comparto farmaceutico

Nell’intraprendere un percorso di digitalizzazione, le aziende del settore farmaceutico puntano tra l’altro sulla supply chain. Per la previsione della domanda, sono numerose le realtà che si affidano a ComplEtE, una soluzione end-to-end di nuova generazione nata dall’esperienza congiunta di Porini-DGS, un’azienda specializzata nella fornitura di servizi e soluzioni di valore nell’ambito delle Cybersecurity Solutions, delle Digital Solutions e del Management Consulting.

ComplEtE è un’unica piattaforma che può gestire l’intero flusso della supply chain, dal demand management alla pianificazione fino alla gestione del magazzino. In particolare, la soluzione di Supply Chain Management permette di gestire gli aspetti strategici (con i moduli Strategic Network Simulator e Demand Management), tattici (con DRP Solution ed Enterprise Planning) e operativi, anche grazie al supporto di algoritmi di intelligenza artificiale.

Trattandosi di una soluzione SaaS (Software-as-a-Service) e realizzata in ambiente Cloud Microsoft, ComplEtE non richiede un’installazione ed è immediatamente fruibile tramite web browser. Inoltre, il fatto che ComplEtE sia integrata con tutti i servizi offerti dalla piattaforma Microsoft Azure permette alle imprese di utilizzare i tool per la gestione degli eventi (Power Automate), per la condivisione delle informazioni (Teams) e per il lavoro quotidiano (Office 365).

Per quanto riguarda l’implementazione, i progetti di norma partono da una sessione di analisi dei processi aziendali di forecast della domanda, seguiti da una fase di integrazione della piattaforma ComplEtE con l’Erp e con tutte le sorgenti dati interessate ai processi in scope (Plm, Wms, Crm…). Seguono le fasi di configurazione del prodotto e di UAT.

La soluzione però è costruita per essere un insieme di mattoncini (brick) di soluzioni integrati e integrabili tra di loro, permettendo quindi di sfruttare le componenti necessarie e migliori all’ottenimento del risultato di una visione e gestione completa del flusso informativo chiave della supply chain.

La soluzione ComplEtE mette le aziende del comparto farmaceutico, e non solo, nella condizione di costruire precise previsioni di vendita attraverso i più avanzati algoritmi di intelligenza artificiale e con il contributo attivo e collaborativo di tutta la forza commerciale coinvolta nel processo previsionale, calcolando, ad esempio, i livelli di scorta, su ogni nodo della rete, necessari a garantire il desiderato livello di servizio.

Ha scelto la strada del Cloud anche una realtà come InSilicoTrials, startup italiana che ha messo a punto una piattaforma innovativa che consente di ridurre notevolmente, del 40-60%, i costi e i tempi di sviluppo di nuovi farmaci.

Obiettivo di InSilicoTrials è facilitare l’accesso alle tecnologie di simulazione già diffuse in ambito aerospaziale e automotive anche alle piccole e medie case farmaceutiche, cosicché possano utilizzare la simulazione per sperimentare, registrare e produrre nuovi farmaci in modo più efficiente, sicuro e veloce.

Attraverso la piattaforma proprietaria Cloud-based, InSilicoTrials fornisce alle aziende del comparto farmaceutico i migliori modelli computazionali disponibili a livello mondiale, che il suo team seleziona continuamente nelle università di tutto il mondo e che sono già in grado di supportare la certificazione da parte degli enti regolatori. Successivamente, un gruppo di ingegneri e sviluppatori lavora su questi modelli per semplificarne l’interfaccia e l’utilizzo, di modo che, una volta caricati sulla piattaforma, possano essere usati anche da ricercatori che non hanno conoscenze in materia di simulazione digitale.

L’azienda farmaceutica in un’ottica pay-per-use paga solo nel momento in cui utilizza il modello, tagliando così considerevolmente i costi e consentendo ai propri collaboratori di accedere alla tecnologia anche a distanza e ovunque si trovino, dal momento che tutti i modelli sono utilizzabili in-Cloud nella massima sicurezza.

Ai prodotti e alle soluzioni pensati da InSilicoTrials per il mondo farmaceutico si aggiunge oggi sulla piattaforma anche la Drug Safety Suite, una nuova serie di modelli che aiutano a ridurre il rischio di cardiotossicità dei farmaci.

Ogni nuova molecola può rivelarsi pericolosa per il cuore, provocando aritmie anche irreversibili: affiancando ai testi in vitro i test di simulazione è possibile individuare la pericolosità per il cuore di una molecola già nelle primissime fasi di studio in laboratorio e, quindi, si può procedere a eliminarla subito, riducendo i tempi e i costi della sperimentazione, e allo stesso tempo anche i test sugli animali.

L’automazione Low-Code per il pharma

Le criticità del processo di trasformazione digitale sono probabilmente tra le ragioni per cui l’automazione è attualmente utilizzata solo dal 40% delle organizzazioni che hanno preso parte a un’altra interessante ricerca, quella, promossa da Appian e condotta da Pharma Intelligence.

In base a questa ricerca, i due maggiori ostacoli alla trasformazione digitale sono la complessità del sistema (47% degli intervistati) e la mancanza di comprensione con il business o nei reparti IT (38%). Alla domanda sulle soluzioni specifiche, la maggioranza (82%) di coloro che conoscono il Low-Code vedono i vantaggi del suo utilizzo per semplificare il DevOps per la loro organizzazione, mostrando quindi una certa consapevolezza della potenza che l’automazione Low-Code può avere nello snellire i processi e nel rispondere rapidamente ai cambiamenti normativi.

Appian, l’azienda promotrice dell’indagine, fornisce una piattaforma di sviluppo Low-Code che unisce in modo nativo tutte le funzionalità necessarie per fornire processi end-to-end di grande impatto all’interno dell’organizzazione. L’obiettivo è consentire alle piccole e medie aziende farmaceutiche di: automatizzare le attività di routine in un flusso di lavoro e integrare i sistemi senza Api; progettare e gestire i processi complessi con iBPM leader di settore; automatizzare le attività collaborative e la gestione delle eccezioni con le migliori funzionalità sul mercato e rendere le App più efficaci e intelligenti con l’AI integrata di Google, AWS e Azure.

Un caso di successo: Bormioli Pharma investe nel 4.0

In questo frangente di crisi sanitaria globale, Bormioli Pharma, attiva nel mercato farmaceutico e biofarmaceutico con soluzioni complete, che includono flaconi in vetro e plastica, chiusure in plastica e alluminio e accessori, ha scelto la via dell’innovazione e ha avviato un progetto di revamping dello storico stabilimento di Rivanazzano (Pavia), con un investimento complessivo di 6,5 milioni di euro.

Il progetto prevede tra l’altro la costruzione di una nuova Clean Room (camera sterile) di livello ISO7, l’installazione di nuove macchine per stampaggio a iniezione ad alto tonnellaggio, l’introduzione di una nuova tecnologia produttiva e un forte incremento del livello di automazione dei processi di movimentazione prodotti che garantirà standard di sicurezza sempre più elevati.

Grazie a questo progetto, avviato a poche settimane dal completamento degli interventi di manutenzione straordinaria e potenziamento dei forni degli stabilimenti di Bergantino (Rovigo) e San Vito al Tagliamento (Pordenone), e dall’acquisizione di GCL Pharma, Bormioli prevede di incrementare la capacità produttiva del 35% e di affermarsi come polo di eccellenza delle tecnologie di stampaggio plastica per iniezione e compressione a livello internazionale.

Sas Viya, analytics in cloud

innovazione digitale Made in Italy

La piattaforma di analytics e intelligenza artificiale uniti con la flessibilità della tecnologia cloud

Disegnata per essere aggiornata e sempre disponibile, la nuova release SAS® Viya® 4, sul mercato a partire dalla fine del 2020, presenta una nuova architettura che aiuta a fornire gli analytics a tutti, ovunque.

L’innovazione che la caratterizza conferma l’impegno di Sas nel supportare le organizzazioni a trasformare i dati in conoscenza.

La release cloud-native di SAS Viya fa parte del risultato dell’investimento di 1 miliardo di dollari in intelligenza artificiale.

<< Questa release segna un grande passo innovativo per la piattaforma SAS e per i nostri clienti>>, afferma Oliver Schabenberger, Coo and Cto di Sas.

<<Le organizzazioni ci chiedono di supportare la loro trasformazione digitale con agilità, velocità, automazione, intelligenza e continuità. Queste sono le caratteristiche di SAS Viya 4: cloud-native analytics e intelligenza artificiale per gli utenti di tutti i livelli, trasformando la business intelligence in business “intelligente” in cloud.>>

<<Le aziende stanno apportando importanti cambiamenti nella propria tecnologia di analisi dei dati, guidata da architettura cloud-native>>, afferma Dan Vesset, Group Vice President, Analytics and Information Management di Idc. <<Sas Viya offre un modo flessibile ed efficiente per eseguire carichi di lavoro di analisi dei dati all’interno di architetture abilitate per container e microservizi. Le organizzazioni possono disaccoppiare le analisi dagli ambienti per aumentare rapidamente i servizi e soddisfare le esigenze decisionali in modo molto più agile.>>

Analytics ovunque e per tutti, che fanno la differenza

Sas sta semplificando il modo in cui l’AI e il machine learning sono integrati nel processo decisionale. Con una nuova architettura cloud-native e la disponibilità di interfacce interattive e di programmazione, i clienti Sas non saranno più vincolati dal linguaggio di programmazione, dai silos di dati o da competenze specifiche.

La preparazione automatizzata dei dati, il machine learning (AutoML) e la distribuzione dei modelli migliorano la produttività delle risorse in ambito data science e portano le potenzialità di intelligenza artificiale anche ai meno esperti.

SAS Viya 4 utilizza processi di continuous integration e continuous delivery (CI/CD) che consentono ai clienti di scegliere gli intervalli di release, così da avere accesso agli ultimi aggiornamenti e innovazioni nel momento in cui sono disponibili. 

Le organizzazioni analiticamente mature sanno che ogni decisione che deriva dai loro modelli può avere un impatto significativo sui profitti.

Le tecnologie cloud si stanno evolvendo. L’architettura di SAS Viya 4 è progettata per fare lo stesso. Consente infatti ai clienti di sfruttare al massimo i propri investimenti in analytics attraverso software as a service (SaaS) su cloud Sas, pubblico o privato.

La trasformazione digitale per le aziende da Rockwell Automation

trasformazione digitale industriale

Nasce l’offerta Factory Insights as a Service per il mondo industriale

PTC (NASDAQ: PTC) e Rockwell Automation, Inc. (NYSE: ROK), annunciano Factory Insights as a Service, la soluzione cloud chiavi in mano che consente alle aziende manifatturiere di ottenere, con le proprie iniziative di trasformazione digitale, un impatto, una velocità e una scalabilità senza precedenti.

La nuova offerta, che è stata presentata nel corso del Global Partner Summit di PTC durante l’evento dedicato alla Digital Trasformation LiveWorx® 2020, segna un significativo passo avanti nella collaborazione tra Rockwell Automation, Microsoft e PTC.

Factory Insights as a Service che si avvale delle tecnologie di PTC, Rockwell Automation e Microsoft, è una soluzione in cloud chiavi in mano, e supporta i più comuni scenari industriali di trasformazione digitale ad alto valore:

Monitoraggio in tempo reale delle performance di produzione

Monitoraggio e utilizzo degli asset

Cellule di produzione connesse

Istruzioni per lavoro digitale e in realtà aumentata

Factory Insights as a Service oltre a FactoryTalk® InnovationSuite di Rockwell Automation include molti componenti chiave della gamma di prodotti di PTC e tra questi i ben noti ThingWorx®, Kepware® e Vuforia® ottimizzati per ricevere i dati OT provenienti dalle soluzioni best-in-class di automazione e informazione di Rockwell Automation.

Il tutto basato su cloud, IoT industriale e servizi edge di Microsoft, come Azure IoT Hub e Azure IoT Edge, che consentono ai produttori un rapido collegamento tra i diversi siti produttivi e di implementare progetti in tutta la loro rete aziendale.

Questa riduzione della complessità e degli sforzi che i clienti devono affrontare per implementare l’lIIoT – Industrial Internet of Things – e la trasformazione digitale si traduce in un risparmio di tempo e denaro.

Factory Insights as a Service è il punto di riferimento ideale per le aziende che intendono migliorare le proprie operazioni sulla base di preziose informazioni e approfondimenti relativi a performance operative, utilizzo degli asset e efficienza della forza lavoro.

“Factory Insights as a Service offre ai nostri clienti industriali un percorso più snello e accelerato di trasformazione digitale”, dichiara Jim Heppelmann, presidente e CEO di PTC. “Questa soluzione riduce la dipendenza dalle risorse IT e dalla tecnologia operativa (OT) e, cosa ancor più importante, essendo basata essenzialmente su un concetto di valore, consente ai produttori di concentrarsi su iniziative che creano un reale ed esteso impatto sul business”.

Affacciandosi all’attuale realtà digitale, i produttori richiedono soprattutto soluzioni che risolvano problemi complessi di infrastrutture, sfide legate all’accessibilità dei dati e alle risorse limitate.

Con Factory Insights as a Service, le aziende possono ridurre del 90% i tempi e dei costi di sviluppo e raggiungere un time-to-value fino al 90% più rapido, ciò riferito ai più critici scenari ad alto valore supportati dalla trasformazione digitale industriale.

“Alla base delle nostre alleanze con PTC e Microsoft c’è il forte impegno comune di semplificare e accelerare le iniziative di trasformazione digitale dei nostri clienti “, dichiara Blake Moret, Presidente e CEO di Rockwell Automation.

“Factory Insights as a Service, basata sulle rivoluzionarie capacità di FactoryTalk InnovationSuite powered by PTC, permette di rendere rapidamente operativi alcuni degli scenari più critici, migliorandone la produzione, gli asset e l’efficienza della forza lavoro e, al tempo stesso, offre ai nostri clienti un percorso di trasformazione digitale a prova di futuro”.

“Crediamo nella forza di collaborazioni finalizzate ad aiutare le aziende manifatturiere a fornire, in tempi più rapidi, valore ai loro clienti e a sbloccare nuove opportunità di business.

Abbiamo unito le forze con PTC e Rockwell Automation per far convergere l’eccellenza IT e OT, e quindi consentire alle aziende di implementare rapidamente e su larga scala i loro casi d’uso più rilevanti, a partire dagli asset, dalle risorse umane e dalle perfomance a livello di linea di produzione, per accelerare l’impatto sull’intera rete di produzione globale”, dichiara Jason Zander, Executive Vice President Microsoft Azure di Microsoft.

Per saperne di più su Factory Insights as a Service, cliccare qui.

Per approfondimenti: